Vade retro sindaci. I Partiti blindano le candidature

Foto: © Stefano Strani

Nel caso di elezioni anticipate, quanti primi cittadini sarebbero davvero candidati in Ciociaria? Forse due: Nicola Ottaviani (Lega) e Antonio Pompeo (Pd). Non senza difficoltà e con troppe incognite però. Gli altri? Tutti a casa a mangiare il pop corn.

Se si votasse oggi, quanti sindaci sarebbero candidati alla Camera o al Senato? Pochissimi, quasi nessuno. Forse due. Quello di Frosinone Nicola Ottaviani con la Lega e quello di Ferentino Antonio Pompeo con il Partito Democratico. Entrambi però dovrebbero lottare moltissimo per ottenere una designazione del genere.

Il primo, Ottaviani, dovrebbe in ogni caso aspettare la prima mossa del deputato Francesco Zicchieri, coordinatore regionale. Zicchieri dovrebbe spostarsi sul collegio di Terracina: operazione per nulla semplice. In secondo luogo cercherebbe di poter avere una ragionevole certezza che il candidato sindaco per il “dopo” fosse un esponente del Carroccio. Carlo Gagliardi per esempio.

Quanto ad Antonio Pompeo, ferma restando la candidatura blindata di Francesco De Angelis, dovrebbe essere proposto come esponente dell’ala renziana, quella di Andrea Marcucci e Lorenzo Guerini. Non semplice. Ma comunque Ottaviani e Pompeo dovrebbero sgomitare non poco.

E gli altri?

Enzo Salera (Cassino) no. E’ stato appena eletto, non si può tornare ad elezioni anticipate. Roberto De Donatis (Sora) ni, è troppo impegnato nelle dinamiche politiche del suo Comune, dovrebbe poi trovare una candidatura in quota Psi che Schietroma gli darebbe ma gli spazi all’interno di un ragionamento di coalizione sarebbero contati in tutta l’Italia. Daniele Natalia (Anagni) e Alioska Baccarini (Fiuggi) no: poco più di un anno di mandato e poi con chi si collocherebbero? Giuseppe Morini neppure: il sindaco di Alatri appare ormai lontanissimo dalle posizioni di Mauro Buschini. Simone Cretaro (Veroli) non è interessato e comunque nel Pd non ci sono spazi.

In ogni caso varrebbe il discorso, per tutti i primi cittadini, che sono stati eletti per guidare il Comune non per andare a Montecitorio o Palazzo Madama. Il discorso in teoria regge, in pratica un po’ meno. Perché quando tutti parlano della necessità di valorizzare gli amministratori locali, chi può rappresentare questa fetta di società più di un sindaco? Nessuno.

Altrove, in provincia di Latina, c’è chi i sindaci li candida. Per esempio alle Europee. Come ha fatto Claudio Fazzone con il sindaco di Fondi Salvatore De Meo.

In Ciociaria invece la fascia tricolore sembra ingombrante e spaventa i leader dei partiti. Ecco perché i sindaci restano ai box.

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