Un clic da record: gli interruttori Abb Sace fanno +20% di fatturato

Lo stabilimento Abb Sace di Frosinone aumenta di un quinto il fatturato 2021 rispetto a quello dell'anno precedente. Concordate altre 50 assunzioni. Ora si pensa anche ai microchip

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Più 20%, in barba alle sofferenze del settore Metalmeccanico, alla faccia dell’aumento del costo dell’energia, facendo un pernacchio alla mancanza di materie prime ed alla pandemia. Quel +20% è il risultato che è riuscito a centrare lo stabilimento ABB di Frosinone: nel 2021 è riuscito ad aumentare di ben un quinto il fatturato rispetto al 2020.

ABB Sace è la ex ex Sace Sud (si chiamava così fino alla fine degli Anni ’80). A Frosinone ha la produzione di sistemi di  bassa tensione (max 1000 Volt). Ora inizia a guardare ai microchip, quelli che hanno fatto dannare mezzo mondo industriale: perché sono loro a governare il funzionamento delle lavatrici, dire alle asciugatrici quando fermare il loro soffio bollente, regolare tempi ed intensità delle cotture nei forni moderni. Quei semiconduttori che hanno determinato tanti stop and go nella produzione dell’Automotive e non solo.

Una storia lunga mezzo secolo

Un reparto Abb Sace di Frosinone

Inaugurato nel 1969, il sito produttivo oggi si sviluppa su una superficie di 150.000 metri quadrati. È il centro di eccellenza per la produzione di interruttori di bassa tensione scatolati e aperti. Rappresenta il più importante stabilimento a livello globale della Business Line Smart Power Electrification del Gruppo ABB.

Occupa oggi circa 1000 dipendenti e produce oltre circa 2,5 milioni di interruttori all’anno. In questi giorni c’è stato un accordo sindacale con Cgil, Cisl e Uil: è stata stabilita l’assunzione di altre 50 persone. Si tratta di stabilizzazioni frutto di un accordo del 4 febbraio 2020: prevedeva 130 stabilizzazioni entro il 2022. Ne sono state 133: in pratica 50 nel 2020, altre 33 nel corso del 2021 ed ora le ulteriori 50 che verranno fatte nel 2022.

Un modello sindacale

Gli interruttori ABB Sace

Alla fine 2022 sindacati ed azienda potrebbero confrontarsi per ulteriori
assunzioni da fare per il 2023 qualora le condizioni dovessero permetterlo. Come spiega il Segretario provinciale della Fim Cisl ciociara Mirko Marsella con la sua Segreteria composta da Giuseppe Calcagni e dagli operatori Mauro Greci, Francesco Esposito e Antonio Palombo.

Ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto negli anni in ABB Sace. Sia in termini occupazionali che sul piano della qualità del lavoro e dell’innalzamento delle competenze del personale. Un modello sindacale – spiegano dalla Fim Cisl di Frosinone – quello ABB da prendere come esempio nel nostro territorio, una eccellenza che può fungere da accademia per le imprese ciociare“.

Vocazione mondiale

ABB Sace di Frosinone è uno stabilimento fortemente ingegnerizzato. Quasi tutta la sua produzione va all’estero: la quota export è pari all’85%. Incorpora già alcuni degli strumenti e delle tecnologie più avanzate: la big data analysis, i robot collaborativi, la stampa 3D, la realtà aumentata.

Concepito come incubatore di innovazione e sistema produttivo che evolve nel tempo di pari passo con le tecnologie emergent, il sito produttivo di Frosinone oggi lavora su tre turni con alcuni reparti a ciclo continuo.