Una firma e per altri 30 anni sarà Acqua Fiuggi

La firma sull'ultimo documento propedeutico al rinnovo della concessione per l'acqua di Fiuggi. È il presupposto per lo sviluppo dell'intero comprensorio per i prossimi 30 anni. Una svolta storica. Ora la società, risanata nei conti, si prepara ad andare sul mercato. Già manifestazioni di interesse da primari gruppi. Interessati non solo alle acque.

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Non è stato facile come bere un bicchiere d’acqua. Ma alla fine il passo è stato compiuto. Il sindaco Alioska Baccarini ha sottoscritto il verbale di perimetrazione della miniera dell’acqua di Fiuggi: è l’ultimo atto tecnico necessario al rinnovo trentennale della concessione mineraria. È una firma storica. Perché ora la strada per il bando di gara e la privatizzazione degli asset della società “Acqua a Terme Fiuggi Spa” è tutta in discesa.

L’emozione di Baccarini

La spiegazione sta tutta nelle parole pronunciate dal sindaco di Fiuggi dopo avere apposto la firma in calce al documento.

I protagonisti della firma

«Oggi ho sottoscritto il verbale di perimetrazione della miniera. L’ultimo atto tecnico necessario al rinnovo della concessione. Dopo il quale verrà rilasciata al Comune di Fiuggi, per un periodo di 30 anni, la nuova concessione per lo sfruttamento della nostra straordinaria, unica e storica miniera dell’Acqua Fiuggi».

L’accordo è stato firmato alla presenza del responsabile del settore acque minerali della Regione Lazio Luca Tarquini e del direttore della miniera l’ingegner Fernando Flori.

Sotto il profilo della politica industriale del Comune di Fiuggi si è trattato di una tappa fondamentale. Quel documento è il presupposto per le politiche di sviluppo della città per l’intera prossima generazione.

La prospettiva industriale di Fiuggi

La risposta è semplice. Ci sono almeno due grossi progetti industriali che fanno perno sullo sviluppo dell’acqua di Fiuggi. Sono interessati due grossi gruppi. I loro piani sono all’opposto: uno punta sul classico sfruttamento dell’acqua e degli asset delle terme e delle strutture sportive; l’altro punta sullo sviluppo complessivo ed integrato del territorio, coinvolgendo tutte le strutture alberghiere, di ristorazione, di intrattenimento, agganciando la grande opportunità rappresentata da Roma, il turismo di élite, il turismo del benessere. Un’autorevole fonte del mondo finanziario nazionale assicura che uno dei due gruppi abbia chiesto uno studio economico ed industriale ad una delle prime università d’Europa.

Anche per questo il sindaco è veramente soddisfatto per quello che ha sottoscritto: un atto atteso dall’intera comunità e che ora apre scenari rilevanti per il futuro della città. «Infatti questa è questa una giornata storica che ci pone finalmente nella condizione di poter dar vita al bando per “la privatizzazione” della nostra Acqua e Terme Fiuggi S.p.A».

Un passaggio questo al centro del dibattito cittadino da decenni e che ora sembra trovare la strada spianata. Si tratta di una chance di rilancio che può veramente cambiare le sorti della città turistica per eccellenza. La seconda per posti letto dopo Roma nella Regione Lazio.

“Acqua passata non macina più”

L’imbottigliamento dell’acqua di Fiuggi

Spiega il primo cittadino: «È stato un lungo viaggio nel quale in tanti mi hanno accompagnato: i nostri funzionari, la governance della ATF S.p.A e la Regione Lazio, tutti i componenti di essa, politici e tecnici, che hanno preso parte al tavolo di lavoro finalizzato all’Accordo di Programma».

Un sindaco consapevole di trovarsi davanti ad una svolta storica 

«Ora siamo nella condizione di poterci confrontare con il mercato. Lo facciamo partendo da un punto di forza», rimarca un Baccarini entusiasta. «Il rinnovo delle concessioni minerarie arriva dopo tre anni di duro e infaticabile lavoro impiegato per rimettere in ordine i conti di ATF dopo averli ereditati in profondo rosso. Oggi abbiamo un’azienda tornata sana che nei prossimi giorni posizioneremo sul mercato, alla ricerca di partner degni di “unirsi in matrimonio”, con la storia, la tradizione e l’orgoglio della nostra Fiuggi>». (Leggi qui Fiuggi, slitta a luglio la vendita: “Nessun caso Pernigotti bis”).

Se riparte Fiuggi c’è un intero indotto pronto di nuovo a ripartire. Occupazione compresa. Ma tutto questo ora è subordinato ad un elemento primario. Che al bando di gara risponda un partner che crede nell’Acqua Fiuggi. Nel suo rilancio, nel suo brand e nel suo sviluppo

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