Tutte le mamme lavorano

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Non rimproveratevi: tutte le mamme hanno lavorato. Da sempre. Ma attente allo smartphone...

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Non rimproveratevi. Non tornate a casa con i sensi di colpa, quando la sera buttate la borsa sulla prima sedia che avete davanti, fate volare finalmente i tacchi e correte con lo sguardo a cercare i figli che non avete visto tutto il giorno.  

Non pensate di essere una pessima mamma perché non ci siete state. E, meno ancora: non cercate di compensare con i regali, la vostra assenza. I bambini lo capiscono benissimo. E siccome sono furbi ne approfittano.

Pensate che la generazione che oggi ha 70 anni, le nonne, da piccole hanno avuto fratelli e sorelle di latte: cioè tra cugine o vicine di casa ci si metteva d’accordo, una lavorava i campi mentre l’altra allattava i figli; poi si davano il cambio, facevano così a turno.

La generazione che oggi ha circa 50 anni è crescita fissando lo schermo di una televisione.

C’è sempre un sostituto. Perché tutte le mamme, in un modo o nell’altro, hanno lavorato.

Certo, un po’ di attenzione fatela. Soprattutto se lasciate il cellulare allo vostra bimba. Correte il rischio che vi succeda come alla signora Jessica negli Stati Uniti: per avere un attimo di tregua ha lasciato lo smartphone alla figlia di 5 anni. Dopo qualche giorno il corriere di Amazon ha cominciato a fare la via di casa sua un bel po’ di volte. Per consegnare diverse moto da cross elettriche, stivali da cowboy e una Jeep giocattolo, il tutto per l’ammontare di oltre 2.700 dollari. Aveva fatto tutto la bimba.

A questi prezzi, vi conviene stare a casa.

Senza Ricevuta di Ritorno.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)

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