Un punto e cento certezze: il bottino portato via dal Frosinone a Marassi

L'analisi su Genoa-Frosinone dell'acutissimo Alessandro Salines. Per capire tutti i lati di una partita che potrebbe rivelarsi decisiva. La parola chiave è 'coraggio'

Alessandro Salines

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Ci vuole molto coraggio”. Cantano gli Ex Otago, band genovese che racconta le gioie e i dolori dei giovani. Un brano inserito guarda caso nell’album “Marassi” pubblicato poco meno di tre anni fa. E proprio a “Marassi”, lo storico stadio di Genova, il Frosinone ha sfoderato quel  coraggio che ci vuole per  provare ad arrivare fino in fondo nella volata salvezza che si preannuncia vietata ai deboli di cuore. Quattro punti in 2 gare giocate nello stadio intitolato a quel Luigi Ferraris, calciatore-ingegnere caduto in un agguato durante la prima guerra mondiale. Vittoria contro la Sampdoria lo scorso 10 febbraio ed oggi pareggio a reti bianche con il Genoa giocando in dieci dal 34’ del primo tempo a causa dell’espulsione di Cassata.

La parola chiave è ‘coraggio’

Due partite simbolo per i canarini che rafforzano certezze e regalano autostima. Partite giocate con quel coraggio necessario per lottare fino all’ultimo respiro del campionato. Poi se sarà salvezza o meno dipenderà dalla fortuna e dagli episodi. E si potrà rimproverare poco o nulla ai giallazzurri.

Il coraggio è la parola chiave. La password per usare quel linguaggio digitale che oggi la fa da padrone. Senza sarebbe resa incondizionata. Il Frosinone sta dimostrando di averlo. Oggi pomeriggio, dopo un avvio confortante (occasionissima fallita da Pinamonti), il doppio giallo a Cassata avrebbe abbattuto chiunque e invece Ciano e compagni hanno saputo restare in piedi. Dopo l’uscita del centrocampista, la sconfitta sembrava scritta ma non per i canarini che con testa, gambe e cuore hanno respinto tutti gli assalti dei rossoblu e magari nel finale con un po’ più di lucidità avrebbero potuto anche centrare il colpaccio.

Il giusto risarcimento

Il pari col Genoa risarcisce almeno in parte i 2 punti persi nelle gare con Lazio e Roma dove la sfortuna aveva voltato le spalle a Baroni. Un risultato che al di là dei risvolti di classifica è un piccolo premio ad una squadra che con l’avvento del tecnico fiorentino gioca a testa alta contro qualsiasi avversaria ed è sicuramente in credito con la dea bendata.

Non manca comunque qualche rimpianto nel pomeriggio sotto la Lanterna. In parità numerica il Frosinone avrebbe avuto tutte le carte in regola per provare a vincere al cospetto di un’avversaria tutt’altro che imbattibile. La leggerezza di Cassata insomma poteva costare caro e ha tarpato le ali. E a proposito di coraggio, la mezzala ex Sassuolo dovrà trovarlo per cercare di disciplinarsi e di cambiare quel modo di giocare spesso troppo irruento. Le sue qualità sono importanti ma l’eccesso di agonismo a lungo andare potrebbe diventare un forte limite.

Un punto preziosissimo

Lo 0-0 del “Ferraris” non sconquassa la classifica ma consente al Frosinone di recuperare un punticino al Bologna e soprattutto di restare aggrappato al treno-salvezza con l’Empoli sempre a -5. Ora un mini-ciclo che potrebbe rivelarsi decisivo. Domenica il Torino allo “Stirpe”. Poi lo spareggio ad Empoli e il doppio impegno interno contro Spal e Parma. Serviranno punti pesanti. Non basteranno più i complimenti. Ma con il coraggio mostrato a “Marassi” il Frosinone può cambiare passo ed accarezzare il sogno-salvezza. 

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