Un calzone con cicoria per cena, in attesa di un Abruzzese arrosto

di RICCARDO SORGE
e GIACOMO MAGISTER

Domenica sera. Fa fresco a Ferentino. Il locale è tra i più noti della zona ed è sempre pieno. A distanza di pochi secondi l’una dall’altra fanno il loro ingresso nel parcheggio una fuoriserie scura ed un crossover chiaro. Dalle vetture scendono due distinti signori accompagnati ciascuno dalla propria elegante consorte. Non danno nell’occhio: sono clienti abituali. Ma nessuno ricorda di averli mai visti allo stesso tavolo insieme. Anche per questo, il personale di sala resta sorpreso quando si sente chiedere “un tavolo per quattro“. Il Senatore del PD ed il Candidato di Forza Italia alle ultime Europee appaiono molto rilassati, più del solito.

Hanno appetito e sfogliano il menù. Quello gastronomico vede cadere la scelta sul classico ‘calzone’ che è la specialità della casa. Il menù politico invece propone un altro piatto principale: un “abruzzese” da fare arrosto, preferibilmente a fuoco lento. Da cucinare e gustare con calma, meglio se durante le prossime elezioni.

Non sono in una saletta appartata. Così all’occhio del pubblico risaltano i calzoni serviti in piatti di colore diverso da quelli di tutti gli altri commensali. Si pensa ad un trattamento d’eccezione, invece la cena servita è perlopiù senza glutine. Qualcuno deve, gli altri vogliono forse stare leggeri. Il senatore mangia un calzone con cicoria, dialoga in modo fitto con l’esponente Forzista. Le signore conversano tra loro lasciando i mariti a parlare dei destini del mondo ciociaro.

C’è perfetta sintonia durante la cena, sembrano compagni di Partito. O molto più semplicemente hanno lo stesso “nemico” in comune: lo vorrebbero mangiare a bocconi e togliere una buona volta dalla tavola della politica. Per lavare l’affronto subito in occasione delle elezioni all’Asi ed al Cosilam per l’uno; farsi spazio nel Partito per l’altro. Si va avanti così per tutta la sera.

Un ultimo brindisi con un’anomala birra ambrata e ci si avvia verso la cassa. Niente storie, il conto lo paga Silvio…

Con la speranza di presentarne assieme uno molto più salato.