La nuova frontiera del turismo: fai un selfie al Lazio se ti è piaciuto. E noi lo promuoviamo

Con #SurpirisingLazio la Pisana vara un progetto che punta sui giovani viaggiatori nel Lazio. Ambasciatori saranno i cittadini. Di cui saranno scelti e postati i lavori migliori. In un sito apposito

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Qualcuno ha idea della storia della “tiella” di Gaeta, oltre di cosa sia e di quanto sia deliziosa? Oppure che a Veroli esiste un vero e proprio percorso simbologico dei Templari nel centro storico? Nessun problema, ci pensa #SurpirisingLazio a spiegarlo. E’ il nuovo un progetto ideato da Roberta Milano e realizzato con Vudio e Annalisa Romeo. Progetto con cui la Regione Lazio cerca ambasciatori del territorio. Direttamente sul territorio. Persone che possano diventare ciceroni di bellezze regionali di nicchia e, a traino, alfieri di un turismo molto particolare.

È presto spiegata. «Nello spirito di #LazioisMe, laboratorio di Storytelling diffuso lanciato da VisitLazio alcuni anni fa, parte un innovativo progetto di comunicazione. Progetto che risponde a un preciso modello. Cioè una strategia di social media marketing che punta sui micro-influencer. Persone che desiderino raccontare le meraviglie del Lazio e farsi ambassador del proprio territorio. Uno storytelling collettivo intorno allo stupore, alla bellezza e alla voglia di ripartire».

LA CAMPAGNA SURPRISING LAZIO

Più facile? Conosco il mio territorio? Lo amo? Voglio farlo conoscere? Realizzo un video con lo smartphone (rispettando alcune specifiche), lo carico su un sito sostenuto dalla Regione Lazio… e in pratica faccio promozione del mio territorio.

La strategia affinata del dopo Covid

È il turismo del dopo Covid che affina la sua ricerca ed i suoi target. Quel turismo che nelle strategie della Pisana deve avere tutto il fascino delle mete particolari, dell’aneddotica che parte dal basso. Direttamente da chi sta sul territorio. O, meglio ancora, chi visita il territorio e vuole farlo conoscere anche agli altri. Si chiama acchiappo non convenzionale.

Un trend di continuo aggiornamento affidato proprio ai cittadini. Saranno proprio loro infatti ad elaborare nel concreto le proposte che rispondano di più al target. Come? Con una campagna social che ha il tono delle grandi controffensive. Se Giulio Cesare dettò a Plutarco il celebre Veni, Vidi, Vici per descrivere la vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l’esercito di Farnace II del Ponto a Zela, oggi si potrebbe parafrasare in Veni, Selfie feci, Instagram misi, e Vici lo stesso.

Una strategia precisa. Chi meglio di un cittadino puo’ farsi ambasciatore della bellezza di un territorio? Lo spiega bene la Regione. Partendo dallo scopo. «Creare una promozione diversa, un racconto collettivo cui possano unirsi tutti. Blogger, influencer, ma anche ristoratori, fotografi, albergatori. E poi commercianti, associazioni, community, guide turistiche. Chiunque abbia un profilo Instagram, ami la sua terra e voglia farla conoscere. La campagna social, iniziata il primo luglio, durerà tutto il mese ed è finalizzata a rilanciare il turismo e l’economia dopo il pesante lockdown. Con tutti uniti per un obiettivo comune. E con le persone al centro ma guidate da una strategia editoriale della Regione».

I migliori lavori verranno rilanciati

Partecipare è facile. Basta «taggare foto, video e IG Stories con#SurprisingLazio, @surprisingLazio e @Visit_Lazio. Tutto questo mantenendo il proprio stile e la propria creatività.

I migliori contributi che arriveranno, quelli più accattivanti in termini di grip turistico e qualità di preparazione, verranno rilanciati da Visit Lazio. Tutto secondo il mantra di promozione di «tutto il territorio, dalla Ciociaria alla Tuscia, dalla Sabina alle Isole Pontine, dalla Valle dell’Aniene alla Riviera di Ulisse».

In un sottile gioco di magia conoscitiva e ritorno turistico si apriranno dunque scenari nuovi, basatai sull’effetto virale del web, scenari che sono nuove piste da battere e nuove maniglie per rinvigorire l’economia turistica laziale del dopo Covid.

Roba particolare come il video degli U2 girato a Ostia. O come i tre chilometri di affreschi di Palazzo Farnese a Caprarola e i misteri delle mura ciclopiche di Arpino.

Ogni contenuto sarà geolocalizzato «affinché il turista possa ritrovare facilmente i luoghi e costruirsi il proprio itinerario».

Insomma, sembra l’alchimia della disperazione e invece è la fisica del riscatto, riscatto di una regione che ha cose troppo belle e particolari per puntare solo sui pur inossidabili evergreen.