AstraZeneca parte con la produzione del vaccino anti Covid: lo infiala Catalent

La società AstraZeneca ha deciso di avviare 'a suo rischio' la produzione del vaccino contro il Covid-19. Solo a settembre si saprà se è efficace. Nel frattempo si porta avanti. I 400milioni di fiale per l'Europa verranno confezionati nello stabilimento Catalent di Anagni

La multinazionale del farmaco AstraZeneca ha avviato la produzione del vaccino contro il Covid-19. Non ha ancora i risultati dei test clinici di efficacia: arriveranno solo alla fine dell’estate. Ma se saranno positivi dovrà essere avviato subito l’iter regolatorio e la produzione su larga scala. «Per fare questo è però necessario iniziare a produrre già da subito» ha spiegato intervenendo ad Agorà su Raitre Lorenzo Wittum, il presidente di AstraZeneca Italia. L’azienda ha iniziato a produrre «a suo rischio, stiamo mettendo su delle catene di produzione indipendenti negli Usa, in Inghilterra, in India e in Europa». L’infialamento di 400 milioni di dosi per il Vecchio Continente avverrà nello stabilimento Catalent di Anagni.

Lorenzo Wittum ha annunciato che «il costo del vaccino sarà di pochi euro».

Una delle sedi della multinazionale AstraZeneca

Ma come è possibile che la produzione parta senza che i test sugli umani siano completati? Funziona cosi. Il presidente di AstraZeneca Italia ha sottolineato che «La sperimentazione clinica è ancora in corso. Fino a che non ci saranno i risultati sull’uomo noi non potremo sapere se questo vaccino è efficace».

È una specie di scommessa. Basata sul fatto che «le prime fasi sono andate bene» in questo momento è in corso «l’ultima fase, quella della sperimentazione su migliaia di volontari per verificare che effettivamente il vaccino protegga dal contagio» da coronavirus Sars-CoV-2.

Il ruolo di Catalent

AstraZeneca si è impegnata a produrre 2 miliardi di dosi. Per l’Europa sono previste 400 milioni di dosi. Se si considera che l’intera popolazione europea è di circa 450 milioni di persone, la multinazionale è in grado di coprire praticamente tutti.

«Avremo diverse decine di milioni di dosi pronte prima della fine anno – evidenzia il presidente di AstraZeneca Italia –  e poi nei primi mesi del 2021 arriveranno il resto delle dosi».

Lorenzo Wittum, presidente Astrazeneca Italia

La produzione del vaccino sviluppato tra Pomezia ed Oxford coinvolgerà realtà italiane come l’Irbm di Pomezia mentre l’infialamento finale avverrà ad Anagni. Nello stabilimento Catalent che è stato rilevato di recente comprandolo da Bristol Myers Squibb. (leggi qui C’è l’immunoterapia dietro alla cessione della Bristol Myers Squibb di Anagni)

Gli impianti Catalent di Anagni sono tra i principali al mondo nel confezionamento di prodotti farmaceutici. Servono le multinazionali in 71 Paesi e producono 58 milioni di confezioni all’anno.

La conferma dell’accordo tra Catalent e AstraZeneca è stata data dalla responsabile del sito produttivo anagnino Barbara Sambuco al sindaco Daniele Natalia. «È una bella notizia – ha commentato il sindaco – che non solo ci fa ben sperare per il futuro ma che ci rende anche orgogliosi di essere anagnini. La nostra città vanta sul proprio territorio eccellenze industriali di primo livello: questa notizia non fa che rendere giustizia al ruolo fondamentale e strategico che Anagni gioca anche nel campo dell’industria farmaceutica».