Venturi e Brighindi dimissionari di fronte al circolo Pd (di C.Trento)

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

 

CORRADO TRENTO
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«Non si può continuare a fare finta di nulla, non dopo il risultato di Frosinone». Firmato Norberto Venturi, segretario del circolo cittadino del Partito Democratico, eletto consigliere comunale con 472 voti. Lunedì si riunirà il direttivo cittadino dei Democrat, con all’ordine del giorno l’analisi del voto delle comunali di Frosinone. Venturi, unitamente al presidente Francesco Brighindi, si presenterà dimissionario. «Per favorire una discussione a trecentosessanta gradi», sottolinea.

Poi argomenta: «È fondamentale analizzare quanto successo nel dettaglio e con rapidità. Occorrono delle correzioni di rotta immediate, non possiamo continuare ad andare avanti in questo modo. Sono abituato a metterci la faccia: l’ho fatto candidandomi come consigliere comunale e ho intenzione di farlo adesso come segretario del circolo cittadino. Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità, laddove vengano rilevate, ed è per questo che, unitamente al presidente Francesco Brighindi, metterò a disposizione il mandato. Allo scopo di avviare un’analisi seria all’interno del Pd provinciale. Sì provinciale, perché non si può restringere la discussione soltanto a Frosinone. Veniamo da una serie lunghissima di sconfitte alle comunali. E il fatto che mai sia stata fatta una riflessione vera ha ulteriormente deteriorato la situazione. Nascondersi è la cosa peggiore che si possa fare. Basta davvero».

Prosegue Norberto Venturi: «Bisogna cominciare a dire alcune cose (scomode) come stanno: alle primarie per l’elezione del segretario nazionale c’è stata una grandissima mobilitazione, alle comunali di Frosinone invece la mobilitazione è stata scarsissima. Se queste cose non le diciamo non facciamo il bene del partito. Se si continua a pensare soltanto alle candidature alla Camera, al Senato e alla Regione non si va da nessuna parte. L’analisi politica va fatta con freddezza e determinazione. Mi rifiuto di credere che la rappresentanza del Partito Democratico nel capoluogo sia inferiore al 10%. E ritengo che vada fatta anche una battaglia politica sul piano dell’immagine.Il partito ha bisogno di recuperare un’immagine di autorevolezza. Detto tutto questo, però, è necessario anche ringraziare Fabrizio Cristofari per la straordinaria campagna elettorale che è stato capace di fare. Dando tutto, anche di più: e il fatto che abbia preso molti voti più delle liste testimonia il suo valore aggiunto. Ma è necessario ringraziare anche tutti quelli che si sono messi a disposizione prendendo tanti voti. Tra questi la senatrice Maria Spilabotte, che ha dimostrato coraggio, spirito di sacrificio e attaccamento al partito».

Sul piano provinciale, invece, la riunione della direzione provinciale non è stata fissata. E la sensazione è che si voglia aspettare molto, magari confidando prima nell’estate e poi nelle elezioni politiche. Secondo una tattica sperimentata alla perfezione negli anni passati: andare avanti come se niente fosse.

L’incognita è rappresentata dagli equilibri provinciali, perché tra l’area di Francesco De Angelis e quella del segretario Simone Costanzo c’è una fragile tregua armata dopo la frattura susseguente alle primarie. Nelle scorse settimane era emerso il nome di Domenico Alfieri come possibile candidato alla segreteria.

Simone Costanzo però non ha intenzione di dimettersi e ai suoi fedelissimi ha detto: «Possono sempre provare a sfiduciarmi».

In ogni caso il circolo cittadino di Frosinone vuole andare fino in fondo, evitando di farsi distrarre dagli equilibri tra i big. Che poi si ricompongono sempre sulle candidature che contano.

 

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