Variati benedice Pompeo. E ‘rimprovera’ Renzi e Zingaretti

Il sottosegretario all'Interno 'rimprovera' a Matteo Renzi una riforma che ha solo ingarbugliato le Province. Ed alle Regioni il ritardo nelle deleghe. Segnali per Pompeo. Che cerca, nel solco, una possibile candidatura

La visita del sottosegretario all’Interno Achille Variati a Frosinone è un ulteriore segnale politico al Partito Democratico, a Nicola Zingaretti e ad Antonio Pompeo. L’ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Vicenza ha approfittato del convegno La Provincia di Frosinone 1926-2019, prospettive e futuro per inviare due messaggi in un colpo solo.

Innanzitutto al Partito Democratico. Achille Variati non è zingarettiano, è diversamente renziano, non è dichiaratamente ostile al Segretario nazionale in carica. Con il suo intervento fatto oggi da Palazzo Iacobucci lo ha sottolineato.

Infatti, ha messo in luce gli enormi limiti della riforma Delrio che ha quasi cancellato le Province senza ottenere i risparmi concreti che preometteva; anzi, complicando molto di più le procedure su argomenti chiave. Allo stesso tempo ha criticato le Regioni che non legiferano e non assegnano alle Province le deleghe e le competenze. C’è chi ha voluto leggere un garbato sollecito a Nicola Zingaretti affinché anche il Lazio acceleri le procedure in questo campo.

Non è stato un affondo, non è stato uno scontro. Il sottosegretario Achille Variati è stato profondamente istituzionale nel rimproverare a Renzi una riforma che non ha funzionato, nel richiamare Zingaretti per una Regione che non è tra quelle che hanno già completato l’iter di cessione delle deleghe.

Cosa vuole dire politicamente l’intervento di Achille Variati compiuto oggi da Frosinone? Vuole che Nicola Zingaretti dia risposte alle Province legiferando e che il Partito Democratico prenda una posizione chiara ed incisiva sulla riforma Delrio, cambi l’assetto attuale superando il lavoro lasciato a metà da Renzi ma senza tornare al passato.

Il che rappresenterebbe un chiaro segnale di riconoscimento politico verso Variati ed il suo ruolo di raccordo con le Province italiane. Rappresenterebbe un’agibilità elettorale futura per la sua area e per le sue tematiche.

Il sottosegretario Achille Variati con il presidente Antonio Pompeo

Il segnale è anche per Antonio Pompeo. Variati è l’uomo che lo ha inviato spesso a rappresentare nelle sedi istituzionali l’Unione Province del Lazio quando Pompeo era solo uno dei presidenti; gli ha spianato la strada per diventare presidente di Upi Lazio. La presenza al convegno è un ulteriore indicazione che Variati vede Pompeo nella ristretta rosa degli eredi della mission tracciata in Upi.

Non è causale il modo in cui lo ha salutato, all’inizio dell’intervento: “È un presidente che ha combattuto come un leone per lariforma delle Province: è uno di quelli che piacciono a me”.

Solo il tempo dirà quanto sarà ampia la scia che Variati riuscirà ad aprire nel Pd e se su quella rotta ci saranno margini anche per una candidatura di Antonio Pompeo.

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