Verso l’uscita dalla crisi: vertice e poi l’annuncio

Crisi al Comune di Sora verso una soluzione. Domani mattina l’incontro di De Donatis con i tre consiglieri dissidenti. Che procedono compatti ma non chiudono le trattative. Intanto il sindaco cambia strategia: niente più conferenza dei capigruppo. Domani dopo l’incontro parlerà con i giornalisti. Molto di quello che dirà dipende dall’esito del faccia a faccia

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

È questione di ore. Meno di ventiquattro. E la crisi di maggioranza al Comune di Sora troverà una soluzione. Si era aperta lunedì 22 con le dimissioni del sindaco Roberto De Donatis rimasto senza maggioranza durante il Consiglio Comunale. Potrebbe finire con il confronto che avverrà domani tra il primo cittadino ed i tre Consiglieri che gli hanno fatto mancare i numeri: Floriana De Donatis, Francesco De Gasperis e Alessando Mosticone (leggi qui Il sindaco: “Mi dimetto”. Anzi no, “lo faccio lunedì”).

Mosse e contromosse

In che modo la crisi si risolverà non è dato sapere. Le bocche sono cucite. O quasi. Le possibilità sono due.

Roberto De Donatis

O si trova un compromesso per arrivare a fine mandato e poi ognuno per la propria strada (tanto è già cominciata la campagna elettorale per il voto amministrativo d’autunno). Oppure il sindaco De Donatis conferma le proprie dimissioni. Perché una cosa in questi giorni è emersa chiaramente: il primo cittadino non intende farsi logorare fino al ventesimo giorno, ossia l’undici di aprile.

Vuole risolvere la questione prima di Pasqua. Una soluzione a cui sarebbe propenso anche il gruppo dei tre dissidenti. A quali condizioni si saprà nella tarda mattinata di domani. Ma la città ha bisogno di certezze. Soprattutto perché è in corso la terza ondata della pandemia da Covid-19.

Tre certezze

Le uniche certezze sono tre. La prima: l’incontro fra il sindaco Roberto De Donatis e i consiglieri De Donatis, De Gasperis e Mosticone. Previsto per domani mattina, mercoledì, alle 11.30. Il gruppo andrà dal sindaco unito e compatto. Stasera, martedì, si è incontrato in videochat per mettere a punto gli ultimi dettagli sulla linea da tenere al tavolo. Nulla è scontato. L’esito della trattativa, tutta politica, dipenderà dalle posizioni che verranno assunte. Da una parte il sindaco, che vorrà certezze sui numeri per tenere in piedi una maggioranza. Dall’altra le richieste, anch’esse politiche, dei tre.   

La seconda: I tre consiglieri di maggioranza vogliono trattare col il sindaco. Dopo le sue dimissioni avevano rifiutato l’incontro con il presidente del Consiglio comunale. Antonio Lecce si era offerto come intermediario per arrivare a una soluzione istituzionale della crisi, coinvolgendo anche le minoranze. Un governo cittadino di salute pubblica per evitare il commissariamento in pieno Covid e arrivare al voto con poche cose condivise. (leggi qui Coalizione, falsa partenza. Mosticone ago della bilancia).

Alessandro Mosticone

La terza: il sindaco cambia strategia. Aveva detto al presidente Lecce di avere delle cose da comunicare al Consiglio comunale. Per questo era stata fissata una conferenza dei capigruppo, per lunedì pomeriggio alle 15, con all’ordine del giorno due punti: comunicazioni del sindaco; varie ed eventuali. Poi nella tarda mattinata di martedì la convocazione viene annullata. Per impegni istituzionali del sindaco. Ma è subito chiaro che si tratta di una strategia politica: altrimenti la conferenza dei capigruppo sarebbe stata rinviata o spostata ad altro appuntamento. Infatti poco dopo ha cominciato a circolare la voce di una conferenza stampa del primo cittadino.

In sostanza non vuole più parlare al Consiglio ma ai giornalisti. “Non ho ancora deciso nulla” dice il sindaco lunedì pomeriggio. Martedì mattina la conferma della conferenza stampa. Che si terrà appunto nel primo pomeriggio di mercoledì dopo l’incontro con i tre consiglieri. Si tratterà certamente di comunicazioni sia amministrative che politiche. Da giorni si parla di pratiche il cui iter è arrivato a conclusione: probabilmente in merito alla scuola innovativa di Renzo Piano. Molto di quanto dirà probabilmente dipenderà dall’esito dell’incontro delle 11:30 con i dissidenti.

La soluzione politica della crisi

La volontà è quella di trovare un punto di incontro”: lo conferma ad Alessioporcu.it il Consigliere Francesco De Gasperis. Che sul contenuto delle proposte tiene la bocca cucita. L’unica cosa certa è che i tre consiglieri comunali avranno una “linea comune”.

Francesco De Gasperis

In realtà le richieste al sindaco potrebbero essere quelle già anticipate nei giorni scorsi. (leggi qui Dissidenti compatti, De Donatis deve trattare). Si tratta di condividere in riunione di maggioranza l’ordine del giorno del Consiglio comunale, di stabilire quali argomenti del programma elettorale scegliere per arrivare a fine mandato.

Perché questo? E presto detto: l’attuale maggioranza è ormai politicamente sfaldata. I gruppi stanno lavorando a progetti che in campagna elettorale li vedranno contrapposti. Dunque ciascuno vuole impedire che altri facciano campagna elettorale con la leva dell’azione amministrativa.  

Ma la soluzione dovrà essere politica. Perché le opere pubbliche sono avviate e vanno avanti anche con il commissario prefettizio. Molte decisioni, invece, comprese quelle che riguardano il personale egli aiuti Covid dipendono da scelte politiche. In pratica necessita l’approvazione del Bilancio. E De Donatis non ha alcuna intenzione di farselo approvare da una maggioranza che non sia quella uscita dalle urne del 2016.

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