Tutti i tavoli dell’Altra Italia: a pranzo

Una quarantina di persone a gustare i “rigatoni all’amatriciana” all’Astor. Chi c’era “in prima fascia” con Antonio Tajani, che in realtà ha lanciato la sua campagna elettorale per le europee. L’amarcord di Fernando D’Amata e la ribellione di Adriano Roma. E Piacentini conferma l’appuntamento del 23 agosto

Sei tavoli, una quarantina di persone rimaste a pranzo. Per gustare i “rigatoni all’amatriciana” della cucina del ristorante hotel Astor. Per non parlare delle fettine e delle patate servite come secondo e contorno. Poi frutta fresca e dolci. Senza dimenticare indimenticabili “spruzzate” di vino locale. Nel frattempo Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente di Forza Italia, ha fatto il punto della situazione a livello nazionale e locale.

Spiegando ai presenti che «l’Altra Italia è quella alla quale guardiamo, quell’Italia fatta di persone che a votare non ci vanno o che magari si sono fatte attrarre dalle promesse del Pd di Matteo Renzi». Una larga fascia di elettori compresa tra la Lega e il Partito Democratico.

 

Naturalmente sarà Silvio Berlusconi ad annunciare in modo ufficiale (probabilmente a Fiuggi a settembre) il varo di un nuovo soggetto politico che rimane con le radici di Forza Italia ma che contemporaneamente guarda oltre, alle liste civiche, ma pure a realtà come Noi con l’Italia. E’ bastata la presenza di Alfredo Pallone in conferenza stampa per far capire a tutti quale è il percorso. (leggi qui L’Altra Italia di Tajani: «Ci apriamo ai civici, parteciperanno ai nostri congressi. Lega? È con la sinistra»)

 

Poi è evidente che molto peseranno i sondaggi che Berlusconi ha commissionato e commissionerà per “testare” il nome e l’orizzonte politico dell’ennesima svolta del centrodestra. Ma una cosa è apparsa evidente: la conferenza stampa a Frosinone significa che la Ciociaria è centrale in questo tipo di schema. Con il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani assoluto protagonista, ormai a livello nazionale.

Insomma, il progetto politico è nel dettaglio quello anticipato da alessioporcu.it. Altrimenti oggi all’Astor non ci sarebbero stati parlamentari calabresi, abbruzzesi, toscani e pugliesi. Una sorta di prove generali per il centro sud. Come Milano lo è stato per il nord.

 

Al  pranzo non sono rimasti tutti. Molti sono andati via per impegni presi. E’ il caso del senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia: uscito dall’Astor zoppicante ed in ciabatte, a causa di un infortunio subito qualche giorno fa al piede destro. Nessuna polemica: Tajani lo ha citato nel suo intervento, segno che la considerazione c’è.

Ma c’è pure chi, come il presidente del Gal Terre di Argil Adriano Roma, è andato via mormorando «Incredibile, hanno fatto i tavoli separati: gente di Serie A e gente di Serie B».

 

Al tavolo principale, con Antonio Tajani, c’erano i parlamentari Antonio Martusciello e Patrizia Marrocco (eletta nel collegio proporzionale Frosinone-Latina). Ma c’erano pure il coordinatore provinciale Adriano Piacentini, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il capogruppo provinciale e comunale Danilo Magliocchetti, il vice responsabile nazionale degli enti locali del partito Mario Abbruzzese, il quasi senatore Beppe Incocciati.

 

Tra una portata e l’altra, spazio all’amarcord di Fernando D’Amata sull’agricoltura del passato, vera leva economica della Provincia. Immancabili anche le sue barzellette.

Per il resto, però, Antonio Tajani ha tracciato il percorso, che va in rotta di collisione con la Lega. Il contratto di governo con i Cinque Stelle viene equiparato ad un tradimento politico.

Tra i vari ragionamenti fatti dai commensali, uno in particolare.

Questo: «Il governo gialloverde non durerà, il congelamento dei fondi per le periferie è un segnale di grande difficoltà politica ed economica. Non ci sono le risorse, a meno che non aumentino l’Iva, andando però a scatenare un effetto boomerang senza precedenti. E, una volta finita la luna di miele, Matteo Salvini cosa farà? Vola nei sondaggi? Anche Renzi volava e sappiamo come è andatafinire. In autunno ne vedremo delle belle».

Gelo assoluto, invece, nei confronti di Fratelli d’Italia.

 

Danilo Magliocchetti ha fatto il giro dei tavoli per informarsi circa la volontà dei deputati e senatori azzurri di presentare emendamenti con i quali cercare di sbloccare i fondi per la riqualificazione delle periferie.

Adriano Piacentini ha confermato la convocazione del tavolo del centrodestra per le provinciali il prossimo 23 agosto. Spiegando: «Inviteremo Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia e realtà civiche. Per noi l’orizzonte resta quello del centrodestra».

Come dire: se altri vogliono rompere, se ne assumessero la responsabilità.

 

Ma quello che è emerso oggi all’Astor Hotel è soprattutto una cosa: Antonio Tajani ha lanciato la sua campagna elettorale per le europee del 2019. Con l’obiettivo di fare della Ciociaria una roccaforte.