Tutti a cena ma non è politica

Politica in fibrillazione per due cene avvenute nelle ore scorse. Una ad Anagni e l'altra alle porte di Sora. Politici intorno al tavolo. Ma giurano che non stavano facendo politica.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

L’Italia è il Paese della democrazia di relazione. Dove il Potere si costruisce a tavola. Al punto che alcuni anni fa Laura Della Pasqua ricavò un interessante volume su aneddoti, retroscena e confidenze fatte da una cinquantina di nomi noti dell’economia e della politica italiana: grandi intrighi che si sono consumati tra pranzi e cene. È per questo che nelle scorse ventiquattrore il mondo della politica è entrato in fibrillazione per due cene : una attovagliata ad Anagni e l’altra da Peppe ad Arpino.

La cena di Anagni

Il sindaco di Anagni Daniele Natalia ed il suo vice Vittorio D’Ercole © AG IchnusaPapers

Una cena che per l’intera giornata di ieri ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Ed ha fatto impazzire quanti pensavano a tutta una serie di intrighi e di giochi sottobanco. Cosa che, visto il peso dei protagonisti, sarebbe stata anche possibile.

La cena è quella che mercoledì sera si è tenuta in un ristorante della zona bassa di Anagni. Un piccolo ma pesante gruppo di politici locali. Tutti di centrodestra. A partire dal sindaco Daniele Natalia, fino al vicesindaco Vittorio D’Ercole. In mezzo c’è chi giura di avere visto un paio di ex senatori della Repubblica. Ed anche il principale paraninfo del reame Andrea Renna ex braccio destro del senatore Francesco Scalia. Soprattutto, uno chef di rara creatività come Giggino Neglia. Che, per paradosso, s’è ritrovato nella tavolata in compagnia della celebre forchetta di Franco Fiorito.

Proprio il tovagliolo dell’ex sindaco di Anagni e (per più di qualcuno, almeno) ancora influente esponente politico cittadino, ha fatto scattare il segnale d’allarme.

La cena, visto il parterre dei partecipanti, ha fatto pensare quasi in automatico a trattative segrete, magari legate al cambio (o al ripristino) degli equilibri politici locali. Non è un mistero per nessuno, del resto, che in maggioranza Vittorio D’Ercole ultimamente tenda sempre a marcare la propria diversità rispetto alle iniziative della sua coalizione. Basti pensare, ad esempio, al fatto che non era nella giunta che ha varato la contestatissima delibera che stanzia 2 milioni di euro per un progetto di ampliamento del parcheggio di Piscina definito, da parecchi, inutile.

Franco Fiorito

La presenza di Vittorio D’Ercole, Daniele Natalia e Franco Fiorito insieme poteva dunque far penare ad una riappacificazione tra le parti.

Invece, nulla di tutto questo. La ragione, almeno stavolta, è molto più semplice; una festa di compleanno. Più esattamente, il compleanno del consigliere Danilo Tuffi, che proprio in questi giorni compie 46 anni. Una buona, anzi un’ottima ragione, per mettere le gambe sotto un tavolo e lasciare da partire, almeno per un po’, frizioni e tensioni di maggioranza. 

Anche se, come detto all’inizio, una domanda rimane. Soprattutto vista la presenza, a quanto raccontano i rumors, anche di altri personaggi del centro destra, non solo locale: quanto conta ancora Fiorito nel centrodestra anagnino? Lui giura “Nulla, ormai mi sto dedicando all’agricoltura: e mi sta regalando serenità e soddisfazioni. La politica? La vedo solo a tavola”. È il posto giusto.

La cena da Peppino

In tutt’altro collegio, quello di Sora, è andata in tavola la cena organizzata da Gianluca Quadrini. L’ha tenuta in quello che ormai è diventato il suo quartier generale: da Peppino ad Arpino. Se non altro perché le porzioni sono generose e gli portano il bis tre volte senza che lui debba perdere tempo a chiederlo.

La cena di Forza Italia a Sora

I coperti giovedì sera erano ventitré. Non c’erano compleanni da festeggiare, tantomeno battesimi o sacramenti vari. Tutti gli invitati avevano una caratteristica: risiedono, hanno famiglia e votano a Sora.Ma di sub coordinatori, sub comandanti e commissari di sezione non c’è stata traccia.

Il menù è stato una sfida per i trigliceridi: carbonara ben condita (per il vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio la pasta è stata servita direttamente in un vassoio anziché nel comune piatto da portata) e carne alla brace. Il menù politico: le elezioni comunali a Sora sono alle porte e dobbiamo farci trovare pronti; siamo per l’alleanza di centrodestra unita ma stiamo a vedere gli alleati se individuano un punto di sintesi o meno. E prima che a qualcuno venissero dubbi ha chiarito: “Questa è una cena tra amici, per tenerci uniti: la politica non c’entra”. Non ci credeva nemmeno lui.