Tutti i separati in casa in provincia di Frosinone

In Forza Italia in tanti aspettavano… Battilocchio. Ma non è successo niente e quindi si va avanti con la convivenza forzata. In Fratelli d’Italia prima o poi Iannarilli e Savo prenderanno atto che Ruspandini non concederà spazi. Nella Lega Ottaviani e Ciacciarelli si combattono come ai tempi degli “azzurri”. Nel Pd invece De Angelis e Pompeo sono abituati ad essere “divorziati”. Senza rancore.

Ci sarà un momento in cui la situazione sarà più chiara. Forse. Intanto però in diversi partiti non è che si capisca alla perfezione come andrà a finire in provincia di Frosinone.

Per esempio a Forza Italia. Anselmo Rotondo, autorevole sindaco di Pontecorvo, si è autosospeso da settimane in attesa di risposte sulla celebrazione del congresso e sulla nomina di un coordinatore unico. Le risposte non le ha avute, nel frattempo ha incontrato più il senatore Massimo Ruspandini, leader di Fratelli d’Italia. Il passaggio nel Partito di Giorgia Meloni sembrava imminente. Invece no.

Nulla di nuovo in Forza Italia

Claudio Fazzone, Gianluca Quadrini, Alessandro Battilocchio

Nel frattempo all’interno degli “azzurri” l’area dello stesso Rotondo, della quale fanno parte anche Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi aspetta da più di una settimana la nomina di Alessandro Battilocchio commissario provinciale. Era stata data per certa dal vicepresidente nazionale Antonio Tajani. Però non si è fatta perché chi doveva farla, il coordinatore regionale, senatore Claudio Fazzone, non la farà mai. E i suoi fedelissimi, Adriano Piacentini, Daniele Natalia, Rossella Chiusaroli e tanti altri erano pronti ad andarsene se Tajani avesse forzato la mano. Alla fine dunque tutti sul punto di lasciare, ma tutti alla fine saldamente dentro. (Leggi qui Forza Italia, tornano le indiscrezioni. Ma Fazzone non effettuerà nomine).

In Fratelli d’Italia si attende di capire quando Antonello Iannarilli e Alessia Savo decideranno il da farsi. Confidano in una chanche alle Regionali, ma è difficile che il senatore Massimo Ruspandini gliela conceda. A meno che non intervenga Francesco Lollobrigida.

La Lega dei separati

Nicola Ottaviani, Michelina Bevilacqua, Franco Evangelista

Nella Lega sta andando in scena un vecchio “classico” di Forza Italia: Nicola Ottaviani (sindaco di Frosinone e coordinatore regionale) contro Pasquale Ciacciarelli (consigliere regionale e responsabile dell’organizzazione). L’onorevole Francesca Gerardi e il senatore Gianfranco Rufa attendono alla finestra che entrambi commettano almeno un passo falso. (Leggi qui Ottaviani va da Mario per dirgli che con Mario non va).

Nei Comuni, le convivenze forzate sono ormai all’ordine del giorno: a Cassino Michelina Bevilacqua non è in sintonia con il capogruppo Franco Evangelista; entrambi non sono in sintonia con Pasquale Ciacciarelli. A Sora il capogruppo Luca Di Stefano guida con orgoglio il Carroccio dall’opposizione ormai da quattro anni, mentre Lino Caschera governa con quella stessa maggioranza che il suo collega di Partito combatte.

Nel frattempo il coordinatore regionale è Claudio Durigon, mentre Francesco Zicchieri è tra i fedelissimi di Matteo Salvini.

Nel Pd sono nati già separati

Il Partito Democratico, al contrario, è abituato a convivere pur stando agli estremi opposti. Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti da una parte, Antonio Pompeo e Simone Costanzo dall’altra.

Ma in questo caso è una questione genetica: sono nati già separati, chi con il dna dei Ds e chi con quello del Pd.