Tutto si muove in favore di Mastrangeli. E Vicano

Scaccia si ritira dalle Primarie. Piacentini ne parla nel fine settimana con Fazzone. Mastrangeli si prepara. L'inutile tour di Fantini. Volete Marini: ma glielo avete chiesto? A me ha detto No

Il quadro si muove, cambia il suo profilo e con lui anche quello della coalizione di centrodestra che si presenterà alle elezioni Comunali di Frosinone per raccogliere l’eredità di Nicola Ottaviani e dei suoi dieci anni da sindaco.

Se l’ex deputato Riccardo Mastrangeli decidesse di partecipare alle Primarie che a marzo sceglieranno il candidato sindaco, le mosse delle ultime ventiquattrore sarebbero tutte a sue vantaggio. Ma il dottor Mastrangeli giura che non vuole farlo. Nessuno gli crede.

Il ritiro di Scaccia, la mossa di Ferrara

Antonio Scaccia. Foto © Stefano Strani

L’ex vicesindaco Antonio Scaccia si è tolto dal campo. Ha ritirato la sua candidatura alle Primarie. Lo ha comunicato ieri sera durante la riunione del Direttivo della civica “Lista per Frosinone“. Era stato il primo big ad annunciare il suo impegno: un nome che assegnava subito spessore a quelle consultazioni perché la Lista per Frosinone è un pezzo della storia politica nel Capoluogo, venne fondata dal papà Gennarino Scaccia che fu per anni assessore Comunale e Provinciale.  

A meno di due settimane dall’annuncio della candidatura ieri sera Antonio Scaccia si è ritirato per “considerazioni personali.

Una scelta che non è stata condivisa prima con la Lista. Al punto da mandare su tutte le furie il capogruppo consiliare Marco Ferrara. Per protesta si è dimesso dall’incarico per la Lista, ha lasciato il Gruppo, si è iscritto al Misto.  «Il ritiro della candidatura di Antonio Scaccia a sindaco per le elezioni primarie a Frosinone del centrodestra rappresenta per me il termine del percorso politico all’interno della Lista per Frosinone. Sono molto deluso da questa scelta di Antonio Scaccia. La rispetto sul piano umano ma non la condivido sul piano di politica locale di Frosinone».

Tutto è in mano a Piacentini

Adriano Piacentini Foto © AG. IchnusaPepers

Tutto ora è in mano al Presidente del Consiglio Comunale Adriano Piacentini. Lo è ancora di più dopo il burrascoso confronto avvenuto l’altro giorno con il sindaco Nicola Ottaviani che gli chiedeva di valutare la possibilità di una sintesi. Tradotto dal politichese: ritirare la sua candidatura lasciando spazio libero a Riccardo Mastrangeli. (Leggi qui Primarie: Piacentini si candida. Ora Ottaviani cerca la sintesi).

Piacentini ha appuntamento sabato a Fondi con il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia. Che nei mesi scorsi aveva rivendicato la candidatura per il suo Partito. E poi aveva accettato la possibilità di affidare la decisione alle Primarie di coalizione. Ma ribadendo che dovevano tenersi nella massima trasparenza e lealtà politica. Restare in campo o fare un passo di lato per le prossime Regionali è una scelta che si farò nel fine settimana.

Se Adriano Piacentini si ritirasse lascerebbe campo libero a Riccardo Mastrangeli ed alla sua candidatura. Perché il farmacista non scende in campo e non si conta? Lo ha detto dal primo momento: no a Primarie divisive, se uno degli altri protagonisti di questa amministrazione reclama il diritto alla candidatura lui non intende essere da ostacolo.

L’assenza dei Fratelli

Fabio Tagliaferri (Foto: Stefano Strani / Imagoeconomica)

Segnali negativi continuano ad arrivare dai fratelli d’Italia. Il Coordinatore cittadino Fabio Tagliaferri ha detto dal primo momento che se dipendesse da lui le primarie non si farebbero. Preferisce che sia il Primo turno di voto a selezionare il più quotato dai cittadini: perché le Primarie non fanno aprte del Dna dell’elettorato di Fratelli d’Italia.

Lo scorso fine settimana il coordinatore regionale Paolo Trancassini gli ha dato carta bianca. Fratelli d’Italia a Frosinone è stata legittimata a fare qualsiasi scelta: andare alle Primarie o schierare un candidato sindaco di bandiera. (leggi qui: Le primarie che rischiano di sfuggire di mano).

Questa sera Tagliaferri non va al Tavolo del centrodestra convocato per scrivere le regole delle Primarie fissate al 27 marzo prossimo. manderà i due vice presidenti del circolo cittadino Franco Carfagna e Daniele Colasanti. Con quali consegne? Ascoltare. Il viatico di Trancassini lascia le mani libere.

Il vero segnale politico è l’assenza di Tagliaferri e la sua presenza a Ceccano alla cerimonia di commemorazione dei martiri delle foibe. Con lui, i consiglieri comunali Marco Ferrara e Sergio Crescenzi: 1200 voti a spasso per Ceccano.

Nulla si muove nel Pd

Luca Fantini ed Angelo Pizzutelli

Nel Partito Democratico il Segretario Luca Fantini ha continuato gli incontri. Senza riuscire però a far compiere un passo in avanti ai potenziali alleati della coalizione. Da più parti ha ricevuto la sollecitazione a far candidare l’ex sindaco Michele Marini ed a convergere su di lui lasciando la coalizione dell’ex Direttore Generale Asl Mauro Vicano. La risposta è stata: A) avete chiesto a Marini se è disposto a candidarsi? A me ha detto no. B) chi altro è disposto a firmare un documento dicendo che lo appoggia? A me risulta nessuno.

All’inizio della settimana prossima Fantini riunisce l’assemblea degli iscritti al Circolo cittadino del Pd. È li che si deciderà. E finirà il tempo delle trattative a vuoto.