Un ‘Consiglio straordinario’: per risolvere nulla ma riempire le chat

La panacea delle opposizioni di Enzo Salera si chiama 'Consiglio Comunale Straordinario'. Dopo quello sulla Sanità ora se ne invoca uno che metta rimedio alle scalmane della movida. A metà fra senso civico e passerella.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Una ricetta per guarire ogni male di Cassino. L’opposizione sembra averla e si chiama: consiglio comunale straordinario. In principio è stato richiesto per fronteggiare le criticità dell’ospedale Santa Scolastica quando aveva annunciato lo stop agli interventi chirurgici per mancanza di anestesisti.

Quel Consiglio straordinario si è tenuto. Ma è servito a nulla. La soluzione che nei giorni scorsi ha consentito la ripresa delle operazioni è stata il risultato di un lungo lavoro diplomatico.

Infatti, finora gli anestesisti erano stati garantiti dalla Regione Campania grazie ad una convenzione, interrotta nei mesi scorsi. Ad accendere un nuovo canale di dialogo con la Regione Campania è stato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato pressato in continuazione dal presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini. Non è bastato.

Gli atti concreti

PATRIZIA MAGRINI IN CONSIGLIO COMUNALE

È stato necessario scomodare direttamente il Governatore Nicola Zingaretti. Parallelamente si è lavorato con la giunta campana di Vincenzo De Luca per riattivare la convenzione con la Campania.

Grazie a questi atti concreti il manager Asl Patrizia Magrini è potuto andare in Consiglio comunale a Cassino lo scorso 27 luglio ed annunciare che i problemi erano risolti. Tant’è che il 28 luglio il Direttore Sanitario del Santa Scolastica Mario Fabi con la lettera protocollata al numero 65931 ha potuto annunciare la ripresa dell’attività operatoria. (leggi qui Magrini lucida: fa la pompiera ed enuncia le soluzioni per l’ospedale).

A nulla o quasi sono invece servite le passerelle dei politici all’interno del nosocomio, se l’obiettivo era quello di potenziare il Santa Scolastica. Hanno dato maggiore visibilità e forza: tanto alla maggioranza quanto all’opposizione consiliare, ciascuno per il proprio ruolo.

Appare quindi evidente con il senno di poi un dato. Che l’ospedale è stato più un mezzo che il fine di una battaglia per il “bene comune”.

Galeotto fu un teppista notturno

L’AUTO SOTTO I PORTICI

E adesso si ricomincia. Dopo che lo scorso weekend una Mercedes Classe A ha attraversato i portici durante la notte, l’opposizione è tornata a chiedere un Consiglio comunale straordinario ed aperto.

Se l’altra volta era richiesta la presenza dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato questa volta si chiede che in Aula ci sia anche il prefetto.

L’ordine del giorno porta la firma di cinque consiglieri: Massimiliano Mignanelli, Salvatore Fontana, Giuseppe Golini Petrarcone, Mario Abbruzzese e Franco Evangelista. Sono sufficienti in quanto rappresentano un quinto dell’assise.

Il documento è circolato sulla chat dei “magnifici sei” nella giornata di domenica. Tuttavia ad oggi della richiesta non c’è ancora traccia in Comune.

Richiesta in chat e lettera al vetriolo

Mario Abbruzzese

«Al mio ufficio di presidenza non c’è nessuna richiesta di Consiglio». Lo dice il presidente Barbara Di Rollo. Dunque l’assise non può essere calendarizzata perché al momento esiste solo sulla chat. Così come sulla sanità, anche in tema di sicurezza l’opposizione mette il sindaco nel mirino.

E dice: «Fino a questo momento l’amministrazione comunale non ha predisposto provvedimenti e programmi incisivi riguardo al tema della sicurezza. E i recenti episodi accaduti in Piazza Labriola, dove un uomo al volante di un’auto ha percorso la zona pedonale sotto i portici devastando quello che gli si parava di fronte, sono testimonianza. Testimonianza di quanto sia necessaria un’azione decisa e risoluta che tenga conto delle principali criticità della città di Cassino».

«Il sindaco Salera – rincara Abbruzzese – è stato preso in giro. Voleva pedonalizzare il corso della Repubblica e invece sì e trovato le macchine in piazza Labriola! Caro sindaco è venuto il momento di smetterla di girare per fare inaugurazioni. E di iniziare a lavorare, portiamo urgentemente questo tema in consiglio comunale. Non c’è nulla di più importante della sicurezza dei nostri figli di cui parlare».

Mario scatenato: due richieste due

Mario Abbruzzese
Mario Abbruzzese

Passano 24 ore e sulla chat Mario Abbruzzese fa circolare la richiesta di un altro Consiglio comunale. Sono sempre i soliti cinque a firmarlo. Ormai Bevilacqua sulla chat dei “magnifici sei” legge solamente e non interviene mai. Ma poi in solitudine Mario Abbruzzese lo rilancia sulla sua pagina facebook, e scompaiono le firme degli altri consiglieri.

Al netto del “mistero”. E del Consiglio che anche in questo caso esiste solo sulla piazza virtuale. Il consigliere comunale in sostanza dice: «Incontrollate le lamentele relative alla soppressione del reparto di gastroenterologia. E senza riscontro sono rimaste le garanzie date dal Sindaco durante il Consiglio Comunale del 27 luglio. Si tratta di una situazione inaccettabile, dinanzi alla quale sono necessarie una risposta immediata e un’azione concreta».

Commissione d’inchiesta, subito

«E’ per questo che con urgenza e fermezza chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle condizioni del Santa Scolastica. Signor Sindaco, siamo all’ultimo appello. Le chiediamo un atteggiamento diverso da quello da lei assunto due mesi fa, quando, dinanzi alla carenza di anestesisti all’interno dell’Ospedale di Cassino, ha finto di non vedere. Le chiediamo di non commettere gli stessi errori e di convocare un consiglio comunale straordinario».

Un “Consiglio straordinario” è insomma diventata la ricetta dell’opposizione per guarire tutti i mali. Anche se in realtà fortificano, e neanche sempre, solo le pagine social dei consiglieri. Non gli organici della polizia e quelli del Santa Scolastica che hanno bisogno di fatti concreti, più che delle chiacchiere in Consiglio.

E i fatti concreti ha l’onore e l’onere di metterli in pratica il sindaco Salera. In maniera compiuta così come nel caso degli anestesisti.

La solitudine di Mario

CARLO MARIA D’ALESSANDRO E BENEDETTO LEONE

P. S. Per gli amanti del genere si segnalano due cose. Che ai due post FB di Abbruzzese in cui boccia il sindaco sulla sicurezza (domenica) e chiede un Consiglio sulla sanità (oggi), quasi nessun consigliere e assessore dell’amministrazione D’Alessandro ha lasciato un like.

A riprova del fatto che i civici provano in tutti i modi a smarcarsi da Abbruzzese, anche quando il nemico è comune. Cioè l’amministrazione Salera. (leggi qui Un centro destra Mario-Free. Il menu di Ferragosto è in tavola ma senza Abbruzzese)

Ma la loro impresa di tagliare il cordone ombelicale appare tutt’altro che facile. Perché Mario non intende arretrare neanche un centimetro. Anzi, raddoppia!

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