Via al Fronte Progressista: è l’ora delle Comunali

Il fronte progressista composto da 7 Partiti e 2 Civiche molla gli ormeggi. Inizia a scrivere il documento politico alla base dell'alleanza. Prima alleanza con Pd e M5S insieme. Porte aperte agli assenti: Socialisti, Azione e Iv

Il tempo dell’attesa è finito. Il centrosinistra lancia il Fronte Progressista e comincia le manovre per raggiungere il municipio di Frosinone. Ne fanno parte Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Articolo 1, Demos, Possibile, Frosinone In Comune, Lista Cristofari, Europa Verde – I Verdi e Sinistra Italiana. Mancano all’appello i Socialisti di Gian Franco Schietroma, Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi. Se vorranno aggregarsi potranno farlo. Ma gli altri hanno deciso di non aspettare.

Ma il dato politico è un altro: per la prima volta in provincia di Frosinone c’è un’alleanza che vede insieme il partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle.

Via al Campo largo

Il nuovo municipio di Frosinone

Nella nota sottoscritta questa mattina, partiti e civiche hanno annunciato di avere “deciso di avviare un percorso comune per una proposta unitaria e progressista in vista delle prossime elezioni amministrative di Frosinone del 2022”.

La decisione di mollare gli ormeggi è stata presa lunedì sera nella Saletta delle Arti a Frosinone. Lì le forze politiche si sono auto-convocate ed hanno “manifestato la volontà di esplorare le possibilità programmatiche per dare avvio ad una coalizione capace di rappresentare un’alternativa reale alla destra e ai 10 anni di amministrazione che ha governato la città”.

Il primo passo: un documento programmatico generale dal quale partire e che tenga tutti dentro. Che sia aperto alle forze della sinistra che ancora non hanno deciso se scendere in campo da sole con un altro progetto. Una volta definito il documento ed il perimetro del Campo largo partirà “il confronto con le parti sociali della città, associazioni, movimenti, realtà giovanili e studentesche”.

Non c’è la parola Primarie

Foto © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

La volontà di allargare il campo è così forte che nella nota non vengono citate le Primarie. Perché sono uno degli elementi di divisione tra il Fronte Progressista e chi ancora non ha aderito. Il primo è disposto a scegliere il candidato sindaco del centrosinistra attraverso la selezione interna affidata ai cittadini; i secondi invece vogliono che sia la classe dirigente a designare il candidato.

Il Fronte Progressista mette però in chiaro “la volontà, da subito, di essere chiari su modalità e criteri per la selezione della candidata o del candidato alla carica di sindaco. Deve necessariamente essere una figura capace di rinsaldare. Deve essere un plus per la coalizione stessa e per la comunità cittadina”.

I primi punti fermi sono stati fissati. Sono i valori progressisti ed i principi generali di giustizia ambientale. In pratica: transizione ecologica, diritti sociali e civili, inclusione sociale, parità di genere, cultura e politiche giovanili.