Venti di crisi, Zingaretti prepara un Pd versione Sprint

Il rischio di crisi impone a Nicola Zingaretti di accelerare la costruzione del centrosinistra. Versione Sprint. Già la settimana prossima gli incontri con gli alleati. Il caos della lettera all'Ue. Le fibrillazioni sui mercati

Nicola Zingaretti piazza il Quadrifoglio Verde al suo progetto di riassetto del centrosinistra italiano. La versione diesel che aveva in mente fino a giovedì pomeriggio deve finire in garage: il circuito della politica nazionale che si delinea dietro alla prossima curva è dannatamente veloce e porta in tempi brevi verso la possibilità di nuove elezioni.

Nell’officina del Partito Democratico, il Segretario Nazionale ha capito che accanto alla versione del suo progetto più lenta e senza scossoni è necessario tenere anche una versione Spirint pronta da mettere in pista all’occorrenza. A convincerlo è stato il nuovo psicodramma vissuto oggi dal Governo Salvini – Conte – Di Maio, culminato nel delirio delle due versioni della lettera da mandare all’Unione Europea in cui spiegare da dove verranno presi i soldi per evitare il crack economico dell’Italia. Nella prima versione, concordata dal ministro Tria con la Lega nel corso di un incontro al Ministero dell’Economia e Finanza a cui non ha partecipato il Movimento Cinque Stelle, il ministro ha risposto che basterà tagliare Quota 100 ed il Reddito di Cittadinanza. Nella seconda non si sa cosa scriverà: ma di certo dovrà tenere conto dell’altolà dato da Luigi Di Maio: “Non ho avuto ancora il piacere di leggere la lettera preparata dal ministro Tria all’Unione Europea, ma apprendo che prevede tagli alla spesa sociale, alla Sanità, a Quota 100, al Reddito di Cittadinanza. Ma stiamo scherzando? Indietro non si torna”.

Tanto è bastato per convincere il Segretario nazionale del Pd che il governo stia per sgretolarsi. In quel caso c’è una sola data possibile se si deve andare a nuove elezioni: settembre.

Calenda combatte insieme a noi

A spingere Nicola Zingaretti verso l’allestimento di un Progetto Spint Veloce è stata anche la rassicurazione arrivata in giornata da Carlo Calenda. L’ex ministro non mollerà la Scuderia Pd: ha smentito l’intenzione di voler arrivare ad una scissione del Partito. Lavorerà con il team. E guarda a sua volta con preoccupazione i cronometri della crisi: è convinto che se si va oltre settembre «c’é la perdita di controllo del Paese» da parte dell’esecutivo.

Le conferme delle fibrillazioni sui mercati finanziari mondiali sono arrivate sullo smartphone di Nicola Zingaretti mentre era in visita a Pietralata, il quartiere alla periferia di Roma. Il tam tam delle agenzie gli ha portato prima le anticipazioni della lettera del ministro Tria all’Ue, poi smentita dal Mef e dal premier Conte. Poi i tamburi sempre più intensi, con i dati Istat sul Pil, i moniti di Bankitalia e lo spread a 290. Rulli di crisi.

Sul ghiaccio sottile

«Il governo è nel caos, stiamo sul ghiaccio sottile e qualcuno lo piccona“, ammonisce Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd. Che domanda: «Se domani i mercati fossero aperti, lo spread a quanto schizzerebbe?».

Nicola Zingaretti rompe gli indugi e dichiara «Oggi e’ una giornata drammatica per gli italiani. Per lo spread, i titoli di Stato, la relazione preoccupata del governatore di Bankitalia. E ora per questo annuncio del taglio del welfare come risposta all’Ue». Per definire il governo usa le espressioni ‘confusione totale’, ‘incertezza’, ‘caos’. Con una convinzione: «Il conto lo pagheranno gli Italiani». E ancora: «Il danno che stanno facendo agli italiani è immenso, solo per egoismo e in gran parte a questo punto per ipocrisia».

È qui che lancia il segnale dell’allestimento Sprint. «O in fretta prende corpo una proposta politica alternativa del centrosinistra o il Paese rischia l’involuzione sociale, culturale e politica».

È un segnale chiaro, una chiamata urbana urgente su tutti i numeri del Centrosinistra: da +Europa a Italia in Comune, dai Verdi a Siamo Europei di Calenda. Dalla prossima settimana Zingaretti comincerà a incontrare gli altri leader del centrosinistra, per farsi trovare pronti.

Sulla fiancata del Pd ora c’è il quadrifoglio verde e la scritta sprint.

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