Un bazooka a Gualtieri per eliminare i rifiuti

Il Governo assegna al sindaco di Roma i poteri straordinari per la gestione dei rifiuti. E fare il termovalorizzatore. Ma il M5S non vota. Ed esprime "sconcerto e disapprovazione". Calenda: "Inetti perdigiorno”

Il Governo ha dato il bazooka al sindaco di Roberto Gualtieri: per sparare sui rifiuti che soffocano la Capitale, costruire il termovalorizzatore che ha annunciato nei giorni scorsi di voler realizzare. A consegnargli quell’arma amministrativa è stato il decreto Aiuti per Famiglie e Imprese approvato oggi dal Governo Draghi ed annuncato in serata dal premier nel corso di una conferenza stampa. All’interno del decreto c’è una norma che assegna al sindaco di Roma la competenza ed i poteri straordinari per la gestione dei rifiuti.

Una decisione che non è stata condivisa dal Movimento 5 Stelle. In mattinata Giuseppe Conte aveva avvertito il Governo. Lo aveva fatto con una dichiarazione al direttore di Repubblica Maurizio Molinari: “Con gli amici del Pd voglio lavorare ma solo sul rispetto reciproco. Mi viene riferito che c’è una norma sull’inceneritore a Roma, addirittura una norma per la costruzione agevolata di impianti di questo tipo. Significa cancellare la transizione ecologica“. In giornata il M5S ha deciso di non partecipare al voto in segno di protesta.

Bazooka illimitato

Roberto Gualtieri (Foto: Andreo Panegrossi © Imagoeconomica)

Nella bozza circolata fino a sera si legge che il sindaco Roberto Gualtieri potrà esercitare sul suo territorio le competenze normalmente assegnate in materia di gestione dei rifiuti urbani”. In particolare il Campidoglio dovrà predisporre e adottare un proprio Piano rifiuti, regolamentare le attività di gestione (compresa la raccolta differenziata).

Inoltre potrà approvare i progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti, un chiaro riferimento al termovalorizzatore. Sopratutto, grazie ai poteri da Commissario Roberto Gualtieri potrà adottare ordinanze in deroga a ogni disposizione di legge che saranno immediatamente efficaci e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

Sconcerto e disapprovazione

Giuseppe Conte

Il M5S non ha partecipato al voto. Sostiene che il decreto “contraddice la transizione ecologica e riporta indietro le lancette dell’orologio“. I pentastellati erano a favore dei poteri straordinari al sindaco di Roma “anche alla norma che gli attribuisce la facoltà di autorizzare nuovi impianti per lo smaltimento rifiuti in deroga a tutte le norme. Ma avevamo chiesto che questi nuovi impianti fossero di nuova tecnologia e non inceneritori. Niente di tutto questo”.

A Roma i Gruppi del M5S e Lista Civica Virginia Raggi hanno espresso sconcerto e disapprovazione: “Una decisione che si pone in netto contrasto con la normativa comunitaria, da tempo contraria alla realizzazione dei termovalorizzatori”.

Inetti perdigiorno

Carlo Calenda e Matteo Salvini (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Al vetriolo la risposta dell’ex ministro Carlo Calenda. Il fondatore di Azione dice “Non se ne può più. Dopo lo scempio di Roma, dopo i disastri sull’energia, in mezzo a una guerra, questi inetti perdigiorno continuano a boicottare il Paese senza mai offrire una soluzione. Cancellarli. Ma subito“.

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è la Lega. A prendere posizione è direttamente Matteo Salvini: “Il Movimento 5 Stelle si conferma fuori dal mondo. Il no al termovalorizzatore di Roma è una posizione contro l’ambiente, contro il progresso, contro le città pulite e contro i cittadini“.

Per la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato Licia RonzulliPensare di andare avanti con i ‘No’ in un momento di assoluta eccezionalità significa non avere il minimo senso della realtà. Votare contro un provvedimento così importante e atteso per l’eventualità di realizzare un termovalorizzatore a Roma, nel bel mezzo di una crisi energetica che rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese, va contro gli interessi degli italiani in nome di un populismo che ha, francamente, stancato“.

Impianti moderni per chiudere il ciclo

Roberto Gualtieri taglia la testa alle polemiche ed assicura che gli impianti per Roma saranno moderni. “Sono soddisfatto per la norma approvata dal Consiglio dei ministri che mette Roma nelle condizioni di risolvere strutturalmente il problema dei rifiuti. Allo stesso tempo le permetterò di essere protagonista delle sfide dell’economia circolare”.

Lavoreremo per dotare la Capitale degli impianti più moderni per chiudere il ciclo dei rifiuti. Lo faremo in coerenza con gli obiettivi europei di superamento delle discariche, aumento della quota di riciclo e riduzione delle emissioni anche attraverso le migliori tecnologie per il recupero energetico“.