Un abbacchio, due incontri, tre divisioni

Di fronte ad un vassoio di abbacchio, Alberto La Rocca incontra Vittorio Di Carlo anche se non gradisce la presenza della Lega. E parlano di elezioni a Sora. Intanto emergono interessanti retroscena dell’incontro fra il coordinatore di Forza Italia e l’ex eurodeputato Alessandro Foglietta a Frosinone. Dopo la provocazione di Lino Caschera arriva il monito di Rossella Chiusaroli.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Un pranzo in montagna a base di abbacchio: per tarare la bussola e capire il percorso. L’imprenditore Alberto La Rocca conosce bene i sentieri tortuosi che portano alle elezioni Comunali: li ha affrontati più volte negli anni passati, qualche volta perdendosi e qualche volta aiutando altri a raggiungere la meta. Quel pranzo gli è servito per comprendere la strada imboccata da Forza Italia in vista delle votazioni di primavera a Sora: lo scorso fine settimana si è attovagliato a Campoli Appennino con il commissario di azzurro Vittorio Di Carlo.

Lo stesso Vittorio Di Carlo che in precedenza aveva incontrato a Frosinone l’ex deputato europeo Alessandro Foglietta. Lo aveva visto per fare leva sulla componente rampelliana di Fratelli d’Italia: verificare la possibilità di portarne una parte del Partito nello schieramento che sta provando a costruire. Composto dalla parte di Forza Italia che fa riferimento a lui ed al senatore Claudio Fazzone, più la parte di Lega che sta con Luca Di Stefano e l’onorevole Francesco Zicchieri.

Un tentativo seguito a quello messo in atto da Vittorio Di Carlo qualche settimana prima anche a sinistra: nell’orbita di Ernesto Tersigni e dei Democrat (leggi qui Proposta indecente a Tersigni per eleggere Di Stefano).

Il progetto politico è chiaro: “Non c’è spazio per chi amministra con il sindaco Roberto De Donatis. Accoglieremo tutti gli scontenti di Fratelli d’Italia”. Con esplicita apertura alle realtà civiche. Vittorio Di Carlo sta incontrando tutti per tentare di aggregare tutto ciò che è possibile all’interno di quello schema,.

L’ABBACCHIO A CAMPOLI

ALBERTO LA ROCCA

La location scelta da Alberto La Rocca per il confronto con Vittorio Di Carlo è il ristorante La Torre, più conosciuto come da Peppe Olé Se Magna a Campoli Appenino.

Si sono visti il primo settembre. Aria di montagna e menù tipico a base di tenero abbacchio. L’antipasto politico lo ha servito invece il costruttore impegnato in mezza Italia con le sue imprese.

Alberto La Rocca ha spiegato a Vittorio Di Carlo che nemmeno questa volta intende restare alla finestra. Vuole impegnarsi per Sora: lo ritiene un dovere morale, un obbligo civile. Scendendo in campo con il suo nome, candidandosi come sindaco? La Rocca non lo ha detto ma ha messo avanti le idee: il pranzo è servito anche a questo. Vuole capire se l’area in via di allestimento da parte di Di Carlo intenda portare avanti le sue idee di sviluppo per la città ed il comprensorio.

Quali sono queste idee? Nella sostanza sono quelle illustrate qualche settimana fa a Sora, durante un convegno organizzato dall’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili. In quell’occasione, fra le righe aveva annunciato la nascita di un progetto politico (leggi qui Il declino di Sora: radiografia su vent’anni di nulla).

TAVOLO PER QUATTRO

Vittorio Di Carlo e Rossella Chiusaroli

Il tavolo apparecchiato al ristorante La Torre era per quattro. Una versione sostiene che al fianco di Alberto La Rocca ci fosse il suo fedelissimo Bruno La Pietra, che fa parte del think tank messo su dal costruttore per sviluppare idee a vantaggio della città. Di fronte a loro era seduto Vittorio Di Carlo. Di lato Gianni Iacobelli, il dirigente cittadino della Lega e coordinatore in pectore del Carroccio sorano.

I rumors dicono che Iacobelli ha vinto la corsa su Filippo Porretta, che ormai sarebbe stato definitivamente parcheggiato per essere un fedelissimo di Lino Caschera, il consigliere Comunale di maggioranza fedelissimo del consigliere Regionale neo leghista Pasquale Ciacciarelli.

La presenza di Iacobelli al fianco di Vittorio Di Carlo è la conferma del progetto che punta a candidare come sindaco l’attuale capogruppo consiliare della Lega Luca Di Stefano. Infatti l’ala di Porretta, Caschera e Ciacciarelli ha una visione alternativa: Caschera amministra da quattro anni con il sindaco Roberto De Donatis e schierarsi contro di lui significherebbe rinnegare il lavoro portato avanti per un’intera consiliatura. (leggi qui A Sora la vendetta di Lega e Forza Italia per Terracina: rimette in gioco Di Stefano).

UNA LISTA DI ALBERTO

Il convegno Ance di Sora

In che modo Alberto La Rocca potrebbe sostenere un progetto amministrativo? In politica, oltre alle idee occorre la concretezza: le idee camminano sui voti. Per questo motivo, il costruttore ha spiegato ai suoi commensali che intende allestire una lista alla quale affidare il compito di portare avanti le sue idee di sviluppo. È disposto a schierarla al fianco del progetto di Lega e Forza Italia? (leggi qui  A Sora la vendetta di Lega e Forza Italia per Terracina: rimette in gioco Di Stefano).

Dipende. Da Forza Italia, dalla Lega dal loro programma.

Come si sono lasciati? Ognuno ora conosce le posizioni, le disponibilità e le condizioni dell’altro. È presto per concludere accordi.

OBIETTIVO: SPACCARE FdI

ALESSANDRO FOGLIETTA

Che l’attività politica di Vittorio Di Carlo da qualche settimana sia frenetica è più che evidente. Il commissario azzurro è consapevole che se vuole portare al ballottaggio il suo schieramento deve rafforzare la coalizione. 

Per questo motivo lo scorso 26 agosto a Frosinone ha incontrato anche il già eurodeputato Alessandro Foglietta. Con l’obiettivo di portare con se quella parte di Fratelli D’Italia che non condivide la ricandidatura dell’uscente Roberto De Donatis.

Perché a Sora anche Fratelli d’Italia ha governato la città insieme al sindaco insieme a questi quattro anni, partecipando a quella Piattaforma Civica che ha visto elementi di centrodestra e centrosinistra uniti nel progetto amministratiuvo, ammainando i simboli di Partito.

Alessandro Foglietta e Vittorio Di Carlo si sono visti al Bar Lepini, lungo la Statale 155 a Frosinone lo scorso 26 agosto. Erano circa le 18. 

“Ero a Frosinone per lavoro e sono andato a comprare le sigarette. – spiega Vittorio Di Carlo – Per caso ho incontrato Sandro Foglietta”. E sottolinea per caso. “Non ci vedevamo da qualche anno” afferma ma non si sbilancia oltre. E scherza: “voi di Alessioporcu.it non ci date nemmeno il tempo di concretizzarli gli incontri”.

Il coordinatore cittadino di Forza Italia conferma d’avere parlato con Foglietta della situazione politica sorana. “Gli ho illustrato la situazione di Sora, gli ho parlato di questo progetto di centrodestra con Lega e Forza Italia che vede coinvolte anche liste civiche”. Un progetto al quale manca FdI perché è stata al governo della città: con Massimiliano Bruni che fa parte dell’area del senatore Massimo Ruspandini (contrapposto a Foglietta) e dell’onorevole Nicola Procaccini.

Vittorio Di Carlo ha ribadito anche ad Alessandro Foglietta che “noi non abbiamo alcun problema con Fratelli d’Italia. Ci crea problemi chi sta nell’Amministrazione De Donatis. Senza gli uscenti l’accordo può considerarsi già fatto”. Ed ha confermato quanto già detto coram populo nel recente passato: “Se decidessero di uscire oggi dall’Amministrazione ci sarebbero ancora le condizioni per un accordo”.

E Foglietta? Vecchio lupo di mare, fa politica dai tempi di Giorgio Almirante ed è sopravvissuto alle faide nei tempi di Gianfranco Fini e Francesco Storace. Non si è esposto, non si è compromesso.    

DIVIDE ET IMPERA

Massimiliano Bruni

Non c’è nulla di strano che ci sia stato uno scambio di idee con persone che vogliano condividere lo stesso percorso nell’area del centrodestra” insiste Di Carlo.  

Il suo obiettivo è evidente. Lo aveva detto a margine dell’annuncio del nuovo progetto politico con la Lega: “raccoglieremo anche le civiche e tutti gli scontenti di Fratelli d’Italia” aggiungendo che secondo lui “ce ne sono molti”.

Invece dentro Fratelli d’Italia Sora c’è chi giura che Di Carlo abbia chiesto, fra le righe, se ci fosse la possibilità di commissariare il Partito.

Lui smentisce categoricamente: “Non mi sarei mai permesso di mettere becco in casa d’altri”.  

Sempre da Fratelli d’Italia c’è chi giura che sia stato Di Carlo a chiedere un appuntamento a Foglietta definendolo ciò “un atto scorretto a prescindere da chi sia partita l’iniziativa. Perché se si vuole parlare con Fratelli d’Italia si cerca il coordinatore cittadino”.

Chissà a chi si riferiva, nelle settimane scorse Massimiliano Bruni, quando parlava di sabotatori all’interno del centrodestra. C’è un dossier per Fratelli d’Italia con tutti i nomi ed i dettagli. (leggi qui Bruni prepara il dossier sui sabotatori del centrodestra).

CHI SI ALZA PRIMA COMANDA

Roberto De Donatis e Lino Caschera

Altra patata bollente è rappresentata dalle dichiarazioni di Lino Caschera fatte nelle ore scorse ad Alessioporcu.it. Le aveva rilasciate commentando il messaggio audio caricato su un gruppo Messenger ma disconosciuto dal sindaco, nonostante la voce fosse identica alla sua. (leggi qui “Lino li asfaltiamo!”: ma il sindaco nega sia la sua voce).

Le dichiarazioni di Lino Caschera delegato alle Manutenzioni, rappresentano un guanto di sfida a Lega e Forza Italia. Tanto da provocare la dura redazione del sub commissario provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli.

A Sora si ha la sensazione che chi si sveglia prima la mattina pensa di comandare – sbotta la dirigente azzurra – La strada è stata tracciata. E non certo da Lino Caschera che non è nessuno per dettare la linea dentro Forza Italia. Siamo stanchi di ripetere che il Partito è uno solo. E non è spaccato nemmeno a Sora. Abbiamo un coordinatore regionale, il senatore Claudio Fazzone e ci sono tre sub commissari: la sottoscritta, Adriano Piacentini e Daniele Natalia. A Sora ci sono un direttivo con un coordinatore. E un capogruppo: la consigliera Serena Petricca”.

DE DONATIS NON CI RAPPRESENTA

Antonio Tajani con Floriana De Donatis e Gianluca Quadrini

Poi la freccia avvelenata. “A Sora siamo all’opposizione e siamo gli unici deputati a parlare”. Evidente che il bersaglio di Rossella Chiusaroli sia la neo iscritta Floriana De Donatis, consigliera di maggioranza accolta nel Partito dal vice presidente nazionale Antonio Tajani. (leggi qui Caos Forza Italia, Floriana si tessera e subito le alzano le barricate).

Non possiamo più tollerare insinuazioni che hanno il solo scopo di avvelenare il clima  e destabilizzare il Partito”.

Floriana De Donatis nei giorni scorsi aveva detto che avrebbe sostenuto la rielezione del sindaco Roberto De Donatis. Ma per la sub coordinatrice Rossella Chiusaroli questa ipotesi è fuori di discussione. “Non ho nulla contro il sindaco di Sora Roberto De Donatis. Ma politicamente non ci rappresenta. Stiamo costruendo un progetto nuovo e alternativo”.

E ricorda: “Noi siamo un Partito inclusivo. Ben vengano le persone che si riconoscono negli ideali di Forza Italia”.

Vale anche per la consigliera Floriana De Donatis? “Certo!”.

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