Urbanistica: scontro e denunce

GIANPAOLO RUSSO per IL MESSAGGERO

È bufera sull’amministrazione Ottaviani dopo il ritiro in consiglio di importanti pratiche urbanistiche mentre è “guerra”, con minacce di denunce, con le associazioni. Da poche ore si è concluso uno dei consigli comunali più infuocati degli ultimi anni dove alle debolezze della maggioranza si sono aggiunte le forti proteste da parte delle associazioni (con attimi di forte tensione) che volevano in tutti i modi bloccare la pratica urbanistica relativa all’imponente concessione edilizia prevista a ridosso della villa comunale e dell’area archeologica delle Terme romane.

Il primo cittadino, assente per motivi di salute, ha fatto sapere che la delibera è solo rinviata di qualche settimana (se ne discuterà al prossimo consiglio previsto per metà luglio) ma anche se convalescente non ha fatto mancare il suo commento sulla seduta di martedì sera. E l’attacco verso le associazioni è forte: «Ho dovuto constatare che essere assenti per qualche giorno per motivi di salute – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – sembra sia diventato un “lusso amministrativo” che non posso permettermi». Il sindaco poi aggiunge: «Soprattutto davanti alle messe in scena di alcuni scriteriati che hanno cercato di coartare la libertà di voto dei singoli consiglieri comunali, come emerge dai filmati che appena possibile invierò alla Prefettura e alla Magistratura competente. Un conto è riflettere pacificamente e democraticamente sulle singole pratiche, un conto è portare avanti una guerriglia incivile, non permettendo ai consiglieri di avere la giusta serenità per approvare, ed eventualmente migliorare, con emendamenti le singole proposte». Quindi annuncia: «Sarò presente personalmente alla prossima riunione di consiglio, anche se dovessi portarmi dietro una fleboclisi, perché certe azioni di violenza sono intollerabili e ricordano periodi autoritari cancellati dalla storia, come quelli della parte più buia del fascismo o delle foibe istriane».

Altrettanto dura la replica delle associazioni: «Noi abbiamo protestato anche vivacemente per la situazione della ex Multiservizi – ribatte Paolo Iafrate – ma senza alcuna violenza. Il sindaco non confondesse la vicenda Multiservizi con la salvaguardia delle terme romane». «La responsabilità di un amministratore – ribatte invece il rappresentante delle associazioni Francesco Notarcola – è anche quella di capire le ragioni dei cittadini che da anni si oppongono a questa cementificazione. Abbiamo chiesto più volte un incontro con il sindaco ma non abbiamo mai avuto il piacere di una risposta e di un confronto. Ieri l’amministrazione che insiste su questa cementificazione ha subito una contestazione civile, politica e culturale. Non ci si può nascondere dietro queste dichiarazioni messe in piedi per nascondere una sonora sconfitta politica». «Il sindaco e la giunta – è riportato in una nota congiunta delle associazioni – sono stati costretti a ritirare il provvedimento di cementificazione delle terme. Il sindaco è avvertito. L’unica strada che gli sarà concessa sarà quella del ritiro definitivo della pratica, l’acquisizione dell’area e la realizzazione del Parco Archeologico».

Eppure la pratica sta creando notevoli difficoltà alla maggioranza di centro destra. Il numero legale è stato raggiunto per un soffio grazie anche alla lista Impegno Civico che però resta ancora sull’Aventino. «Questa crisi – dichiara invece Danilo Magliocchetti di Forza Italia – si risolve con una messa a punto dell’amministrazione così da riprendere lo slancio per questi due anni: occorre un cambiamento nel metodo e non negli uomini. Il sindaco da solo non ce la può fare ma ci vuole un maggior raccordo tra giunta e consiglieri». «E’ stato opportuno ritirare le pratiche per l’assenza del sindaco – dichiara Vincenzo Savo di Impegno Civico – anche perché vogliamo approfondire le delibere. Dobbiamo trovare una sintesi. Al momento siamo in sospeso e continueremo a votare pratica per pratica». Dall’opposizione non si perde l’occasione per affondare il dito nella piaga: «L’ultimo consiglio ha evidenziato – dichiara il segretario cittadino del Pd, Norberto Venturi – ancora una volta l’ennesimo flop della maggioranza. Una azione amministrativa assolutamente immobile».