Verso il precipizio, Chiusaroli: «L’azzeramento non è negoziabile. Andiamo in opposizione»

L'azzeramento chiesto dai tre consiglieri dissidenti di Forza Italia "non è negoziabile". Parola della capogruppo Chiusaroli. "Si va in opposizione" E quindi tutti a casa. Se martedì Fazzone non trova una soluzione

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

La politica ce l’aveva nel sangue. Ed un po’ anche nel Dna. La prima elezione è stata nel Senato degli Studenti dell’Università di Cassino: biennio 2001-2002. A farla appassionare era stato lo zio, presidente del Consiglio Comunale di Cassino per nove anni, stratega di tante maggioranze ed opposizioni consiliari, a lungo amministratore anche in Ateneo. Deve esserle piaciuto dal momento che a distanza di qualche anno Rossella Chiusaroli ha deciso di tentare il grande salto: consigliere comunale di maggioranza nel Comune di Cassino, nel 2016. Subito nominata capogruppo di Forza Italia. Consigliere Provinciale di Frosinone nel 2017.

Non ha un carattere facile. Non ama dire di si senza avere prima espresso la sua opinione. La disciplina di Partito c’è ma deve esserne convinta. È anche per questo che ora guida la fronda interna contro il suo sindaco Carlo Maria D’Alessandro, accusato da metà del Gruppo consiliare di decidere da solo. (leggi qui le tappe della crisi Si dimettono in tre: ma restano in maggioranza). Se martedì il coordinatore regionale Claudio Fazzone non riuscirà a metterci una pezza c’è il rischio che Rossella faccia saltare tutto e determini la caduta del sindaco e dell’amministrazione.

Consigliere, il sindaco ha detto che martedì non verrà, perché il problema non è amministrativo ma politico: sbaglia? (leggi qui Caro Claudio decidete senza di me: D’Alessandro non va al vertice anti crisi)

Il sindaco continua a non ascoltare. Noi siamo a posto con le nostre coscienze. Per noi il problema è politico e di conseguenza amministrativo. Ricordo che lo scorso 31 dicembre il sindaco ha deciso la nomina dell’assessore di Forza Italia in maniera politica.

Perché per voi è importante l’azzeramento della giunta?

Questa città ha bisogno di un cambio di passo. Lo scollamento tra giunta e consiglieri ha determinato il fallimento.

Immaginiamo che il sindaco accolga la vostra richiesta, revochi l’assessore nominato il 31 dicembre, azzeri tutti gli incarichi. A quel punto il nuovo esecutivo sulla base di quale assetto dovrebbe essere costruito?

Cassino merita un governo forte ed autorevole. Bisogna ritrovare lo spirito del 2016. Il nuovo esecutivo deve coinvolgere anche la Lega e Fratelli d’Italia… Se in consiglio comunale la maggioranza è passata da 16 a 13 (per ora), sicuramente un motivo ci sarà. Azzeriamo e ripartiamo. Serve un atto di coraggio.

Ma la Lega non vuole metterci piede in maggioranza. E Fratelli d’Italia ha disconosciuto l’amministrazione perché il sindaco ha indicato un assessore diverso da quello designato dagli organi del Partito. Come pensa che all’improvviso possano voler tornare indietro?

L’azzeramento presuppone l’avvio di un dialogo. Con presupposti politici del tutto diversi. Nel sindaco sono mancate tanto la volontà quanto la capacità di dialogo.

Il presidente del Consiglio Comunale Dino Secondino ha dichiarato che se vi diranno no significa che non hanno bisogno di voi ed andrete in opposizione: conferma o è cambiato qualcosa? (leggi qui Ad un Secondino dal baratro: «Se il sindaco non accetta l’azzeramento non ha più bisogno di noi e…»)

Confermo.

A che gioco state giocando: a parole siete ultimativi mentre nelle lettere non usate ultimatum bensì toni concilianti: l’impressione è che in realtà cerchiate disperatamente una via di rientro…

Noi non giochiamo: non si gioca sulla pelle dei cittadini. Per questo, i nostri non sono ultimatum. La nostra è responsabilità. E allo stesso è anche dignità. Nessuno deve pensare di poter approfittare della nostra responsabilità, sperando di poterla sfruttare in eterno per fare ciò che gli pare senza condividere e coinvolgerci. Siamo a metà mandato. Possiamo ancora recuperare il tempo perso. La nostra città, il nostro territorio aspettano risposte. Quando nel 2016 ci siamo candidati tutti ci abbiamo messo la faccia. La gente si aspetta da noi fatti. Che fino a questo momento sono stati pochi.

Se confermano il No farete cadere l’amministrazione?

Ci collocherà in opposizione. …Tragga lei le conclusioni.(Il passaggio di Chiusaroli, Secondino e Gianluca Tartaglia lascerebbe con 10 voti la maggioranza e porterebbe a 15 voti l’opposizione NdA)

Il sindaco teme che accettando le vostre richieste di azzeramento, chiunque da quel momento potrà usare lo stesso metodo per imporgli le scelte…

Il sindaco si è dimesso senza dire nulla a nessuno, ritirando le dimissioni dopo 6 giorni. In conferenza stampa ha più volte ribadito che ha vinto lui, decide lui… In realtà non ha solo lui, ha vinto anche la squadra ed ha vinto pure chi l’ha sostenuto stando fuori dalla coalizione. Abbiamo vinto in tanti.

Non temete di spaccare Forza Italia?

Assolutamente no. Abbiamo condiviso tutto con il nostro Partito.

Tre consiglieri di Forza Italia sono leali al sindaco, gli altri tre tra cui lei gli sono contrari: non è una spaccatura questa?

È dialettica interna. Al contrario di quello che qualcuno pensa, Forza Italia non è una caserma e nemmeno un Partito azienda. Le nostre perplessità sono state comunicate, puntualmente, al Coordinatore Provinciale ed al Regionale. Noi condividiamo le nostre scelte ed i nostri dubbi. A differenza di altri.

Una crisi lascerebbe Cassino fuori dalla prossima amministrazione provinciale …

Purtroppo sì. Ma nemmeno questo deve essere un elemento di ricatto per spingerci ad accettare in silenzio ogni decisioni presa sulla nostra testa. Non possiamo mortificare la nostra città andando avanti in questo modo.

L’azzeramento è una condizione negoziabile?

Assolutamente No…Possiamo negoziare solo ciò che è utile alla nostra città.

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