Tutti sul carro dell’Unesco, pochi su quello di Salera

Ora tutti rivendicano il merito dell'iter per il riconoscimento di Montecassino come patrimonio dell'Unesco. Da D'Alessandro a Fardelli. Ma il vero segnale è che l'unità del centrosinistra, tanto sbanderata, è solo sulla carta

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

C’è folla sul carro del vincitore. Ora tutti si ricordano di avere fatto qualcosa per portare Montecassino nei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco: chi ha dato l’idea, chi ha scritto la lettera, chi è andato a comprare la busta, chi ha leccato il francobollo e chi è andato a fare la fila alla Posta. “Che bello quando la nostra città ed il nostro territorio vengono raccontati per la loro bellezza e per il lavoro che stiamo portando avanti” ha esultato il sindaco Enzo Salera che ha portato con orgoglio il servizio del Tg1. 

A quel punto il consigliere comunale di opposizione Luca Fardelli ha sommessamente ricordato che lui già nel mese di febbraio aveva sollecitato il sindaco in questa direzione lo scorso mese di febbraio. Quella lettera è stata del tutto ininfluente per il primo cittadino. Quando ha visto che Fardelli ha rivendicato quell’azione, lui ha rispolverato le chat di whatsapp ed ha fatto notare che in realtà tutto è partito il 18 novembre 2021, insieme ai sindaci degli altri Comuni interessati.

I ricordi di Carlo Maria

Carlo Maria D’Alessandro (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Ma quando mai!“, ha risposto il suo predecessore, l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Agli atti ci sono le riunioni fatte tra il 206 e il 2017, durante la sua amministrazione: lui stesso si è occupato della ricognizione dei terreni catastali. Salera, insomma, ha trovato la strada spianata. Il sindaco analizza però i fatti e spiega che al netto delle riunioni e delle lettere, è con lui che il processo si è concretizzato.

Ma la risposta stizzita a Luca Fardelli dice molto di più di quello che è il clima che si respira nel Centrosinistra. Luca Fardelli ufficialmente siede all’opposizione, ma orbita nel campo del Centrosinistra: è una delle figure di riferimento della consigliera regionale del Pd Sara Battisti nel territorio del Cassinate. Tra un anno la città di Cassino andrà al voto e Salera ha fatto intendere che i ponti creati negli anni scorsi sono ormai venuti giù. Ambienti ben informati fanno trapelare che Salera non ha visto certo come un segno di distensione la firma del consigliere in calce all’esposto per i lavori in Corso della Repubblica.

Il consigliere dal canto suo mette i puntini sulle i e replica: “Solo grazie alla presentazione della mia proposta nel febbraio del 2023 sono stato informato dal signor Sindaco, nel corso dei lavori di una seduta di Commissione, di una ipotesi di lavoro sulla quale stava lavorando. Mi piace ricordare come lo stesso Sindaco mi invitava a lasciare traccia della mia richiesta lasciando copia agli atti della stessa. Cosa che ho regolarmente fatto dandone comunicazione agli organi di stampa come è facile riscontrare. Questa è la realtà dei fatti realmente accaduti  senza voler creare da parte del sottoscritto alcuna polemica“.

Senza stile

Luca Fardelli

Rimprovera al sindaco la mancanza di stile. Coglie l’occasione per ricordargli quella cocente sconfitta alle Provinciali, mentre lui invece festeggiava: “Sarebbe stato molto più facile per il sottoscritto ascrivere al proprio merito altri risultati come quello dell’elezione dell’amico Luca Di Stefano alla Presidenza della Provincia di Frosinone al pari della conferma dell’amica Sara Battisti al ruolo di Consigliere Regionale o dell’ottima affermazione ottenuta dall’amico Libero Mazzaroppi.  Credo che il tutto sia riconducibile ad una questione di stile “politico” volto alla condivisione e non alla creazione di inutili steccati che soprattutto in politica non sono utili a nulla“.

Con queste premesse, appare difficile, se non impossibile, pensare ad un cammino comune nel 2024. Anche perché sarebbe dovuto già iniziare. Invece si continua a duellare.

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