Vertice D’Alessandro – Pd sul dissesto: il conto lo paga Petrarcone (di M. Molisani)

È durato circa un ora il vertice tra sindaco e Pd sul dissesto nei conti del Comune di Cassino. Ognuno è rimasto sulla sua posizione: D'Alessandro vuole il default, Petrarcone no, mezzo Pd invece si. Alla fine, il conto lo ha pagato Petrarcone.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

A Cassino i debiti del Comune hanno messo tutti d’accordo. Basta scaricabarile, ingiurie e querele. Tutti seduti attorno ad un tavolo, chiamati dal sindaco Carlo Magno…..poco D’Alessandro. Anche gli acerrimi nemici di CMD’A. Quelli che gli avevano giurato guerra fino alla morte: Enzo Ringhio Salera e Peppino Iamm Bell Petrarcone.

Loro (che Sorrentino non ce ne voglia ) insieme a Francesco ma chi me l’ha fatto fare Mosillo, Massimiliano il vice presidente Mignanelli, Sarah Ora Tocca a me Grieco, Alessandro Se proprio devo starci rimango D’Ambrosio, Sabrina Occhi di gatto Grossi ed Edilio Segugio Terranova, poco dopo le 9 si sono accomodati in Sala giunta al cospetto del Sindaco e del suo fedele scudiero Ulderico Dissestotuttalavita Schimperna. L’unica assente Barbara Neuromed Di Rollo.

 

IL DISSESTO S’HA DA FARE

Signori qui c’è poco da discutere. Possiamo anche tirare avanti per un pò, ma sei poi verrà qualcuno dopo di me dovrà dichiararlo questo dissesto. E una volta avviata la procedura darà la colpa al sottoscritto. A me questa cosa non sconfinfera proprio”. Ha esordito più o meno così il buon Carlone sotto lo sguardo attento, ma non di certo ostile dei commensali.

I debiti hanno messo tutti d’accordo. D’altra parte l’avevamo detto i conti i rosso piu si smuovono e più “puzzano”. (Leggi qui Il patto segreto per blindare Rosario)

Il proverbio dice “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino“. E di impronte sui Bilanci del Comune di Cassino, negli ultimi quindici anni ce ne sono tante. Sia chiaro: nulla di illegale ma ci sono scelte che sono sicuramente popolari ma sotto il profilo tecnico poco plausibili. Ergo, meglio che ci si faccia la polvere sopra.

 

MA MANCO PE’ GNENTE

La replica a Carlo Magno….poco D’Alessandro è affidata in prima battuta a Enzo Ringhio Salera che per la prima volta non ringhia contro CMD’A. Si attaccano, è vero, ma poco poco. “Tu chiedi a noi di abbassare i toni?! Ma se sei stato tu ad alzarli!”. Giura di avere a portata di mano le carte che dicono il contrario di quanto sostenuto dal sindaco: “Dai nostri documenti risulta che il dissesto non è indispensabile. Si possono risparmiare ancora altre risorse. Ci sono immobili che si possono vendere. Con degli interventi specifici possiamo evitare il dissesto“.

Dello stesso avviso anche Peppino Iamm Bell Petrarcone. Non potrebbe essere altrimenti. I cittadini non sono poi così tanto stupidi. Se i personaggi simbolo della passata gestione amministrativa fossero d’accordo con il dissesto ammetterebbero colpe da pernacchie in Piazza Labriola.

Inizia il dibattito. Da fuori la porta si sentono discussioni pacate e fragorose risate. L’ambiente non è caldo, tutto il contrario.

Sarah Ora Tocca a me Grieco, chiede lumi su tutto. Ulderico Sapientino Parole e Numeri Schimperna ha una risposta ad ogni domanda. Sono mesi che cerca di far quadrare i conti e, non di certo per colpa sua, con scarsissimi risultati.

 

CHI SI E CHI NO

In sostanza le posizioni sul dissesto dopo la riunione “alla volemose quasi bene” andata in scena questa mattina si sono delineate. Anche se dichiarazioni di voto ufficiali non ce ne sono state.

Si dà per scontato che CMD’A e la sua band siano pro default. Anche se visto quello che è successo in questi due anni, nulla è scontato nell’asilo pro tempore di Piazza De Gasperi. Anche perché l’oracolo di Carlo Maria, il fu commander in chief Mario Enti Locali Abbruzzese continua a dichiararsi a favore o contro a seconda delle occasioni. Ma è certo anche che il sindaco non muove foglia senza aver chiesto gli “auspici” ad M.A.

I Mosilliani sembrano anche loro propensi al si. D’altra parte Sarah ha sempre sposato questa tesi ed ora non può di certo rimangiarsela. Ma nemmeno intende farlo. Il suo punto di vista è: mettiamo fine a questa agonia, consentiamo alla città di ripartire mettendo un punto di inizio certo.

Anche Alessandro Ci sono perché devo esserci D’Ambrosio non ha mai disdegnato la parola dissesto. Come del resto nemmeno Mignanelli. Sabrina Occhi di gatto Grossi, non si pronuncia. Ma in questi casi vige la legge di “chi tace acconsente“. E qualche occhiolino il buon Carlone glie lo ha anche fatto.

Abbiamo detto precedentemente della posizione di Enzo Ringhio Salera e di Peppino Iamm Bell Petrarcone a cui sicuramente per partito preso si accoderà anche Edilio Segugio Terranova. Morale della favola il Pd come al solito non è d’accordo sul nulla.

LA VERA NOTIZIA

La vera notizia stando alle dicerie degli invidiosi è però un’altra. Alla fine della riunione tra abbracci e pacche sulle spalle, si va tutti insieme allegramente al bar a prendere il caffè. E udite, udite, è successo l’inimmaginabile. Peppino Iamm Bell Petrarcone ha pagato il conto. “Questo è un giorno speciale“. Hanno pensato in molti.

In effetti ci sono persone disposte a giurare di non averlo visto mai mettere la mano al portafogli.

Qualcuno corre a verificare sulla timeline di Facebook: e scopre l’arcano, oggi era il suo compleanno. Se l’è cavata con qualche caffè ed un paio di Crodini.

Riavvolgendo di poco il nastro però c’è chi giura di aver sentito nei lunghi corridoi di Palazzo De Gasperi, mentre era in corso già la “ricreazione” una frase che la dice lunga all’improvviso trattato di pace tra maggioranza e minoranza.

Qua se noi contiamo ad insultarci è logico che vincono quelli del Movimento 5 Stelle“.

A buon intenditor pochi…..debiti.