
Vicesindaco ed esponente Pd. Che non nasconde le sue riserve sul gruppo dirigente provinciale. Al quale addebita la spaccatura delle scorse Comunali a Ferentino
Venti anni di Partito Democratico e di centrosinistra. E poi la rottura. Che nella scorsa tornata elettorale per le Comunali ha portato alle urne di Ferentino una colazione larga, anzi ultralarga. Guidata dal sindaco Dem di vent’anni prima, Piergianni Fiorletta con all’interno storici elementi Pd ed esponenti civici confluiti dal centrodestra. Mentre il Partito Democratico ufficiale finiva all’opposizione.
Colpa di una sintesi non riuscita. C’è chi giura siano mancati gli uomini capaci di favorire quella fusione: gente come Francesco Scalia o il compianto dottor Giorgio Pompeo. Il risultato è un’amministrazione comunale tanto civica quanto trasversale ed all’opposizione l’area Pd guidata dall’ ex sindaco Antonio Pompeo che paga la rottura avvenuta un anno prima con Fiorletta ed i suoi.

Andrea Pro con i suoi 27 anni è vicesindaco di Ferentino ed è tra i più giovani amministratori nella provincia di Frosinone. Una netta controtendenza in una generazione che viene accusata di disimpegno ed evanescenza degli ideali.
“La politica è impegno. È amore per la propria città – spiega Andrea Pro – nel nome del quale ci si mette a disposizione. Ho sentito questo dovere fin da giovanissimo: già all’interno della scuola. È la mia grande passione ed ha caratterizzato una bella fetta della mia vita. La mia vita politica è iniziato proprio a cavallo della fine dei primi due mandati di Piergianni Fiorletta e l’inizio dei dieci anni di Antonio Pompeo“.
Lei ed il sindaco Piergianni Fiorletta siete tesserati del Partito Democratico, gli unici in un Campo UltraLargo che presenta molti esponenti di destra. Non vi sentite troppo stretti?
“Perché bisognerebbe sentirsi stretti in casa propria? Siamo una coalizione civica non un campo largo, le bandiere politiche le abbiamo lasciate fuori dalla casa comunale e li devono rimanere. Siamo una bella squadra: è vero, ci sono al nostro interno realtà politiche diverse, ma abbiamo tutti in comune un progetto civico da portare avanti per il bene della città”.
Il Partito Democratico di Ferentino è all’opposizione eppuyre lei è un tesserato Pd ed è il vice di un sindaco Pd. Perché?

Il Pd come gruppo cittadino a Ferentino ha perso le elezioni, siede all’opposizione ed il ruolo ruolo del Pd sarà quello di fare opposizione. Le cause sono tutte di natura politica e partono da lontano. Addirittura a quando facevo il Segretario del Pd di ferentino. Non c’è una sola causa, ce n’è più di una e anzi non sono poche. Ma una cosa la vorrei dire, la gestione da parte del gruppo dirigente provinciale sul caso Ferentino ha dimostrato l’assenza di un Segretario politico all’altezza del ruolo. La situazione è stata gestita con leggerezza disarmante e se oggi il Pd ha ottenuto nella nostra città il peggior risultato di sempre dopo 20 anni di governo gran parte della responsabilità è anche sua. Quando la squadra non vince si cambia l’allenatore.
La logica però dice che questa formula sia irripetibile, al punto che lo stesso Fiorletta ha detto dal principio che non avrebbe puntato ad un secondo mandato. Il centrodestra lavora per compattarsi. Potrebbe esserci un riavvicinamento con il gruppo di Antonio Pompeo che di fatto è stato il suo padre politico?
“Ad Antonio va tutta la mia stima da un punto di vista amministrativo. Lo ho criticato molto per scelte di natura politica, avrei gestito alcune situazioni diversamente, non posso criticarlo da un punto di vista amministrativo, non lo abbiamo fatto in campagna elettorale e non lo faremo ora. E non posso che ringraziarlo per quello che mi ha insegnato. Però vale lo stesso discorso fatto poc’anzi: oggi c’è una squadra che ha vinto ed una che ha perso, spetta a noi amministrare ed Antonio con il suo gruppo fare opposizione. È il gioco della democrazia. Al momento è cosi”
Quali sono gli obiettivi ed i programmi di Andrea Pro per Ferentino in questi cinque anni?

Ricreare una partecipazione sociale sulla città, i Partiti hanno perso la loro funzione da anni ormai. Ricucire un tessuto sociale tramite le decine di associazioni che abbiamo sul territorio, far capire ai cittadini che il bene pubblico è di tutti e senza l’aiuto di tutti non possiamo fare molta strada. In un periodo dove i Partiti faticano a stare sui territori abbiamo bisogno di associazioni che amino la propria terra e ne facciano tesoro, ricostruendo questa rete i grandi risultati saranno dietro l’angolo, ma questa sarà la vittoria di una comunità non di un singolo.
Fiorletta ha detto non ad un bis: quale figura vedrebbe bene per la successione?
“Oggi abbiamo un sindaco che sta facendo il suo lavoro nel migliore dei modi 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Per questo è prematuro affrontare questo argomento. Solo un augurio, che il prossimo sindaco ami la propria città come il sindaco in carica.
Il futuro politico di Andrea Pro?
Fare politica come passione. Non serve il ruolo a volte basta esserci, resistere e portare avanti le proprie idee. Sarò sempre a disposizione di ‘Enea’ il mio gruppo che abbiamo creato insieme all’amico Alessandro Rea. Una bella realtà che ha visto anche l’elezione di Federica Mastrangeli che sta facendo anche essa un bellissimo lavoro con la sua delega, e di tutti coloro che purtroppo non sono stati eletti. Il mio futuro però sarà questo: esserci”.