Tutti a piedi nel Centro: ma è un’arma a doppio taglio

FOTO © FABIO PIETROBONO

Via alla pedonalizzazione del centro per tutta l'estate. Anagni valorizza i suoi tesori d'arte. Ma rischia di essere un'arma a doppio taglio. Ecco perché.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Ad Anagni l’annuncio del sindaco Daniele Natalia relativo alla pedonalizzazione completa della zona di Piazza Innocenzo III per il mese di agosto (in concomitanza con appuntamenti come il Festival Cultura ed identità ed il Festival del Teatro Medievale) è senz’altro un fatto importante per tutta la città.

Ma, a rischio di voler apparire impopolari, rischia di essere per l’amministrazione un’arma a doppio taglio. Che potrebbe creare più fastidi di quanto si pensi. Proviamo a capire perché.

Il punto di partenza è senz’altro positivo. Anagni è dotata di uno dei centri storici più belli della Regione, se non d’Italia; con monumenti, come la Cripta all’interno della Cattedrale di Santa Maria solo per fare un esempio, che meritano tutto il risalto possibile, ed anche di più. Farne uno slargo destinato alle automobili, e ridurre (come è stato per parecchio tempo) Piazza Innocenzo III (ed anche Piazza Cavour) a parcheggio per le auto significa offendere non solo il senso estetico, ma anche la naturale vocazione artistico-culturale della città dei papi.

Dunque, lunga vita al progetto di pedonalizzazione.

Il doppio taglio

ANAGNI, PIAZZA CAVOUR

Dov’è che il progetto rischia di non funzionare?
Anzitutto nella scelta dei tempi. L’amministrazione che oggi plaude alla scelta di pedonalizzare la zona di Piazza Innocenzo III è la stessa che non più tardi di un mese fa polemizzava più o meno aspramente con il comitato Cerere per gli orari della Ztl. Con il comitato che chiedeva un allungamento dell’inibizione al traffico; e con l’amministrazione che nicchiava, prima di arrivare ad un accordo.

Quanto meno, dunque, si può dire che non c’è, o tarda ad arrivare, una visione complessiva del centro storico. Perché non si può dire che Piazza Innocenzo III deve essere pedonalizzata, e far passare le auto a Piazza Cavour ed a Cerere.

Rischia di passare l’idea di un centro di Serie A e di uno di Serie B.

La questione parcheggi

Daniele Natalia mentre esamina i progetti

Poi la questione parcheggi. Il sindaco, nella sua nota, lo dice chiaramente; la pedonalizzazione completa di tutto il centro si potrà fare «quando verranno potenziati i parcheggi esistenti e realizzati quelli nuovi che la città aspetta».

Già. Il punto è proprio questo. C’è necessità di infrastrutture che possano supportare una decisione del genere. Altrimenti, volente o nolente, la decisione di bloccare il centro alle auto, giustissima in sé, potrebbe essere vista come un danno dai cittadini. 

Dunque, più parcheggi da realizzare. Dunque, più lavori pubblici. 
E qui si arriva ad un’altra questione centrale; l’assenza di un vero e proprio assessore al ramo, visto che la delega, dai tempi di Simone Pace, è rimasta al sindaco, che non l’ha passata all’erede di Pace, Valentina Cicconi.

Natalia ha sempre detto di voler gestire in prima persona quella che è la delega più importante della sua giunta. Politicamente una scelta giusta. Il sindaco sa che verrà giudicato su queste scelte, e vuole esserne il responsabile ultimo.

Come si è detto in altre circostanze, Natalia è un accentratore politico, anche per ovviare al peso specifico a volte non eccelso dei componenti della sua squadra di governo. Ma, sempre come si è detto in altre circostanze, l’eccessivo accentramento può, alla lunga, creare problemi e rallentamenti. Che rischiano, con i relativi disagi, di far diventare sgradito alla cittadinanza un progetto da cui invece, bene ripeterlo, la città può e deve ricavare moltissimo.