Una piazza web, due sfide ed un sampietrino per Zingaretti

Presentata la nuova piazza virtuale per riconquistare alla politica il popolo del web. Zingaretti inaugura il suo comitato nazionale. E Borgomeo gli regala un sampietrino Green "perché la piazza grande è fatta di tanti selci"

Una piazza e due sfide. La piazza è quella virtuale che da oggi si affianca a Piazza Grande: i luoghi d’Italia nei quali Nicola Zingaretti sta riportando il dibattito politico, con le tappe della sua lunga marcia verso la Segreteria Nazionale del Partito Democratico. Si chiama Piazzaweb social ed è una piattaforma web con la quale «combattere la propaganda che nasconde il Paese reale, alimenta l’intolleranza e l’odio verso tutto e tutti». La prima delle due sfide invece è quella che il Governatore del Lazio ha lanciato a Matteo Salvini ed al suo decreto Sicurezza. La seconda è quella interna al Pd: sono cominciate le votazioni nei circoli che culmineranno con le Primarie del 3 marzo.

Diecimila militanti digitali

Nicola Zingaretti allarga la base. Va a cercare anche sul web i ragazzi che sono fuggiti dall’impegno e dalle responsabilità. Li va a cercare per dirgli che il loro voto conta ed è importante. Altrimenti accade come nel Regno Unito dove la generazione dei genitori e dei nonni ha deciso per la Brexit perché loro erano distratti.

Piazzaweb social è una ‘piattaforma’ «democratica, non come Rousseau del M5S». Che «poggia su quasi 500 comitati di mobilitazione impegnati per il congresso ma anche nell’indicare all’Italia che c’è un’altra strada possibile, diversa dalle macerie che il governo giallo-verde sta lasciando».

Nicola Zingaretti ha annunciato la sua nuova piazza virtuale inaugura la sua sede nazionale a Roma in via Cristoforo Colombo. Piazzaweb, ha spiegato il governatore «servirà a combattere la propaganda che nasconde il Paese reale, alimenta l’intolleranza a l’odio che colpisce tutto e tutti. Vogliamo arrivare a 10.000 militanti digitali che ci aiutino a combattere le bugie, le falsità e l’arroganza del governo ma anche per ascoltare i bisogni delle persone e le necessità dei territori».

Piazzaweb funzionerà coinvolgendo le persone. Attraverso referendum, sondaggi, quesiti con cui raccogliere idee. Per Zingaretti «Piazzaweb è l’embrione di un nuovo modello di Partito moderno che accanto all’attività sul territorio, ci aiuterà a costruire una forza molto più democratica a partecipata».

La piazza si realizza con i sampietrini

Seduto accanto a Nicola Zingaretti c’era Francesco Borgomeo, il risanatore di aziende che con i suoi soci finanziari ha riaperto l‘ex Marazzi di Anagni portandola al massimo della produzione e salvando tutti i posti di lavoro. Ed ora è impegnato nella fase finale della trasformazione dell’ex Ideal Standard di Roccasecca, destinata a diventare la principale fabbrica di sampietrini in Europa attraverso un materiale Green brevettato che ricicla anche materie prime seconde.

Borgomeo è intervenuto raccontando la sua esperienza. Resa possibile – ha spiegato – grazie ai provvedimenti in materia di Lavoro e di industria disegnati ed approvati dai governi a trazione Pd con Renzi e Gentiloni.

Ha esordito dicendo che «La piazza grande è fatta di sampietrini…» Ed insegno benaugurante ha regalato a Zingaretti uno dei primi sampietrini green. «L’economia circolare è il futuro per lo sviluppo economico ed industriale non solo nel Lazio – ha spiegato l’imprenditore – Grazie al lavoro di squadra del Governo, della Regione Lazio, dei Sindacati, dei lavoratori, nella nostra regione abbiamo salvato una fabbrica ed una comunità locale. E lanciato un nuovo prodotto green unico al mondo».

Il congresso al via

L’inaugurazione di Piazzaweb e del Comitato nazionale avviene nel giorno in cui parte la lunga marcia verso il Congresso Nazionale del Partito Democratico. Da oggi e fino al 23 gennaio tutti i circoli Pd in Italia riuniranno gli iscritti: voteranno per uno dei sei candidati alla segreteria. In questo modo faranno la scrematura dalla quale resteranno i tre che verranno ammessi alle Primarie. Ed il 3 marzo gli iscritti insieme ai simpatizzanti, nei gazebo voteranno chi dei tre vogliono come Segretario del Partito. Se nessuno otterrà almeno il 50% dei voti

I sondaggi danno in testa proprio Nicola Zingaretti. Vicino a quel decisivo 50% ma non ancora abbastanza per poter dire di avere la vittoria ipotecata. Le rilevazioni danno alle sue spalle l’ex ministro dell’Agricoltura ed ex reggente Maurizio Martina. Ci sono poi i deputati Francesco Boccia e Roberto Giachetti. Completano il quadro Dario Corallo e Maria Saladino.

Il regolamento del Congresso prevede che al termine delle operazioni di voto e di spoglio ogni circolo dovrà comunicare i risultati alla Commissione Provinciale per il Congresso. Ogni fine settimana i dati verranno trasmessi alla Commissione Regionale. Tra il 18 ed il 24 gennaio ogni Commissione Regionale per il Congresso trasmetterà i suoi risultati al Nazionale.

Il 2 febbraio ci sarà la proclamazione alla Convenzione nazionale. da quel momento i 3 più votati avranno un mese per la loro campagna elettorale in vista dei gazebo del 3 marzo

La sfida a Salvini

Ma la sfida per la segreteria è solo una delle due lanciata oggi dal Governatore del Lazio.

Nicola Zingaretti infatti valuta il ricorso alla Corte costituzionale sulla legge sicurezza di Salvini. Potrebbe seguire la strada già tracciata dai suoi colleghi governatori Sergio Chiamparino (Piemonte), Catiuscia Marini (Umbria), Enrico Rossi (Toscana) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna).

Zingaretti ha ricordato di aver messo nel bilancio regionale 1,2 milioni di euro «per non far chiudere gli Sprar», i centri per migranti diffusi sul territorio.

«Dispiace che Salvini non abbia compreso la portata degli effetti disastrosi che avrà il decreto sicurezza». Per Zingaretti quel Decreto crea dei fantasmi dal momento che il migrante perde la possibilità di accedere ai servizi sanitari, non potrà fare vaccinazioni, non potrà essere monitorato nell’evoluzione delle patologie.

La sfida degli altri

Il principale antagonista di Zingaretti, Maurizio Martina oggi nel corso del suo tour ha rilanciato il salario minimo legale. In tour anche Roberto Giachetti. Invece Dario Corallo ha accusato i suoi competitor di avere dimenticato la ‘generazione Erasmus‘, la sua. Maria Saladino ha sollecitato un confronto tra i fondatori del Pd, tra cui Walter Veltroni, Francesco Rutelli e Romano Prodi. Francesco Boccia ha ricordato che un’alternativa a Rousseau esiste già e si chiama HackItaly, utile dice «per riavvicinare la gente al Pd»

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