Tutti a cena da Colaiaco per mostrare i muscoli

Una cena da Colaiaco per fare il punto. E dare un volto ai dodici simboli apparsi nei giorni scorsi sui manifesti elettorali per le Comunali. Facendo capire che a destra del sindaco non è uno scherzo

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

C’è parecchio fermento nel centrodestra di Anagni per una cena. Che potrebbe decidere molto del futuro politico locale. La cena è programmata domani sera. In un luogo che, a suo modo, è un simbolo. Si tratta infatti dell’hotel Colaiaco: quello posto di fronte al casello autostradale di Anagni. La cena, di fatto, rappresenterà l’inizio ufficiale dell’avventura della coalizione Anagni Futura in vista delle elezioni comunali che si terranno nella città dei papi il 14 ed il 15 maggio.

Il simbolo Colaiaco

Salvini con Ciacciarelli ad Anagni

Perché l’albergo è un simbolo? Perché è legato ad una situazione imbarazzante che ha visto protagonista il sindaco di Anagni Daniele Natalia, a sua volta in lizza per le elezioni  comunali. Ma non con la coalizione di Anagni Futura.

Già perché qualche settimana fa, in quella zona, si era visto il Segretario della Lega Nazionale, Matteo Salvini. Venuto a presentare i candidati della zona in vista delle elezioni Regionali che, di lì a poco, avrebbero sancito il trionfo del centrodestra di Francesco Rocca ed i 14mila voti al candidato del Carroccio Pasquale Ciacciarelli. (Leggi qui: Il bagno di folla per Salvini. E pure per Fiorito).

In quella circostanza il sindaco aveva fatto di tutto per cercare di incrociare il segretario della Lega: per arrivare a quella che in gergo è una photo opportunity, ovvero una fotografia con il leader di riferimento per acquisire visibilità. Solo che quella ricerca si era, come dire, interrotta sulla soglia di una porta. Quella della sala da pranzo interna dell’albergo, per la cena del post comizio. Cena alla quale erano stati ammessi soltanto i leader locali della lega: da Nicola Ottaviani in giù, passando ovviamente per il vicesindaco della Lega ad Anagni l’avvocato Vittorio D’Ercole.

Natalia aveva in più circostanze cercato di passare quella porta, dichiarando la necessità “istituzionale” di entrare per fare un saluto (ed ottenere almeno una foto). Ma era stato respinto con perdite.

Lo spettro di Fiorito

Franco Fiorito durante l’incontro di Anagni

Paradossalmente sempre in quella occasione c’era stata invece forse la prima occasione ufficiale di uscita pubblica in ambito politico per l’ex sindaco Franco Fiorito. Che non a caso è in qualche modo il punto al quale fanno riferimento nella coalizione Anagni Futura.

Fiorito era arrivato nell’albergo e non aveva avuto incontri ufficiali. Ma era stato comunque omaggiato da tutta una serie di politici locali, oltre che da tantissima gente. Simbolico quindi, come detto, che questo incontro avvenga esattamente in quella struttura. (Leggi qui: Che ci faceva Fiorito da Salvini).

Cosa accadrà? Le dodici liste che al momento compongono quella coalizione faranno  il punto della situazione per far partire ufficialmente la macchina elettorale.  Un’operazione che rischia di essere attrattiva per molte delle forze, da una parte e dall’altra, che non hanno ancora deciso apertamente dove stare. Nel centrodestra di governo, ad esempio, al di là delle fotografie di facciata, l’aria non è tutta così rose e fiori.

I distinguo della Lega sono ormai all’ordine del giorno. Nei giorni scorsi i vertici provinciali hanno espresso le loro riserve sull’efficacia dell’azione portata avanti dal governo di centrodestra ad Anagni. Al punto da chiedere un tavolo provinciale con gli alleati. Ed anche fra alcuni esponenti civici si respira un’aria non esattamente schierata. Tutte situazioni di cui la coalizione che vede il ritorno dell’ex sindaco sulla scena politica locale dopo gli anni giudiziari, potrebbe approfittare.

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