Un nuovo equipaggio per la rinascita dei tre porti laziali

Una nuova divisione degli incarichi di governo per l'ente che gestisce i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Ed una partnership fra Autorità Portuale e Cassa Depositi e Prestiti.

Una nave affronta il mare, anche quello in tempesta. E ne esce indenne se tutto l’equipaggio è ai posti assegnati. Avrà pensato questo il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’avvocato Francesco Maria di Majo. In questi giorni ha ristrutturato la governance dell’ente che ha giurisdizione sui tre principali porti del Lazio: Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

Il presidente insegue la sua conferma, prevista entro il mese di novembre. E in quest’ottica ha rafforzato gli ormeggi della struttura di governo.

Nelle settimane scorse è uscita dai vertici dirigenziali la segretaria generale Roberta Macii. Ha rinunciato a prenderne il posto Lucio Pavone dirigente dell’area Affari generali e coordinatore delle filiali di Fiumicino e Gaeta. La scorsa settimana il Comitato di Gestione ha designato all’unanimità il nuovo Segretario Generale facente funzioni nella persona di Massimo Soriani.

Ha diretto la sede di Gaeta per tanti anni. Lasciando un ottimo ricordo del suo operato.

Ad ogni vascello il suo capitano

Massimo Soriani

Massimo Soriani era per certi versi obbligato a rivestire questo ruolo. Per la sua anzianità. E per il fatto di aver ricoperto per sei anni la mansione di segretario generale presso l’Autorità portuale di Brindisi.

La nomina rientra nella visione della divisione degli incarichi per una migliore collegialità dell’ente, sempre predicata dal presidente Francesco Maria di Majo. Che la settimana scorsa ha riunito nella sede di Molo Vespucci a Civitavecchia i tre dirigenti dell’ex Autorità portuale.

Per prima cosa ha provveduto, simbolicamente, a ringraziare l’ex Segretaria generale Roberta Macii, con la quale la differenza di vedute era diventata lampante. La Segretaria è tornata a lavorare presso l’autorità portuale di Piombino di cui è dirigente. (Leggi qui Autorità portuale, salgono le quotazioni di Lucio Pavone).

Poi ha annunciato che tutte le deleghe lasciate dalla Macii ora saranno distribuite in maniera sinergica. Salvaguardando le periferie ed il decentramento portuale del Lazio. È così che Soriani, oltre a svolgere l’incarico di segretario, continuerà ad occuparsi di trasparenza e di anti corruzione. Maurizio Marini si occuperà  dell’area tecnica e dell’ufficio gare. Mentre al gaetano Lucio Pavone sono state consegnate le chiavi della cassaforte dei porti del Lazio.

A Pavone la cassa dei porti

LUCIO PAVONE

Lucio Pavone ha avuto l’interim della ripartizione finanziaria. Interim che aveva avocato a sé la Macii dopo le dimissioni del precedente dirigente Paolo Risso.

Confermata la delega agli “Affari generali” ed al coordinamento dei due porti di Fiumicino e Gaeta. Per Pavone questo passo di lato potrebbe risultare una doppia gratificazione. Potrebbe esserlo in considerazione del ruolo che svolgerà nella gestione di importanti investimenti economici-finanziari. Soprattutto a favore del “Salvo D’Acquisto” di Gaeta. Ma anche un onere in prospettiva dell’approvazione del bilancio di previsione 2021. E della necessità di  far quadrare i conti dopo i tanti numeri rossi ereditati dalla fase sanitaria del Covid. Sia per la portualità commerciale che per quella passeggeri e turistica.

Basta donne sole al comando

Roberta Macii con il presidente Di Majo

Al presidente di Majo la  logica dell’uomo solo al comando non è mai piaciuta. Era uno degli elementi di distonia con la dottoressa Macii che invece preferiva un controllo diretto su ciò di cui aveva la responsabilità.

Certo la buonuscita alla Macii entro il 30 settembre costerà alle casse dell’ente 50mila euro. I revisori dei conti  hanno definito illegittima la transazione. Tuttavia un primo disco verde per questa riorganizzazione dirigenziale è arrivato dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale.

Sono evaporate all’improvviso tutte quelle perplessità che molti componenti del ‘board’ dell’AdSP avevano esternato. Non li convinceva la risoluzione consensuale del contratto di lavoro con l’ormai ex segretaria generale. Al punto da chiedere l’intervento degli organi di controllo del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli.

Intervento che c’è stato. Ma nulla è stato rilevato.

Approdo turistico: nessun reato

Panoramica del Porto di Civitavecchia

Come non rileva anche un altro caso, di natura giudiziaria. Il primo settembreil sostituto procuratore della Repubblica di Civitavecchia Alessandro Gentile ha chiesto al Gip del Tribunale la chiusura del procedimento a carico del dottor Di Majo

Un fascicolo a causa del quale il presidente dell’AsSP era indagato a vario titolo. Aveva subito finanche una clamorosa perquisizione domiciliare da parte della Guardia di Finanza. Indagato con le pesanti ipotesi di reato di abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e calunnia.

L’inquirente ha chiesto per il massimo dirigente dei porti del Lazio il non luogo a procedere. La notizia di reato è infondata e non vi sono elementi da sostenere in un eventuale in giudizio. Questo relativamente alle presunte e diverse anomalie per lo svolgimento di una procedura. Cioè per “l’affidamento della concessione per la realizzazione e gestione di un approdo turistico all’interno del porto di Civitavecchia“.

CdP partner, con pubblico e privato

CASSA DEPOSITI E PRESTITI FOTO © CARLO CARINO / IMAGOECONOMICA

Nel suo intervento a Molo Vespucci, l’altro giorno il presidente Di Majo ha bypassato l’argomento.

Ha preferito parlare di investimenti che interesseranno anche il porto di Gaeta. Grazie ad un partner di grande peso: Cassa Depositi e Prestiti ha firmato un protocollo d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Servirà per favorire e accelerare la realizzazione di infrastrutture di sviluppo delle aree portuali.

Cdp supporterà l’AdSP del Mar Tirreno Centrale fornendo attività di consulenza tecnico-amministrativa. Lo farà per la progettazione, l’esecuzione e lo sviluppo di opere sia con finanziamenti pubblici che con il ricorso al Partenariato Pubblico Privato. Se tra i progetti vi fossero interventi inseriti nel Resilience and Recovery Plan per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, Cdp interverrà. Cioè potrà supportare l’Autorità di Sistema. In cosa? Nell’individuazione e gestione delle modalità di accesso alle risorse europee.

A Gaeta gli interventi riguarderanno il completamento del porto commerciale e la delocalizzazione della cantieristica navale. Di Majo ha commentato. «Si tratta di un’ulteriore, importante spinta in funzione dello sviluppo dei porti del network laziale. Di questo non posso che ringraziare Cassa Depositi e Prestiti. CdP che, con le sue competenze saprà fornirci il necessario supporto. Per tutte le fasi di realizzazione dei principali interventi infrastrutturali dei tre scali».

Gli ha fatto eco Tommaso Sabato, direttore Cdp Infrastrutture e Pubblica Amministrazione. «Con la firma di questo importante accordo con l’AdSP, CdP assisterà l’Autorità nella realizzazione di nuove opere. Opere strategiche per i tre porti del Lazio. Inoltre in un’ottica sostenibile e di integrazione con gli altri porti nazionali. Il tutto con l’obiettivo di valorizzare e riqualificare le aree interessate. E creare uno sviluppo sostenibile dell’hub portuale».

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