Vade retro, portantino

Gli infermieri? si. I portantini? Non se ne parla proprio! I medici? Senza problemi. E gli amministrativi? Nemmeno a pensarlo. Nella Asl di Frosinone scatta la divisione in caste: gli ultimi della catena non hanno il diritto di voto.

E’ accaduto nelle ore scorse, alle elezioni dei Comitati di Dipartimento. Sono quegli organismi che partecipano alla programmazione delle attività dipartimentali, la loro realizzazione e le funzioni di monitoraggio e di verifica.

Negli ultimi quindici anni, a comporre i Comitati erano il direttore del Dipartimento ed i suoi primari. Poi, l’accordo sindacale raggiunto nelle settimane scorse con il commissario Luigi Macchitella ha previsto la piena attuazione della norma del 1992. Prevede che nei Comitati sia assicurata «la partecipazione attiva degli altri dirigenti e degli operatori assegnati al dipartimento».

Al momento di allestire i seggi e diramare gli elenchi degli aventi diritto è scoppiato il caso. Non c’erano gli Oss e cioè gli Operatori Socio Sanitari, quelli che un tempo venivano chiamati portantini e sono stati superati oggi da una figura più professionalizzata. Per loro niente diritto di voto. E nemmeno gli Amministrativi.

Possibile? Il regolamento della Asl di Frosinone è chiaro. I membri di diritto dei Comitati di Dipartimento sono: i Coordinatori delle Aree Dipartimentali, i coordinatori
distrettuali, i Direttori delle strutture complesse. Ed a loro si affiancano i membri eletti. Cioè? «Gli altri Dirigenti in numero pari a 2/5 dei membri di diritto; un laureato per ogni profilo professionale del Dipartimento; un Caposala; un Infermiere Professionale; un rappresentante del Ruolo Tecnico sanitario ovvero, se presente, professionale; un rappresentante del Ruolo Amministrativo con funzioni di segretario senza facoltà di voto.

E gli Oss? Nulla. E gli Amministrativi? Fanno i segretari, senza diritto di voto.

Loro si sono presentati regolarmente ai seggli allestiti a Frosinone, Cassino, Sora, Alatri e Anagni. Ma non li hanno fatti votare. Perché? «Non è previsto».

La replica è stata che non è previsto nemmeno il contrario. Anzi: la legge nazionale dice che nei Comitati devono esserci anche «gli operatori assegnati al dipartimento».

Sta di fatto che in circa 260 non hanno potuto votare. Scatterà il ricorso?

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