Una meteora diventata la stella più brillante della galassia Serie B

La capolista Frosinone non mostra segni di cedimento ed anzi allunga sulle inseguitrici Genoa e Reggina. Impressionante la continuità di risultati rispetto alle rivali. Smentiti quanti pronosticavano un calo e addirittura uno stop. L’organizzazione di gioco sta facendo la differenza e Grosso riesce a non far rimpiangere gli assenti

Alessandro Salines

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Una partita di meno, una settimana trascorsa, gennaio ormai al tramonto ma la costante è sempre la stessa: il Frosinone continua a vincere, blinda il primato, non mostra segni di cedimento e soprattutto è sempre più padrone del suo destino. La formazione di Grosso infatti ha sfruttato al massimo le frenate di Genoa e Reggina, incrementando il vantaggio sul secondo (+8) e terzo posto (+9). Nella Serie B è entrata come una meteora: ne è diventata la galassia più brillante.

Il successo contro il Benevento è stato frutto di una partita non spettacolare ma giocata con giudizio ed un’organizzazione di gioco a dir poco efficace. Come una vera e propria capolista. Una prova solida, da squadra con la difesa d’acciaio e la panchina ancora una volta decisiva (13° gol ed altrettanti punti conquistati). La vittoria di domenica dunque rafforza se ce ne fosse ancora bisogna le ambizioni-promozione del Frosinone.  (Leggi qui: Borrelli sfonda il bunker Benevento: il Frosinone se ne va).

Una continuità straordinaria

Il Frosinone sceso in campo contro il Benevento (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Rispetto alle rivali il Frosinone sta dimostrando una regolarità eccezionale. Sono 4 le vittorie di fila (15 totali) ed ha 3 punti in più dell’andata. Un crescendo rossiniano. In casa è addirittura imbattuta ed ha vinto 9 gare su 11 con 29 punti (record del torneo). Una meteora (come in molti l’avevano additata) che è diventata la stella più brillante della galassia Serie B.

E’ rimasto deluso chi aveva pronosticato lo stop del Frosinone. “Prima o poi si fermerà”, era il commento caustico di diversi osservatori. Ed invece la truppa di Grosso marcia a tappe forzate. Il Genoa, secondo, ad esempio ha interrotto la striscia di successi (4) con un pareggio. Peggio ancora la Reggina con 2 sconfitte ed 1 vittoria nelle ultime 3. Ad oggi sembra difficile dunque tenere il passo del Frosinone anche se il campionato è ancora lungo.

L’organizzazione fa la differenza

L’attaccante Garritano

La forza del Frosinone è sottolineata dal fatto che continua a vincere malgrado le assenze. Contro il Benevento era fuori il bomber Mulattieri oltre a Boloca e Kone (solo in panchina). Mentre Sampirisi e Garritano erano a mezzo servizio. In precedenza Grosso è stato privo di Lucioni, Mazzitelli, Oyono e Caso. Ma i giallazzurri non hanno mai mollato un centimetro.

Oltre alla profondità della rosa, l’organizzazione e l’identità hanno fatto la differenza. E’ una squadra che non si snatura mai anche quando non riesce ad esprimere al massimo le sue qualità. Il lavoro quotidiano di Grosso è stato esemplare sia sotto l’aspetto tattico che psicologico.

L’arma migliore è sempre la difesa

Il portiere Turati (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

Il dodicesimo clean sheet stagionale di Turati in 22 gare (il 54,5 per cento) conferma come la fase difensiva sia diventata di settimana in settimana il vero punto di forza del Frosinone. Un fattore indispensabile per puntare alla vittoria finale di un campionato. Solo 13 i gol subiti, migliore retroguardia della Serie B. Addirittura appena 3 le reti incassate in 11 partite disputate tra le mura amiche.  

Un pacchetto arretrato che ora ha ritrovato un “califfo” come Lucioni ed in panchina può permettersi di tenere un centrale di spessore come Szyminski che sarebbe titolare in tante squadre. Un reparto affidabile con le certezze Sampirisi, Ravanelli e Cotali ed i giovani Oyono, Monterisi, Kalaj e Frabotta che si fanno trovare sempre pronti.

Ed ora occhio al calendario

Edoardo Gorini, tecnico del Cittadella una delle prossim avversarie del Frosinone

Le prossime 2 giornate potrebbero dare ulteriore slancio alla fuga del Frosinone. La squadra di Grosso infatti avrà 2 impegni sulla carta non proibitivi: sabato 4 febbraio alle 16.15 a Como in casa dell’ex Moreno Longo e la settimana dopo allo “Stirpe” contro il Cittadella. Due partite ovviamente da non sottovalutare ma ipotizzare il bottino pieno non è così azzardato.  

Al contrario le inseguitrici avranno gare sicuramente più difficili. Il Genoa sarà di scena a Parma e poi ospiterà il Palermo. Per la Reggina invece trasferta a Palermo e gara interna col Pisa. Avversarie di alto livello che potrebbero fare un favore al Frosinone.

Una meteora diventata la stella più bella.      

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