Venturi: “L’inquinamento ambientale si combatte in quattro fasi”

Il consigliere comunale del Pd a Frosinone e presidente della Lilt spiega come si fronteggiano le polveri sottili. Poi aggiunge: “La città intercomunale sarebbe un’opportunità fantastica. Ma puntando sull’ambiente si danno pure risposte in termini di sviluppo e di innovazione tecnologica”

Bisogna puntare sull’ambiente, sulla mobilità sostenibile, perfino su un approccio green. Perché sul piano amministrativo, ma anche politico, il futuro è questo”: Norberto Venturi ha un approccio scientifico che gli deriva dal mestiere che fa (un brillante medico che si occupa di tumori), dal ruolo che ricopre (presidente della sezione Lilt di Frosinone), ma  pure dall’attenzione verso le problematiche ambientali che sempre ha avuto. Inoltre, particolare non trascurabile, è consigliere comunale del Pd a Frosinone.

Dice: “Salute e sviluppo, ambiente e salute sono binomi che ormai viaggiano insieme. Perché il controllo e la cura dell’ambiente nel quale si vive, oltre ad essere fondamentale in sé, può rappresentare un’occasione di sviluppo economico e perfino di innovazione tecnologica. D’altronde in tutta Europa i Verdi stanno ottenendo risultati importanti puntando su queste tematiche”.

In tutta Europa tranne che in Italia, anche se il Pd di Nicola Zingaretti sta aprendo sul versante di una coalizione di centrosinistra proprio  con forze ecologiste.

Norberto Venturi, però, è abituato a stare con i piedi per terra. E a Frosinone i tecnici dell’Arpa hanno riconosciuto le sue ragioni. Quando in consiglio comunale Rossana Cintoli, direttore tecnico dell’Arpa, ha detto che gli unici dati scientifici attendibili e giuridicamente validi erano e restano quelli rilevati dalle centraline dell’Arpa. Con riferimento all’incendio alla Mecoris e a tutto il resto. A cominciare naturalmente dalle polveri sottili.

Il riferimento era alle centraline mobili Ancler installate dal Comune. Tema che Norberto Venturi ha sostenuto per primo. Ora però l’esponente del Pd guarda avanti e spiega: “Come Comune bisognerebbe concentrare l’attività di controllo dell’inquinamento su quattro fasi: 1) il reperimento dei dati; 2) le analisi degli stessi; 3) il censimento si siti potenzialmente pericolosi e la mappa del rischio; 4) la valutazione certosina dei valori e dei fattori dell’inquinamento”.

Bisogna farlo subito e «bisogna farlo fidandosi esclusivamente (non mi stancherò mai di ripeterlo) soltanto dei dati dell’Arpa. Abbiamo una straordinaria opportunità  a portata di mano. Mi riferisco all’Unione dei Comuni, al Grande capoluogo. A quella che a me piace chiamare semplicemente la città intercomunale. Su un tema come l’inquinamento non hanno ragione di essere le bandierine, i conflitti, le polemiche, le contrapposizioni».

Per Norberto Venturi, in un’ottica intercomunale di 8 realtà si possono programmare e mettere in campo azioni firti di prevenzione e di contrasto all’inquinamento. Perfino in un’ottica di Valle del Sacco. “Dobbiamo assolutamente agire sotto questo punto di vista”.

Quello di Norberto Venturi appare anche come un manifesto politico per il centrosinistra cittadino. Lui spiega soltanto: “Su questi temi la contrapposizione non serve. Ma se il centrosinistra deve oggi pensare a costruire un’alternativa di governo ad ogni livello, è su questi temi che dobbiamo insistere. La salute, l’ambiente, la redistribuzione del reddito, il potenziamento dei servizi sociali”.