Un Commissario alla Asl per il dopo Isabelita

Un commissario alla guida della Asl di Frosinone per il dopo Isabella Mastrobuono. E’ l’ipotesi sulla quale si sta ragionando a Roma tra la ‘cabina di regia’ per il rientro dal deficit sanitario e la stanza del governatore Nicola Zingaretti. Venerdì il fascicolo potrebbe arrivare in giunta ed essere esaminato. Il commissario non sarebbe né l’ex direttore generale della Asl di Latina Renato Sponzilli, né il direttore sanitario della Asl dei Castelli Narciso Mostarda. Sarebbe un manager romano, investito dei poteri di commissario.

La strada del commissariamento fa gioco a tutti in questo momento. Per un motivo in particolare: nei prossimi giorni Isabella Mastrobuono presenterà il suo ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio di fronte al quale impugnerà la valutazione che le è stata fatta dall’Organismo Indipendente chiamato a giudicare l’operato di tutti i direttori generali delle Asl nel Lazio. Facendo cadere quell’atto, verrebbe giù tutto ciò che è stato costruito su di esso: la mancata conferma dell’incarico di manager a Frosinone, la revoca del contratto da direttore generale.  Se passasse questa linea, la Regione Lazio si troverebbe nella imbarazzante situazione di avere due direttori generali a Frosinone: Isabella Mastrobuono e quello nel frattempo nominato al suo posto, uno solo rimarrebbe in carica ma entrambi prenderebbero lo stipendio. Meglio allora un Commissario con cui governare l’emergenza e trasformarlo poi in Dg una volta definita la situazione.

Lo studio legale che assiste l’ex direttrice metterà in campo una strategia d’attacco su più fronti e calibrata su più tempi. La prima parte sarà una sorta di blitzkrieg, una guerra lampo. Punterà ad ottenere la sospensiva degli atti per entrare poi nel merito con più calma. All’atto pratico: congelamento del voto negativo, rientro a Frosinone, attesa del giudizio di merito. Verrà poi tentato di dimostrare che la bocciatura, la revoca ed il licenziamento, sono stati un atto politico e non dovuto ad incompetenza o incapacità della professoressa (vedi qui il precedente con i dettagli della strategia legale) : verrà prodotta anche una ricca rassegna stampa con articoli di giornale e lanci d’agenzia nei quali Nicola Zingaretti dice che Isabella Mastrobuono sta lavorando in maniera eccellente e per questo la promuove alla guida dello Spallanzani.

A proposito dello Spallanzani, non si vede ancora traccia del famigerato decreto che dallo scorso luglio avrebbe dovuto creare la poltrona da Direttore Generale apposta per lei. Ma anche questo sta diventando un caso. Infatti è dal 24 giugno che, come riferisce quotidianosanità.it

 l’ipotesi di accorpamento tra Ifo e Spallanzani “è di fatto sospesa poiché in questo momento il quadro normativo nazionale non consente l’unificazione. Si tratta, infatti, di due strutture specializzate che non rappresentano una sede universitaria”. Il processo di integrazione “prosegue comunque sotto il profilo amministrativo con un monitoraggio costante da parte della Regione. Esso risponde alla necessità di garantire una sostenibilità economica”. Anche perché “l’Ifo ha chiuso con un disavanzo di 54 milioni su poco più di 160, mentre lo Spallanzani con un buco da 20 milioni su circa 100”. E’ lo scenario tracciato dal subcommissario alla Sanità del Lazio, Giovanni Bissoni

 

Inoltre, varie indiscrezioni romane riferiscono che nessuno abbia fatto salti di gioia all’annuncio che Isabella Mastrobuono sarebbe andata a governare lo Spallanzani: istituto d’eccellenza di portata europea, il primo a curare un caso di Ebola nell’intero continente. E la storia secondo la quale invece stavano ai balconi, con i binocoli, ad aspettare che lei arrivasse, per ricomporre lo ‘storico’ binomio con il professor Giuseppe Ippolito (direttore scientifico del Lazzaro Spallanzani, scienziato di chiara fama, infettivologo tra i più stimati in assoluto, un’autorità nel suo campo) poiché i due erano gli allievi prediletti dell’ex ministro della Sanità Elio Guzzanti ? Dalla Capitale bollano come ‘roba da mitomani‘ l’espressione ‘storico binomio’ al pari di presunte fratellanze nel nome del professor Guzzanti. Ed annotano: fino ad oggi, dallo Spallanzani nessuno ha mosso un dito per sollecitare l’arrivo dell’illustre collega da Frosinone.

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