Urbanistica, il quadrilatero della rivoluzione Ottaviani

Il sindaco vuole ultimare 4 progetti strategici: la riqualificazione dei Piloni di via De Gasperi, quella del quartiere Scalo, il trasferimento della sede del Comune a Palazzo Munari e il riassetto della mobilità attraverso il progetto dell’ex Permaflex. Il volto del capoluogo cambierebbe per sempre. Ma c’è pure un aspetto politico.

Riqualificazione dei Piloni di via De Gasperi e dello Scalo, trasferimento della sede comunale a Palazzo Munari, quello che per decenni ha ospitato la sede della filiale di Bankitalia a Frosinone. Senza dimenticare il riassetto della mobilità e della viabilità derivante dal progetto dell’ex Permaflex. È questo il quadrilatero che il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha sulla scrivania. Per ricordarsi ogni minuto quali sono i progetti da ultimare o iniziare in questo ultimo anno e mezzo di mandato.

Una città salotto… con la Tav

Il rendering del progetto per i Piloni

Il filo conduttore è quello di effettuare la più grande rivoluzione urbanistica ed estetica del capoluogo. Da sempre. Opere come il nuovo stadio e il Parco Matusa sono state sì importanti, ma non hanno nulla che vedere con quello che Ottaviani ha in mente adesso. La riqualificazione dei Piloni di via De Gasperi andranno a definire il “salotto” del capoluogo, quello che aprirà le porte al rilancio del centro storico. A cominciare dal nuovo assetto di Largo Turriziani e dal progetto di pedonalizzazione che è un “pallino” del sindaco. Il riferimento sono i centri storici delle città umbre e toscane.

La riqualificazione dello Scalo, invece, ha due motivazioni. La prima è quella di dare finalmente una piazza vivibile e godibile al quartiere più popoloso e più trascurato del capoluogo. Lo Scalo ha più di 15.000 abitanti, eleggerebbe il proprio sindaco con il doppio turno. Nicola Ottaviani è dello Scalo. Punta tutto su questo tipo di cambiamento. Ma c’è anche un altro fatto. Il progetto segreto del Sindaco è quello di far realizzare a Frosinone la stazione dell’Alta Velocità. Si gioca tutto sui tempi: se riesce a completare il progetto della riqualificazione dello Scalo, alle Ferrovie dirà più o meno questo: abbiamo già tutto nel capoluogo, perché spendere soldi per un altro progetto (ndr: quello di Ferentino-Supino)? È una sfida a distanza con il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis.

I biglietti da visita di Ottaviani

Il palazzo della Banca d’Italia a Frosinone

La sede comunale a Palazzo Munari sarà il biglietto da visita del capoluogo. Un progetto che ha anche un respiro di recupero storico della memoria della città. Quella zona è il vero “cuore” della Bellator Frusino. I lavori di manutenzione a carico di Bankitalia terminano in queste ore e prima della fine di febbraio verrà fissata la data di consegna dell’immobile al Comune che lo ha preso in affitto con la formula del rent to buy. (Leggi qui I conti della serva: chi fa l’affare nell’operazione sul palazzo ex Bankitalia)

Infine, la riqualificazione dell’area Permaflex. Pure in questo caso le strade si incrociano con quelle dell’Asi di Francesco De Angelis. L’obiettivo di Ottaviani è rendere appetibile il capoluogo sul piano infrastrutturale: casello autostradale, Monti Lepini percorribile facilmente, fermata dell’Alta Velocità, collegamento veloce con la superstrada. Un investimento per il futuro del capoluogo.

Se dovesse centrare i quattro obiettivi, qualcuno potrebbe dirgli no alla candidatura alla Camera?

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