Un Carroccio per due gruppi

Mastrangeli
foto: copyright marco bonanni

L’operazione che sta portando il sindaco Nicola Ottaviani e diversi suoi fedelissimi nella Lega è stata portata avanti dai vertici del partito in gran segreto. Senza il coinvolgimento dei livelli locali del partito. Ma al Comune di Frosinone c’è già un gruppo del Carroccio. Silenzi e nervosismi.

Nicola Ottaviani non si candiderà alle elezioni europee con la Lega. Però al Carroccio dovrebbe aderire ufficialmente nel corso di una conferenza stampa da tenersi a Montecitorio, sede della Camera dei deputati. A livello locale, però, nessuno conosce i dettagli dell’operazione. E neppure li ha mai conosciuti prima, quando il sottosegretario al ministero del lavoro Claudio Durigon e il deputato Francesco Zicchieri hanno condotto le trattative in gran segreto, fino al pranzo di Durigon a casa Ottaviani. (leggi qui Il fantasma che turba la candidatura europea di Nicola Ottaviani)

Allo stesso modo nessuno ha conosciuto e conosce i dettagli di un’operazione che sta continuando a portare avanti Riccardo Mastrangeli, fedelissimo del sindaco.

Non ne hanno saputo nulla e non ne sanno nulla il coordinatore provinciale Carmelo Palombo e quello cittadino di Frosinone Domenico Fagiolo.

C’è una questione su tutte che dovrà essere valutata bene. A seguire Ottaviani dovrebbero essere, oltre a Mastrangeli (assessore tecnico al Bilancio), il presidente del consiglio comunale e attuale coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini, i tre consiglieri comunali della Lista Ottaviani (Alessandro Petricca, Giovambattista Mansueto e Andrea Campioni), i due assessori della civica (Massimiliano Tagliaferri e Valentina Sementilli).

Sulla carta quindi 4 consiglieri (tra i quali il presidente dell’aula) e tre assessori. I quali andrebbero ad aggiungersi ad un gruppo consiliare del Carroccio che già c’è. Formato dai consiglieri Enrico Cedrone, Sara Bruni, Carlo Gagliardi, Maria Rosaria Rotondi, Gianpiero Fabrizi. Oltre all’assessore Rossella Testa. Un gruppo nutrito, formato anche e soprattutto grazie all’adesione di Cuori Italiani di Carmine Tucci, che è adesso vicecoordinatore cittadino della Lega nel capoluogo.

Nessuno di loro è stato messo al corrente, tutto è passato sopra le loro teste. Direttamente da Durigon e Zicchieri. Al momento prevalgono i silenzi e i dubbi, che però potrebbero esplodere. Il motivo è semplice: perché non coinvolgere in un’operazione politica di questa portata chi nel Carroccio già c’è da tempo?