Via alla giunta di FdI con cui Rocca guiderà il Lazio

Presentata la giunta di Francesco Rocca. Ha la forte impronta di FdI. Gli impegni del Governatore. Che mantiene la delega sulla Sanità. Le reazioni ed i commenti.

La Giunta regionale di Fratelli d’Italia è ufficialmente nata: la guiderà il governatore Francesco Rocca, agli altri solo le briciole ed all’Udc nemmeno quelle. Il varo ufficiale c’è stato poco dopo le ore 11 in Sala Tevere: tra abiti blu per gli uomini e fiori gialli tra le braccia delle signore.

Il governo di centrodestra che prende il posto di dieci anni del centrosinistra ha il Dna del Partito di Giorgia Meloni. Non poteva essere altrimenti. Nell’Aula che lo reggerà per i prossimi cinque anni i due terzi della maggioranza li esprime FdI, gli altri messi insieme fanno meno della metà dei suoi voti. E la nuova giunta ne è lo specchio.

A loro la maggioranza, a loro le deleghe migliori, a loro il Presidente del Consiglio Regionale, a loro il vice di Rocca.

La giunta svelata

A governare il Lazio con Francesco Rocca saranno 5 donne e 5 uomini. I nomi sono quelli che le cronache hanno raccontato in questi giorni di trattative. Fratelli d’Italia raccoglie 7 assessori, 6 in Giunta ed uno ad interim: Roberta Angelilli sarà la vice presidente ed avrà la delega allo Sviluppo economico, commercio, artigianato, industria e internazionalizzazione; Giancarlo Righini somma il Bilancio con le Politiche Agricole, caccia e pesca; Fabrizio Ghera prende la doppia delega unendo ii Trasporti e lo strategico ciclo dei rifiuti, demanio e patrimonio; Massimilano Maselli è l’assessore alle Politiche sociali; all’ex vicesindaco di Itri Elena Palazzo vanno l’Ambiente depotenziato dai rifiuti, più sport e turismo; al posto dell’ex vicesindaco di Frosinone Fabio Tagliaferri sacrificato all’ultimo giro di giostra entra Manuela Rinaldi di Rieti che si occuperà di Lavori pubblici e ricostruzione.

La Lega compie la missione di salvare il primo dei suoi mancati consiglieri nonostante i loro oltre diecimila voti di preferenza: Pasquale Ciacciarelli (14mila preferenze) riceve la delega all’Urbanistica, politiche abitative e politiche del mare, quella che lo mette più in relazione con il dicastero retto da Matteo Salvini. Con lui entra l’eurodeputata Simona Baldassarre che va alla Cultura, pari opportunità, politiche giovanili e della famiglia. Lascia il seggio di Bruxelles alla giovane Maria Rosaria Rossi di Ferentino, prima dei non eletti in Europa quattro anni fa.

A Forza Italia va l’assessorato al Personale, polizia locale, sicurezza urbana e rapporti con gli enti locali, assegnato a Luisa Regimenti. Mentre di Scuola e lavoro va all’ex sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni; il consigliere uscente Pino Simeone invece andrà a guidare l’Egato della Provincia di Latina.

L’assessorato ad interim è quello alla Sanità: rimane nelle mani del presidente Rocca. Lella mappa geografica della Giunta manca Viterbo: a Daniele Sabatini andrà la guida del potentissimo gruppo FdI in Aula.

La delega alla Sanità

La delega alla Sanità resta al Governatore. Elemento che nei giorni scorsi ha sollevato più di qualche perplessità: per i suoi trascorsi nelle fila della sanità privata del gruppo Angelucci. Che proprio nel Lazio ha il suo core business.

Terrò per me la delega alla Sanità per affrontare questa sfida. È un impegno sul quale ho messo la faccia e quindi mi assumo in prima persona la responsabilità come presidente” ha spiegato invece il Governatore.

Assicura “Stiamo già lavorando per i tempi di attesa in Sanità, per rimuovere entro i primi cento giorni la situazione orribile che si vive nei pronto soccorso. Ci vorrà qualche settimana, ma mi sento ottimista che entro i cento giorni ce la faremo“. C’è chi gli domanda se per riuscirci aprirà i Pronto Soccorso anche alla Sanità Privata. Rocca dice che prima la Regione Lazio ha bisogno di capire se servono nuovi letti: bisogna “prima capire se gli attuali sono sfruttati e se tutto il privato accreditato mette a disposizione tutti i posti dichiarati“.

Farà discutere la considerazione fatta in conferenza stampa. Quando denuncia la “pessima abitudine per la quale il fine settimana non si dimette. C’è un picco epidemiologico evidentemente nel week end, dovrò chiedere aiuto ai miei amici all’Oms” ha ironizzato. Non sa che per antica tradizione si cerca di mandare il paziente a casa con i familiari il fine settimana, anticipando quindi – dove possibile – le dimissioni al venerdì all’ora di pranzo.

Prima preoccupazione, il debito

La campagna elettorale è finita. Ora si deve cominciare a fare. Confrontandosi con i numeri. “Tra una quindicina di giorni, più o meno, ci rivedremo con giornalisti perché la situazione economico-finanziaria non è delle migliori. Questo si lega con la complessità e l’importanza della sfida che abbiamo dinanzi nell’interesse dei nostri cittadini, dei territori e dell’attenzione che dobbiamo dare alle aree più degradate e alle fasce più deboli. È una sfida enorme sia per quanto riguarda la situazione debitoria della nostra Regione sia le poche risorse“.

È l’elemento che preoccupa di più il presidente. Perché sono i conti a determinare i margini di movimento. ”Sto svolgendo un’attività ricognitoria molto importante, che poi verrà presentata alla stampa e ai cittadini per far conoscere anche il punto di partenza“.

Le Case popolari

A sorpresa si scopre che il ciociaro Pasquale Ciacciarelli sarà uno di quelli sulla linea del fronte. A lui faranno riferimento le politiche abitative, le case popolari. “Sulle case popolari ho intenzione di intervenire. Non è pensabile che i cittadini debbano vivere in quelle condizioni, non è pensabile che si viva nel degrado, nell’illegalità o che persone con redditi per 359mila euro occupino una casa popolare come ho scoperto“.

Francesco Rocca ha scoperto che nelle case popolari ci sono anche gli abusivi. “Compatibilmente con la normativa intendo intervenire in questi giorni abbiamo già scoperto circa 100 persone che occupano case popolari a Roma, pur avendo redditi superiori ai centomila euro. Redditi in chiaro, non in nero, che gli consentono di trovare una casa altrove. È un problema di legalità e di decoro. È evidente che i mostri come il Corviale devono trovare una soluzione“. 

Il viatico coordinatori

Mentre è in corso la conferenza stampa, gli uffici stampa dei coordinatori regionali lanciano le dichiarazioni augurali. “Una squadra di eccellenza che porterà finalmente le istanze dei territori al centro dell’azione amministrativa. Affronterà in maniera seria e concreta tutte le sfide che si presenteranno. Come già sta facendo al governo della nostra Nazione, anche nella Regione Lazio, il centrodestra continuerà a lavorare in sinergia per progettare il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità ricucendo il rapporto di fiducia tra cittadini e Istituzioni” dice Paolo Trancassini.

Per il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon, quella presentata oggi «È una squadra di governo regionale forte, coesa, competente. Permetterà al Lazio di invertire la rotta dopo anni di centrosinistra, politiche insensate a firma Zingaretti”.

Il futuro industriale

C’è poi l’aspetto dello sviluppo industriale. Nei dieci anni del governo Zingaretti è nata la struttura che ha unito i vari consorzi industriali, generando il braccio operativo della Regione sul fronte dello sviluppo. “Nei prossimi anni ci sono molte sfide su cui saremo chiamati a lavorare. Progetti che saranno finalizzati a rendere le nostre aree industriali sempre più moderne e competitive così come le industrie presenti sul territorio regionale ci hanno più volte chiesto. Ci attendono anni intensi ma che affronteremo nel pieno spirito collaborativo per dare le giuste risposte che le nostre aziende si attendono