Un bilancio, cinque emendamenti, zero validi

Solo 5 proposte di correzione al Bilancio che il Consiglio Comunale di Cassino si prepara a discutere martedì. Ma nessuno degli emendamenti è valido: sono arrivati fuori tempo massimo. De Sanctis protesta, fardelli si avvicina

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Nessuna pioggia di emendamenti al Bilancio 2021 del comune di Cassino. Il testo resterà nella sostanza quello illustrato lo scorso 22 aprile dal sindaco Enzo Salera: dovrà essere discusso e approvato dal Consiglio convocato per martedì 11 maggio, alle ore 17. E se non dovessero esserci abbastanza consiglieri è già stata fissata la seduta in Seconda convocazione dopo 48.

Cinque correzioni al Bilancio, forse

La seduta del Consiglio

Gli emendamenti presentati sono stati solo cinque, tutti dal consigliere Renato De Sanctis. Ma in Aula ne saranno discussi zero. Il motivo? Sono pervenuti tutti fuori tempo massimo. “Questo è il dischetto, per presentare gli emendamenti avete tempo fino alle ore 17 del 5 maggio” la raccomandazione del presidente del Consiglio Barabra Di Rollo nella seduta del 22 aprile. (Leggi qui Eccovi i dischetti, dentro ci sono i conti).

I cinque emendamenti di Renato De Sanctis risultano protocollati oltre l’orario massimo consentito. Questo significa che non potranno essere discussi. Questo significa che l’assise sarà tutt’altro che tranquilla perchè non è affatto escluso che De Sanctis chieda di poter discutere ugualmente gli emendamenti senza soffermarsi sui minuti di ritardo con i quali sono stati consegnati.

Partiamo dalla sostanza. Cosa chiede Renato De Sanctis nei suoi emendamenti? Più fondi a disposizione per il Sociale e le famiglie bisognose, stop alle esternalizzazione dei servizi e giusta ripartizione tra i vari assessorati dai fondi che Acqua Campania darà al Comune di Cassino come ristoro per i 200 litri al secondo. Fondi che, da quel che si apprende, il sindaco vorrebbe impiegare, subito, per il rifacimento del centro. Soluzione, questa, che non troverebbe il pieno sostegno di Renato De Sanctis.

Venturi non è di De Sanctis

L’assessore Emiliano Venturi

E veniamo al significato politico. Renato De Sanctis nel giugno del 2019 ha stretto un accordo con Enzo Salera in vista del del ballottaggio. Dopo la vittoria dell’attuale sindaco contro Mario Abbruzzese, il capolista di De Sanctis, Emiliano Venturi, è entrato a far parte della squadra di governo. Con deleghe importanti: manutenzione, ambiente e urbanistica. Ma non è un assessore in “quota De Sanctis”. Il consigliere, infatti, rivendica il suo ruolo di dipendente.

Emiliano Venturi è ufficialmente un assessore in “quota al sindaco”, ma è evidente che Renato De Sanctis, seppur indipendente, ha un piede in maggioranza. Lo ha certificato lui stesso. Cosa significa? Il Bilancio è l’atto politico più importante di qualsiasi amministrazione: quello del 2020 è stato approvato con 17 voti favorevoli. Ai 16 della maggioranza (il sindaco, i 7 consiglieri del Pd, 6 della lista “Salera sindaco” e 2 di Demos) si è aggiunto, appunto, il voto di Renato De Sanctis.

Va evidenziato, per dovere di cronaca, che nella seduta del 10 giugno scorso, in occasione di approvazione del Previsionale, De Sanctis lanciò una sorta di ultimatum: “Sindaco, o prendiamo un impegno serio per portare avanti la battaglia per le fasce più deboli della città, oppure questo accordo lo strappiamo. Se c’è l’indirizzo politico lo portiamo avanti altrimenti lasciamo perdere. L’ufficio Acqua Bene Comune, tanto per dire, a distanza di un anno ancora non c’è. A me non servono i contentini, servono i fatti. Io oggi voto si al Bilancio, ma valuterò quello che si farà nei prossimi tre o quattro mesi”.

Ne sono passati undici di mesi, da quel giorno, ma in realtà nulla è cambiato. O meglio: l’accordo non è stato strappato, ma De Sanctis da qualche tempo – vedi ad esempio il litigio nell’ultimo Consiglio comunale sulle interrogazioni che il consigliere intendeva discutere anche se non erano state presentate nei tempi – appare più distante rispetto alla maggioranza.

Ma Luca si avvicina

Gino Ranaldi e Luca Fardelli

Per un consigliere che si allontana, ce n’è però un altro che si avvicina. Si tratta di Luca Fardelli. Beninteso: non è entrato in maggioranza. Ma rispetto ad un anno fa i rapporti appaiono molto più distesi. Non è un caso che il fratello, Marino, presidente dell’associazione “Cassino città per la Pace” sabato terrà la conferenza stampa in sala Restagno con il sindaco Enzo Salera e l’assessore alla Cultura Danilo Grossi per presentare il “Festival dei Sentieri”. Una banalità? Nulla affatto.

C’è stato un periodo durante il quale non solo l’amministrazione non metteva a disposizione la sala d’onore del comune per le conferenze stampa, ma agli eventi targati “Fardelli” la maggioranza di Enzo Salera non concedeva neanche il patrocinio gratuito. L’anno scorso Luca Fardelli votò infatti contro il Bilancio.

Ma a distanza di un anno, quel pollice verso, potrebbe diventare un pollice alto. O quantomeno un’astensione. Perchè non sarà solamente un voto a favore o contro il Bilancio. Fardelli lo sa bene, e anche De Sanctis.