Lo strano caso del centrodestra locale. Nessuno si preoccupa davvero della coalizione. Non Francesco Zicchieri (Lega), non Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), non Gianlca Quadrini (Forza Italia). Il risultato è rinunciare sul nascere a decidere sul territorio.
Il centrodestra si presenta unito a livello nazionale, dopo aver trovato la sintesi sui candidati presidenti alle regionali. E anche le ultime dichiarazioni del numero due di Forza Italia Antonio Tajani vanno in questa direzione. Ma sul piano locale è tutto più complicato. Il famoso vertice della coalizione, invocato ormai da mesi, non si svolge. Ai tempi di Antonello Iannarilli (Forza Italia), Anna Teresa Formisano (Ccd) e Alessandrio Foglietta (An) era semplice riunirsi attorno a un tavolo e raggiungere ogni tipo di intesa.
Adesso semplicemente non interessa. Nessuno prende l’iniziativa. La Lega, il partito di maggioranza relativa, è impegnata al proprio interno, in una eterna riorganizzazione. Francesco Zicchieri, coordinatore regionale, deputato e commissario provinciale, non ha come priorità quella di riunire il centrodestra. Il senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) non lo fa. In Forza Italia non si riesce a comprendere se il summit si vuole oppure no.
Il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone se ne guarda bene e in provincia di Latina l’intesa non c’è. A Frosinone Gianluca Quadrini (vicecoordinatore regionale) sorvola sul tema.
Eppure bisognerà farlo. Non tanto per le comunali di settembre, dove comunque a Ceccano e Pontecorvo una qualche linea (unitaria o meno) bisognerà darla. Ma soprattutto in prospettiva, per Comuni come Frosinone, Alatri, Anagni, Sora, Fiuggi, Cassino. Nessuno prende l’iniziativa.
Alla fine il risultato è che negli enti intermedi spesso il centrodestra non riesce a trovare alcun tipo di proposta, nemmeno sulla rappresentanza. Forse però il motivo è proprio quello di limitarsi all’unità nazionale, che poi viene calata sul piano locale secondo i rapporti (non solo di forza) tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.
Eppure il centrodestra è molto radicato in provincia di Frosinone, da decenni. Il problema sembra essere quello del riconoscimento dei leader. Ognuno lo è nel proprio Partito, non nella coalizione. Questo alla lunga può rappresentare un serio problema.
Intanto ognuno va avanti per conto proprio. Come Fratelli d’Italia alla Provincia, come Forza Italia a Sora.