Vertice al ministero: Demi Engineering conferma «Vogliamo la Ilva di Patrica»

Nello stabilimento Ilva di Patrica potrebbe partire la produzione di componentistica in alluminio per il gruppo Fca. Oppure quella di portelloni per traghetti e portacontainer. E’ quanto emerso nel corso del vertice che si è tenuto al Ministero delle Attività Produttive per valutare il futuro dell’azienda, inserita nel gruppo siderurgico di Taranto.

All’incontro erano presenti il segretario provinciale della Cisl Enrico Coppotelli, il segretario confederale dei Metalmeccanici Fabio Bernardini, il segretario di presidenza della Commissione Industria al Senato Francesco Scalia . Soprattutto c’era l’ingegner Giulio Capobianco direttore generale della Demi Engineering. E’ la società interessata a rilevare il sito di Patrica.

Nel corso del vertice è stato ribadito quanto annunciato nel corso dell’incontro avvenuto qualche giorno fa, quando il capogruppo di Forza Italia in Provincia Gianluca Quadrini aveva accompagnato lavoratori e sindacati dal vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. (leggi qui ‘Miracolo al Senato: si alla vendita della Ilva di Patrica’)

In pratica. Già nelle prossime ventiquattr’ore si dovrebbe procedere con l’assegnazione del gruppo Ilva Nazionale – Taranto – Novi – Genova. La struttura di Patrica non fa parte di quel lotto. Ma vi era collegata nel caso in cui fosse stata individuata una soluzione per i lavoratori: doveva coinvolgere anche quelli in forza nell’impianto ciociaro.

Una volta assegnato il primo pacchetto, dal mese di giugno parte la gara pubblica per l’assegnazione del sito di Patrica: porterà alla vendita entro il mese di ottobre. E se non ci saranno intoppi, la produzione potrebbe ripartire prima della fine del 2017.

All’uscita dall’incontro, Enrico Coppotelli e Fabio Bernardini hanno espresso «soddisfazione. Se tutto andrà bene questa operazione potrebbe riportare linfa ad un territorio martoriato dalla crisi. Grazie al senatore Francesco Scalia per l’impegno: conferma che il lavoro di squadra, per il bene del territorio, paga sempre».

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