Un colpo al cerchio ed uno alla botte: Fazzone tenta di comporre i cocci

Un colpo al cerchio ed uno alla botte: un cartellino giallo per Antonello Iannarilli ed uno ai ragazzini di Pasquale Ciacciarelli, prima di sospendere la partita e riprendere il pallone annunciando che il secondo tempo si giocherà a Roma. Il senatore Claudio Fazzone ha messo le cose in chiaro con i colonnelli di Forza Italia schierati nella sede provinciale di Frosinone del Partito: il Coordinatore Regionale nel Lazio è lui ed intende esercitare fino in fondo il suo ruolo.

A spedirlo a Frosinone è stato il cerchio magico che da Roma gestisce Forza Italia per conto di Silvio Berlusconi: ha ordinato ai boss regionali di scendere in campo e riprendere in mano le redini del Partito dovunque ci siano spaccature. Perchè le proiezioni in tutto il Paese dicono che il consenso per la creatura di Silvio è sceso sotto al 10%: non è più tempo di litigare e generare polemiche, nemmeno nelle province più sperdute dell’impero. I voti servono tutti, pure quelli di Frosinone.

E di veleni da bonificare a Frosinone ce ne sono a volontà. Scontri personali (leggi qui le spaccature) e politici (leggi qui la situazione politica trovata a Frosinone da Fazzone). Polemiche che allontanano gli elettori, li spingono tra le braccia di Renzi e del Cinque Stelle: un’emorragia che Fazzone non può permettersi se vuole centrare il seggio a Montecitorio quando si voterà con l’Italicum.

Gli incendi si sono accesi fino alle ore immediatamente precedenti l’arrivo del Coordinatore Regionale: l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli ha detto che non sarebbe andato ad una riunione convocata in una sede che non riconosce perchè è l’ufficio del consigliere regionale Mario Abbruzzese e non è territorio neutro; la vice coordinatrice dimissionaria Alessia Savo ha annunciato che non avrebbe partecipato perchè ormai «Siamo a Farsa Italia» (leggi qui le ultime polemiche).

Il vero colpo di teatro è l’assenza di Mario Abbruzzese: come a voler dire ‘Se sono io il problema, vi tolgo ogni pretesto: non vengo così siete liberi di dire tutto quello che volete’. Presenti tutti gli altri, compresi Silvio Ferraguti e Adriano Piacentini dopo che la riunione di venerdì sera aveva chiarito le posizioni.

Il primo diktat  cerchiobottista di Fazzone è stato: basta polemiche sui giornali, va bene il confronto politico, anche acceso, ma il reciproco delegittimarsi no. Ha annunciato che da ora ci sarà un primo richiamo, poi una diffida e per chi continuerà ad insultare i colleghi di Partito scatterà l’espulsione. Un primo cartellino giallo – ha detto in sostanza – è già scattato per Antonello Iannarilli ma anche per i baby del movimento giovanile che fanno riferimento al Coordinatore Pasquale Ciacciarelli.

E poi. Fazzone ha ribadito che la sede provinciale di Forza Italia è quella in via Aldo Moro 199 a Frosinone quindi non è giustificato Iannarilli se non partecipa alle riunioni (colpo a Iannarilli). Ma il dibattito avviato ora a Frosinone proseguirà a Roma per un ultimo tentativo di mediazione in territorio neutro con l’ex presidente della Provincia e con Alessia Savo (colpo a Ciacciarelli).

La posizione di Pasquale Ciacciarelli non è in discussione: «L’ho nominato io coordinatore a Frosinone (colpo a Iannarilli) e mi aspetto equilibrio (colpo a Ciacciarelli)».

Il primo intervento è stato del consigliere comunale Tomaselli di Isola del Liri: ha invocato il congresso, affinchè dia una direzione politica chiara, ha contestato il governo dell’amministrazione provinciale di Frosinone insieme al Pd, la mancanza di una vera opposizione ad Acea, le tattiche adottate per il governo dei Consorzi Industriali.

Ha replicato il presidente del Consiglio Provinciale Danilo Magliocchetti: «Non dobbiamo cadere nella trappola dei personalismi, non dobbiamo pensare che il dibattito sia ‘uno contro l’altro’. Dobbiamo avere la lucidità di analizzare i fatti politici: le Province di una volta non esistono più, oggi non c’è una maggioranza ed un’opposizione bensì una sorta di consiglio d’amministrazione del quale Forza Italia fa parte: non in virtù di una scelta compiuta da pochi ma perchè il Coordinamento Provinciale ha deciso questa linea politica ed il Coordinamento Regionale ne era stato informato e l’ha avvallata. Se le cose non stanno così, Fazzone è presente e può smentirmi». La posizione di Forza Italia contro Acea: «Fino ad oggi mancava l’approvazione del Piano d’Ambito, adesso che è stato approvato possiamo mettere in campo l’iter per rescindere il contratto. E Nicola Ottaviani sta avviando l’iter».

Ma tra i presenti c’è chi ha le idee ben chiare sulle cause della situazione attuale: «Qui c’è stata un’intera classe dirigente azzerata dal comportamento di Antonello Iannarilli – ha tuonato l’assessore provinciale Vittorio Di Carlo – avevamo un Centrodestra compatto, che vinceva e governava: abbiamo mandato tutto all’aria quando non abbiamo rispettato la volontà degli elettori che ci avevano affidato il governo della Provincia di Frosinone togliendolo al Centrosinistra. Antonello Iannarilli ha distrutto tutto abbandonando la Provincia per candidarsi in Regione».

Silvio Ferraguti ha reclamato più collegialità ed un maggiore coinvolgimento. Mentre Adriano Piacentini ha compiuto un’analisi della situazione ed ha concluso dicendo che «Non è il tempo di discutere ma di andare avanti insieme compatti». L’intesa tra il gruppo di Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese se non è cosa fatta è dietro l’angolo.

Si riprende a Roma.