Tutti alla corte di Luca: per vincere al ballottaggio

L'epicentro delle trattative per il ballottaggio diventa la farmacia del dottor Luca Magliozzi. Chi è già andato a bussare. Le strategie diverse. Il dibattito interno. I sassolini nella scarpa. Chi entra e chi esce in caso di vittoria di Taddeo o La Mura

C’è un luogo a Formia che da martedì è diventato il capolinea di una processione laica. È la Farmacia Sant’Anna e lì lavora il dottor Luca Magliozzi, il candidato sindaco del Partito Democratico, di Demos e del Forum Formia Futura, considerato il vincitore morale del primo turno di elezioni tenuto domenica e lunedì. In estate gli era stato ordinato di restare ai box e non usare il simbolo del Pd, all’inizio dell’autunno è arrivato terzo nella corsa verso il municipio: raccogliendo quasi 3500 voti, centrando il 16,77%, sventolando soprattutto la bandiera del Partito Democratico. (Leggi qui Il Pd sceglie Magliozzi: candidato e simbolo).

È per quei voti che in quella farmacia fondata dal nonno ed ora gestita con i genitori, Luca Magliozzi sta ricevendo la visita delle delegazioni dei due fronti al ballottaggio del 17 e 18 ottobre prossimi.

Alla corte di Luca

Gianluca Taddeo

La prima delegazione arrivata nella farmacia della famiglia Magliozzi è stata quella di Forza Italia. È il Partito che ha espresso il candidato sindaco più votato lunedì sera, Gianluca Taddeo.

Senza giri di parola il capogruppo degli azzurri alla Regione Lazio Pino Simeone ed il presidente del Consorzio Industriale del sud pontino Salvatore Forte hanno mostrato subito le loro carte a Magliozzi e alla sua coalizione.

Non hanno proposto apparentamenti: troppa distanza politica tra i due schieramenti. Proprio per questo hanno offerto a Magliozzi la presidenza del Consiglio Comunale, un ruolo di garanzia e di equilibrio tra la maggioranza e le opposizioni. Naturalmente, in cambio d’una dichiarazione di voto a favore di Gianluca Taddeo.

Sul fronte dell’altro competitor del Ballottaggio, il dottor Amato La Mura deve fare i conti: ha preso 1880 voti in meno del suo avversario, vero che nel secondo turno si parte da zero a zero ma il dato di domenica è indicativo. per questo ha avviato due trattative, sotterranee ed informali. 

La prima, la più scontata, è con l’ex deputato Gianfranco Conte, di nuovo in Consiglio comunale (a prescindere dall’esito del secondo turno) grazie alle 1799 preferenze personali arrivate dalle sue tre liste civiche. La seconda, la più delicata, è proprio con Luca Magliozzi. Il contatto è stato attivato da La Mura tramite un collega medico, l’odontoiatra Francesco Occipite Di Prisco che era in corsa per la candidatura a sindaco del polo progressista ma poi ha scelto di guidare la lista del Pd spianando la strada a Magliozzi. È considerato una delle “colombe” di questo schieramento. 

Né con lo Stato né con le Br

Amato La Mura

La scelta di contattare Francesco Occipite Di Prisco è stata strategica. Nelle file di Amato La Mura uno dei pilasti è stato Sandro Bartolomeo, quattro volte sindaco di Formia: la sua scelta ha spaccato il Pd, c’è stata una lacerazione dolorosa che ha diviso voti e Partito. Per questo motivo Amato La Mura sa bene che la “next generation” di Magliozzi è una cristalleria dove è vietato entrare senza l’opportuno garbo. (Leggi qui La scomunica di Astorre: niente simbolo al Pd e poi gli sviluppi qui: Regalo di nozze per Magliozzi: a lui il simbolo Pd).

All’interno del polo progressista di Magliozzi non mancano i “falchi”. Galvanizzati dall’esito elettorale del loro candidato sindaco hanno fatto sapere di soffrire l’orticaria alla sola vista di Sandro Bartolomeo. Al giovane farmacista hanno indicato quella che per loro deve essere la rotta, facendo riferimento ad uno degli slogan degli Anni di Piombo. Indicava “Né con lo Stato, né con le Brigate Rosse”. 

Magliozzi con molta responsabilità ora è chiamato a decidere. Sapendo che qualunque decisione prenda avrà un effetto doppio: sull’esito delle elezioni Comunali e sui futuri sviluppi del Partito Democratico in città. Ne parlerà venerdì quando la sua coalizione si riunirà nel point di via Vitruvio. 

I due sassolini di Luca

Sandro Bartolomeo e Luca Magliozzi

Nessuna indicazione emerge dal post di ringraziamento pubblicato nelle ore scorse sulla sua pagina Facebook. In quel messaggio Luca Magliozzi si è tolto dalle scarpe due sassolini.

Il primo è per il fronte di Sandro Bartolomeo: ”Non era scontato raggiungere un risultato così importante. Ha vinto il centrosinistra, la sua unità e soprattutto la scelta di tornare a dialogare in maniera chiara con la città.  Abbiamo dato tutto con coraggio e caparbietà anche quando a detta di qualcuno i numeri erano più importanti delle persone. Oggi i numeri dicono altro, un nuovo centrosinistra è nato in città perché è stato davvero capace di guardare oltre i vecchi schemi e le vecchie logiche”.

In pratica ha ribadito il valore della sua decisione di candidarsi, confermato la critica alla linea dell’ex sindaco Bartolomeo che invece ha voluto dare vita ad una coalizione trasversale. Ed ha detto che per il futuro non c’è spazio disponibile per chi non ha seguito la linea del Pd.

L’altro sassolino è per l’ex sindaca né di destra né di sinistra né grillina Paola Villa. Magliozzi dice di essere convinto di aver “scritto una bellissima pagina di politica formiana e lo abbiamo fatto con generosità. Quella generosità che qualcun altro non ha avuto e che avrebbe potuto allargare ulteriormente questo progetto”. Chiaro ed esplicito il riferimento all’ex sindaco Paola Villa che non ha voluto compiere il richiesto passo di lato e tantomeno partecipare alle primarie. 

Nuove storie

Luca Magliozzi (Foto: Martina Filosa / Fotografie)

Luca Magliozzi con il suo polo ora è strategico. Ma non intende passare con il vincitore. “Abbiamo perso le elezioni. Il nostro obiettivo era quello di vincere e governare la città di Formia e non l’abbiamo raggiunto”. Nonostante tutto, “per quanto ci riguarda si apre oggi una nuova storia per Formia”.

Con chi e con quali prospettive programmatiche? Amato La Mura dice di avere nulla da offrireperché non è nel nostro stile”. Ma si è dichiarato pronto a promuovere una convergenza con Magliozzi su alcuni argomenti cari al centrosinistra: rendere il Golfo area sensibile, il nuovo ospedale di Formia, la lotta alla criminalità organizzata, l’immediato riordino della macchina amministrativa, una diversa fiscalità. Anche un diverso approccio nei rapporti tra la futura guida del Comune con Acqualatina ed il Consorzio Industriale del sud pontino.  

L’esito del ballottaggio potrebbe dipendere dalla riformulazione della piattaforma programmatica di La Mura con le integrazioni avanzate da Magliozzi? Si saprà dopo il vertice interno di venerdì.

Chi entra e chi esce

Intanto in lista d’attesa ci sono anche i neo 24 consiglieri comunali che approderanno nel massimo consesso cittadino. I nomi sono diversi nel caso il ballottaggio vada ad appannaggio di Taddeo o di La Mura

Se dovesse affermarsi il candidato di Forza Italia in consiglio ci sarebbe il ritorno di 13 tra ex consiglieri e assessori. Ecco i nomi nell’ipotetica maggioranza: Marco Bianchini (Periferie al centro), Antonio Capraro (Formia Vinci), Tania Forte (Taddeo per Formia), Pietro De Meo, Eleonora Zangrillo e Mattia Zannella (Forza Italia) e Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia). Per le minoranze tornerebbero in aula  i candidati a sindaco sconfitti Paola Villa, Amato La Mura, Gianfranco Conte e con loro Antonio Di Rocco, Caterina Merenna e Nicola Riccardelli (Prima Formia)

Farebbero il loro debutto assoluto in consiglio sempre in caso di vittoria di Taddeo Luca De Meo, Giuseppe Antigiovanni, Valentina Di Russo e Luigi Scarpellino (Taddeo per Formia), Caterina Nocella (Forza Italia), Ilaria Benocci e Renata Ranucci (Fdi) per quanto riguarda la nuova maggioranza. 

I nuovi nelle fila dell’opposizione sarebbero invece Luca Magliozzi ed Alessandro Carta (Pd) e Francesco Di Nitto (Formiamo il futuro).

Salirebbero invece a 15 il numero degli ex consiglieri e assessori eletti grazie alla vittoria di  La Mura.

I nomi: Antonio Di Rocco, Caterina Merenna, Nicola Riccardelli, Alberto D’Angiò e Vittorio Pecorino; Benedetto Assaiante (Formiamo il futuro); Picano Erasmo e Maurizio Tallerini (Resurgo), Pasquale Di Gabriele (Guardare oltre) per la maggioranza consiliare. I ritorni nelle fila delle minoranze riguarderebbero invece Gianluca Taddeo e Tania Forte (Taddeo per Formia); Pietro De Meo (Forza Italia), Pasquale Cardillo Cupo (Fdi) e i candidati sindaco Paola Villa e Gianfranco Conte.

I debuttanti assoluti sarebbero invece per la maggioranza Tina Di Russo, Martina Matano e Valentina Amicucci per la lista Prima Formia, Francesco Di Nitto e Anna Casilli per Formiamo il futuro e Imma Arnone per Resurgo. Tre soltanto gli esordienti nelle file delle minoranze: Luca De Meo per Formia, Luca Magliozzi e Alessandro Carta per il Partito Democratico. Che pero deve decidere se stare.