Vecchie glorie, padri nobili, nuove leve e immortali: la mappa politica ciociara

Se i due Francesco (De Angelis e Scalia) del Pd danno un’indicazione, forse andrebbe seguita. Magari solo per tornare ai fasti di un tempo. In Forza Italia Fazzone ha parzialmente preso il posto di Tajani. Cinque Stelle inesistenti sul territorio, mentre Lega e Fratelli d’Italia guidano il cambiamento. Per il futuro sarà volata tra Mauro Buschini, Antonio Pompeo, Massimo Ruspandini e Francesco Zicchieri.

Certamente Francesco De Angelis si è tirato fuori dalle dinamiche del congresso provinciale del Partito Democratico. Certamente Francesco Scalia da quasi due anni non è più senatore del Partito e ha mantenuto esclusivamente il ruolo di militante. E non ha intenzione di tornare alla politica attiva, almeno per ora. Però se i due Francesco del Pd danno comunque un’indicazione netta sul fatto che bisognerebbe procedere lungo la strada del congresso unitario, davvero si può ignorare? (leggi qui La crostata non c’è ma l’intesa si: il Pd verso un congresso unitario)

Alfredo Pallone

Lo vedremo nelle prossime settimane. Una considerazione però può essere fatta. Da anni la provincia di Frosinone ha perso la sua centralità politica, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. L’unico rimasto in sella ai massimi livelli è Francesco De Angelis. Francesco Scalia si è messo fuori, come Anna Teresa Formisano. Antonello Iannarilli ha lasciato Forza Italia per Fratelli d’Italia, ma finora è rimasto sotto traccia. Alfredo Pallone ha vestito i panni di padre nobile, sempre nell’orbita di Fratelli d’Italia. Mario Abbruzzese fa il consigliere comunale di opposizione con Cambiamo e aspetta un’occasione di rilancio.

Nel frattempo sono subentrati sulla scena altri esponenti: Mauro Buschini, Antonio Pompeo e Sara Battisti per il Pd, Massimo Ruspandini per Fratelli d’Italia, Francesco Zicchieri per la Lega. Mentre in Forza Italia Antonio Tajani è sparito dalla Ciociaria e Claudio Fazzone ne ha preso soltanto parzialmente il posto. Quanto ai Cinque Stelle, sul territorio proprio non riescono ad incidere.

Antonio Pompeo e Francesco De Angelis

La politica locale è cambiata molto negli uomini e aspetta di riprendere ruolo e peso di un tempo. Con De Angelis e Scalia il Pd ha avuto senatori, deputati, europarlamentari. Oltre che assessori e consiglieri regionali e tutto il resto. Oggi i Dem mantengono un presidio forte alla Regione (Buschini è presidente del consiglio, Battisti consigliere) e alla Provincia (Pompeo è presidente, anche dell’Upi Lazio). Ma non è la stessa cosa. Ecco perché se De Angelis e Scalia danno un’indicazione, allora magari varrebbe la pena provare a ragionarci. (leggi qui Il silenzio di Pompeo raffredda la pista per il congresso Pd unitario).