Tutti sul carroccio del vincitore. Si Salvini chi può

Cosa è cambiato in pochi giorni nella Lega? Come si è passati dalla minaccia di scioglimento a Frosinone ai baci, gli abbracci e la folla di ieri a Frosinone? La risposta è una e semplice...

Matteo Salvini a Frosinone ha parlato di tematiche nazionali, quelle care alla Lega. Quella Lega che non ha più la seconda parola, Nord. Ha parlato di immigrazione, di sicurezza, di lavoro, di abolizione della legge Fornero, di difesa delle aziende italiane. Lo aspettavano in molti e non tutti erano militanti: per parlargli, per fare una foto, perfino per avere un autografo. E’ il politico del momento Matteo Salvini, quello che viene individuato come il sicuro vincitore della prossima tornata elettorale.

Se c’è una cosa che gli italiani adorano è andare in soccorso del vincitore. Nessuna meraviglia quindi per il bagno di folla. Neppure per la ressa di dirigenti e militanti. Tutti insieme appassionatamente.

Una settimana fa Fabio Forte, coordinatore provinciale della Lega, minacciava di sciogliere il partito in Ciociaria e di non presentare la lista alle regionali. Perché per il collegio nord della Camera, quello uninominale maggioritario (che tutti i sondaggi danno per blindato), era stato scelto Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega ed esponente della provincia di Latina. Ad una settimana di distanza Fabio Forte lancia la volata di Zicchieri, promette una Lega unita e determinata in Ciociaria, si spinge perfino ad ipotizzare l’elezione di esponenti del territorio.

Cosa è cambiato? Forse l’impegno a scorrere la graduatoria nel collegio proporzionale della Camera, dove Forte è posizionato nella terza casella? Chissà. Francesco Zicchieri parla da ciociaro-pontino. Tutti applaudono. Matteo Salvini non fa cenno a questi aspetti territoriali.

Ci sono tutti però. L’ex coordinatrice provinciale Kristalia Rachele Papaevangeliu, quella che non ha mai digerito il sorpasso a destra di Forte. C’è il sindaco di Torrice Alessia Savo, che sempre essere stata leghista dai tempi di Gianfranco Miglio. Si vede Andrea Amata, che ha cancellato la recente militanza in Alternativa Popolare. Carmelo Palombo sorride, Gianfranco Rufa stringe mani, Mimmo Fagiolo tiene la situazione sotto controllo. Enrico Cedrone mantiene un certo aplomb. Ma tutti sono convinti che i risultati arriveranno.

Con i sondaggi che circolano. Matteo Salvini vuole una Lega forte in tutta Italia. Silvio Berlusconi è un alleato, ma fino ad un certo punto.

Nel prossimo futuro la Lega vuole ballare da sola.