Cretaro assegna le deleghe: caccia al suo erede

Simone Cretaro

Il sindaco di Veroli assegna le deleghe alla lista civica che fa riferimento a Italia Viva. E si apre la corsa all’eredità. Inizia il conto alla rovescia per capire chi sarà il successore di Simone Cretaro, che è al suo secondo mandato. Se la batteranno probabilmente Germano Caperna e Francesca Cerquozzi.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Il sindaco di Veroli Simone Cretaro ieri mattina ha ufficializzato le deleghe ai suoi Consiglieri. Lo ha fatto ad appena un anno dall’insediamento per il suo secondo mandato da sindaco. Alla prima consiliatura Simone Cretaro aveva impiegato almeno due anni per compiere la stessa operazione. Stavolta è stato più veloce. E’ evidente che con le deleghe i consiglieri comunali possono cominciare a lavorare e quindi acquisire visibilità amministrativa e politica.

Altrettanto evidente è che questo può essere letto come un segnale per comprendere chi sarà l’erede di Cretaro. E per comprendere chi sta con chi. Si tratta di un ulteriore passo in avanti rispetto al percorso tracciato nel maggio 2019, all’indomani delle elezioni (leggi qui Le impronte digitali degli eredi di Simone Cretaro) .

È tutta una questione di numeri e di rapporti di forza. Oggi la lista civica Proxima oltre all’assessore ai Servizi Sociali Patrizia Viglianti (che resta al proprio posto) esprime in Assise civica altri tre consiglieri comunali, fra cui la presidente del Consiglio comunale Cristina Verro. Mentre il Pd è rappresentato dal vicesindaco e assessore al Bilancio Assunta Parente e dalla consigliera comunale con delega alla Cultura e allo Spettacolo Francesca Cerquozzi.  Rapporti di forza che andavano dunque riequilibrati. Perché la lista Proxima alle elezioni del maggio 2019 era arrivata prima.

LE DELEGHE

Cristina Verro
Cristina Verro

Innanzitutto è bene precisare che non si tratta di un rimpasto: queste deleghe non erano state ancora assegnate a nessuno. E probabilmente, oltre i rapporti di forza dentro la maggioranza, il sindaco ha cercato di migliorare anche l’efficienza del suo Esecutivo.  

Cristina Verro, già assessore alla Cultura nella prima consiliatura Cretaro, è stata eletta presidente dell’Assise civica all’inizio del secondo mandato. A lei ora vanno anche le deleghe alla Pubblica Istruzione e alla Biblioteca. In sostanza recupera una parte del suo precedente ruolo. E non è un segreto per nessuno la frequenza degli scontri, anche a distanza, fra lei e la nuova delegata alla Cultura Cerquozzi.

Germano Caperna (segretario provinciale di Italia Viva), capogruppo di Proxima e consigliere provinciale si è visto affidare la delega alla Polizia Locale e quella alla Gestione degli impianti sportivi.

 Alessandro Viglianti, già assessore all’Ambiente nella precedente consiliatura, ha avuto ora la delega alla Manutenzione delle aree verdi e all’Attuazione del piano di gestione e assestamento forestale. La sua precedente esperienza amministrativa e il suo lavoro nel Corpo forestale dello Stato daranno certamente una marcia in più all’Amministrazione, visto anche il vasto territorio montano di cui ci si deve occupare.

 Patrizia Viglianti resta assessore ai Servizi sociali. Lo è già dal primo mandato Cretaro.

Una delega è toccata anche ad Egidio Lombardi, uscito dal Pd subito dopo le elezioni dell’anno scorso ma rimasto in maggioranza. Ha avuto la Sanità, di cui si era già occupato da assessore con Giuseppe D’Onorio. Chissà che questa mossa non possa rappresentare la premessa per un futuro passaggio a Italia Viva.  

LE ANIME DEL PD

Germano Caperna con Valentina Calcagni

Ben cinque dei candidati schierati nella civica Proxima erano provenienti dal Pd. Avevano militato nel Partito i quattro fra amministratori e delegati, ed anche Stefano Iannarilli, primo dei non eletti. Non solo: a presentare la lista, lo scorso anno, era stato Cesidio Trulli, dirigente provinciale del Partito e già vicesindaco e assessore con Giuseppe D’Onorio.

Il che autorizza a dire che Proxima sia una civica con forti connotazioni dell’area diversamente Pd: quella che in larga parte è poi confluita in Italia Viva oppure è rimasta nel Partito ma più vicina a Base Riformista di Antonio Pompeo. Nel Partito Democratico invece la sensibilità maggiore è quella che si riconosce in Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Mauro Buschini.

Con grande sforzo politico, il sindaco Simone Cretaro nel 2019 è riuscito a portare dalla sua parte entrambe le anime cittadine del Pd, compresa quella che nel 2014 gli si era contrapposta con Danilo Campanari candidato sindaco (leggi qui Le impronte digitali degli eredi di Simone Cretaro).

Ma i contrasti tra le due sensibilità erano emersi da subito. A rimarcare le distanze è arrivata la nascita della civica Proxima. Che alla fine del 2019 si era tramutata nel passaggio a Italia Viva di Caperna, Iannarilli, Alessandro e Patrizia Viglianti e Verro. La svolta politica, oltre che per motivi ideologici e di militanza, è certamente da ricercare anche nel delicato equilibrio fra la attuale Italia Viva e l’altra anima del Pd, rappresentata da Parente, Cerquozzi e Lombardi.

Quest’ultimo poi uscito ( leggi qui Lombardi sbatte la porta e se ne va. E il Pd si ricorda che non era già del Pd e qui La rabbia di Lombardi: «Via da un Pd che non mi ha voluto») con una decisione che aveva suscitato le reazioni di Cerquozzi (leggi qui  Il Pd ed il caso Veroli: «Non siamo un tram, ci sono regole da rispettare»).

SINDACO SUPER PARTES

Francesca Cerquozzi

La delega alla Sanità assegnata a Lombardi come va letta? Un segnale verso Proxima? E quindi verso Italia Viva?

Non necessariamente. Perché il sindaco ora ha la necessità di mantenere un atteggiamento super partes, non può rischiare di rompere il giocattolo perché altri quattro anni di amministrazione sono lunghi. Ed i possibili eredi alla fascia di sindaci sono almeno due: nelle file del Pd il personaggio più in vista è Francesca Cerquozzi sull’altro fronte è Germano Caperna per Italia Viva. La forza numerica del Pd in Consiglio non è sovrastante: Parente è assessore e fra i banchi, con diritto di voto, siede soltanto Cerquozzi. La delegata alla Cultura rappresenta però un importante anello di congiunzione politica fra la città di Veroli e i vertici provinciali e regionali dei Democrat.

Come va letto dunque l’atteggiamento del sindaco? Visto che Caperna è in attesa del proprio turno da almeno un quindicennio ma anche il Pd aspira, Cretaro avrebbe saggiamente imboccato la via della neutralità. Anche per mantenere fede a quell’accordo pre-elettorale che, soprattutto grazie al suo impegno, aveva permesso la riunificazione delle due anime del Pd e di stracciare il centrodestra del senatore Gianfranco Rufa, quasi doppiandolo. Una riunificazione poi vanificata dall’arrivo di Italia Viva.

Del resto le prime scintille si erano già viste l’anno scorso: soprattutto fra Verro e Cerquozzi. Causa la delega alla Cultura. Se questa scelta del sindaco va letta come un indirizzo, anche la candidatura a sindaco appare sempre più probabile che possa essere una battaglia politica fra Italia Viva e Partito democratico. Oppure fra i due litiganti ne arriverà un terzo?