Vertice di maggioranza: è tregua armata

Il vertice di maggioranza ad Anagni. Si conclude con quella che è a tutti gli effetti una tregua armata. Tutto è legato ai cantieri che il sindaco dovrà essere in grado di aprire, secondo le promesse fatte agli elettori

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Probabilmente sarà l’effetto delle critiche arrivate nei giorni scorsi. Sta di fatto che la rituale riunione di maggioranza che si è tenuta due giorni fa ad Anagni, almeno a giudicare da quello che hanno fatto trapelare i presenti, si è svolta senza polemiche di sorta. Le cronache raccontano di un sindaco che si è complimentato con tutti i presenti per il buon lavoro svolto, ricordando alle varie anime della maggioranza che è necessario andare avanti così per tutto il prossimo anno, in previsione della scadenza elettorale.

Tutto risolto dunque? Non esattamente. Diciamo che il sindaco di Anagni Daniele Natalia sta cercando di fare quello che è giusto fare in questa circostanza; ovvero, limare i contrasti e le fibrillazioni interne per evitare che le tensioni diventino ancora più sfibranti. (Leggi qui Dall’assedio alla graticola, i giorni difficili di Natalia).

La tregua armata in maggioranza

Del resto,  che quelle sulle fibrillazioni non siano semplici voci, lo ha detto ieri uno dei partecipanti alla riunione. Che, in modo rigorosamente anonimo ovviamente, ha fatto sapere di apprezzare l’atteggiamento del sindaco. Chiarendo però che “tutto è legato alla capacità di Natalia di portare avanti le opere ed i progetti che sono stati annunciati. È chiaro che se ci dovessero essere dei ritardi, le sollecitazioni diventerebbero più consistenti“. Un modo per dire al primo cittadino; vedi di darti da fare, ed anche in fretta.

Sul piano degli equilibri interni alla maggioranza, è da notare invece il fatto che la federazione delle liste civiche che qualche giorno fa è stata ufficialmente varata (ed alla quale si è collegato anche il gruppo della Lega) sia stata ratificata senza l’ingresso del referente di Cuori Anagnini; di fatto, l’unica forza civica non entrata nella suddetta federazione. (Leggi qui I civici si alleano e scuotono il sindaco Natalia).

Secondo qualche indiscrezione, ci sarebbe stato , al momento della decisione di creare la federazione, un tentativo degli esponenti di Cuori Anagnini di farne parte. Richiesta che sarebbe stata però cortesemente respinta. Cuori Anagnini sarebbe, al momento, considerata troppo filogovernativa ( anche se i rapporti tra il consigliere Pietrucci e l’assessore Marino, al momento, sono ai minimi storici).

Il che, da questo punto di vista, rafforza la tesi secondo la quale, al di là della sbandierata armonia, la federazione delle civiche nasce proprio con il proposito di fare le pulci all’azione di governo. E non può dunque mettersi insieme con una lista (Cuori Anagnini appunto) che ha da sempre un atteggiamento più filogovernativo. (Leggi anche Anche la Lega va all’assedio del sindaco).

Un segnale in più di cui il sindaco Natalia dovrà tenere conto.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright