Un Matarazzo per la Lega ed isolare Forza Italia

Le manovre della Lega per conquistare le leadership del centrodestra nel Golfo. Colpo Matarazzo a Gaeta. L'ex sindaco sale sul Carroccio. Ed inizia a prendere le misure al 'dopo Mitrano'

C’è una sottile strategia di Claudio Durigon dietro le silenziose manovre in atto da alcune settimane nella politica del Golfo. L’obiettivo è quello di acquisire, un passo alla volta, la leadership dell’intero centrodestra nel sud Pontino.

Si spiegano così le operazioni in corso. A Formia con il patto trasversale coi determinanti civici di Maurizio Costa ed i Dem del 4 volte sindaco Sandro Bartolomeo, tenendo fuori Forza Italia e FdI. (leggi qui). Ed ora anche a Gaeta dove il sottosegretario papà di Quota 100 ha iniziato a scavare il terreno sotto ai piedi del sindaco di Forza Italia Cosimino Mitrano.

Un Matarazzo per la Lega

Giuseppe Matarazzo

L’avvocato Giuseppe Matarazzo è stato sindaco e presidente del Consiglio Comunale di Gaeta. Con la fine della parabola dell’Udc ha iniziato una lunghissima traversata nel deserto della politica di centro. Senza trovare riferimenti. La recente svolta centrista del carroccio ha cambiato l’orizzonte. E Matarazzo potrebbe avere trovato la sua oasi. Ha aderito con la benedizione del coordinatore regionale Durigon.

L’avvocato che ha il suo studio nel palazzo dello storico cinema Ariston è la testa d’ariete con la quale la Lega punta a piantare le tende nello scenario politico di Gaeta.

L’operazione avviene ad un anno esatto dalle elezioni amministrative che sanciranno il “dopo Mitrano”.

A condurla è stato il capogruppo consiliare del Partito nella vicina Formia. Antonio Di Rocco. Ha agito con il mandato del commissario provinciale Gianfranco Rufa che gli ha fornito la delega di responsabile agli Enti Locali. Di Rocco ha capito subito che l’avvocato Matarazzo era l’uomo giusto per fare da catalizzatore con cui aggregare l’attuale nucleo leghista con la gran parte dell’Udc pontino rimasto senza riferimenti alla morte del senatore Michele Forte. Molti dei quadri si erano accasati sul Carroccio. Mancava l’elemento capace di amalgamare. E metterci anche la necessaria esprienza amministrativa oltre che politica.

Approccio difficile

L’avvocato Matarazzo

I primi abboccamenti non sono stati felici. Tutt’altro. La Lega antieuropeista ed anti immigrazione all’avvocato cattolico e democristiano Matarazzo provocava l’orticaria

Antonio Di Rocco è tornato alla carica un mese fa dopo le dichiarazioni europeiste e la conversione del capitano lungo la strada del centro. Per raggiungere Gaeta da Formia bastano, traffico permettendo, poco meno di dieci minuti e Di Rocco nello studio legale di Matarazzo è rimasto ancora di meno. Il tempo di dire: “Guarda Peppe che qui ha un’autostrada davanti”.

Poi la telefonata con Claudio Durigon. Il quale gli ha confermato che la Lega a Gaeta non ha ancora iniziato a fare politica ed ha soltanto ampi ed indiscutibili margini di miglioramento.

Al momento è un Partito che organizzativamente non esiste. Un tentativo di radicamento sul territorio l’aveva fatto subito dopo l’elezione alla Pisana il consigliere regionale Angelo Tripodi. Con l’allora coordinatore provinciale Matteo Adinolfi avevano affidato nel gennaio 2019 la guida del Carroccio “made in Gaeta” all’ex assessore alla Polizia Locale (silurato da Cosimino Mitrano) Italo Taglialatela. E soprattutto a Vittorio Ciaramaglia lo storico dirigente locale di Forza Nuova (“è il mio trapassato remoto”- ha sempre tenuto a chiarire). Era stato affiancato da Miriam Zottola in qualità di vice e da Tommaso Di Nitto con il ruolo di responsabile locale dell’organizzazione. 

Angelo Tripodi (Foto: Imagoeconomica, Stefano Carofei)

Ma questo coordinamento leghista, a trazione Alleanza Nazionale, non è mai decollato ed il coinvolgimento lo scorso anno di Ciaramaglia in un pauroso incidente di moto hanno bloccato di fatto l’azione della Lega.

Il caso dell’ex stazione

Giuseppe Matarazzo il suo appoggio agli ex Udc saliti sul Carroccio lo aveva dato già nei mesi scorsi. Lo ha fatto in occasione della regolarissima vendita del piazzale dell’ex stazione ferroviaria fatta dal Consorzio Industriale del Sud Pontino ad una neonata società immobiliare. Possibile che il  comune di Gaeta non sapesse nulla? Possibile che non abbia potuto far valere il suo diritto di prelazione? E possibile che l’affare lo abbia realizzato una neonata società?

A fare le pulci a Cosimino Mitrano è stato l’ex capogruppo dell’Udc firmatario di diverse richieste di accesso agli atti. Gli stessi utilizzati dai superstiti consiglieri di minoranza Franco De Angelis ed Emiliano Scinicariello per chiedere l’intervento del Consiglio comunale e della Guardia di Finanza del gruppo di Formia.

Il modello Formia?

Cosmo Mitrano

Il ritorno in campo di Matarazzo qualche preoccupazione l’ha creata nello stato maggiore di Forza Italia e del sindaco Mitrano.

Il primo rischio è che possa fare scouting all’interno della maggioranza consiliare Forza Italia-Pd dove non mancano gli scontenti: il neo consigliere di Fratelli d’Italia Marco Vista o lo stesso consigliere provinciale azzurro Luigi Coscione

Per ora Matarazzo sta monitorando la situazione elettorale di Formia. Lì è in fase di decollo un progetto trasversale che abbraccia Lega, Udc, Ripartiamo con Voi e pezzi del Pd. È un modello riproponibile anche a Gaeta tra un anno? Un fatto è sicuro: Matarazzo vanta importanti e collaudate amicizie con articolazioni significative del centro sinistra e del Pd che sono da anni sull’Aventino, non hanno mai creduto nella bontà dell’alleanza politica tra i Dem Moscardelliani e Forza Italia del senatore Fazzone.

Movimenti a sinistra

Intanto quel che resta della minoranza  consiliare tenta di organizzarsi. È il caso del consigliere Franco De Angelis che ha aderito a Demos, il Partito guidato dal segretario nazionale Paolo Ciani, consigliere regionale del Lazio e candidato sindaco di Roma.

Massimo Magliozzi

De Angelis ha detto sì all’attività di reclutamento avviata sul territorio pontino da Ruben Di Stefano, Tesoriere nazionale di Demos. L’ha fatto con un pizzico di amarezza dopo aver appoggiato nel 2017 lo schieramento in cui era candidato a sindaco l’ex primo cittadino Massimo Magliozzi. Che da poco più di un mese è neo assessore alla portualità di Cosimino Mitrano.

Credo sia necessario tornare a definire in modo più netto la mia posizione – ha osservato De Angelis – Lavorerò per la nascita di un vero e proprio coordinamento locale di Democrazia Solidale anche a Gaeta ma non posso far altro che condividere la posizione e le idee di questa nuova forza politica, rispecchiandomi, tra l’altro, nel loro intento di sostenere candidati e coalizioni di centro sinistra alle prossime elezioni”.