Viabilità, fioriere e polemiche, Isola del Liri diventa una “polveriera”

Nella città della cascata c'è un altro fiume: quello delle polemiche legate alla viabilità ed al commercio. Ma l'impressione è che si tratti di un ring per saggiare le forze di maggioranza ed opposizione.

Qualche commerciante (ma anche diversi cittadini) parla di una città che è diventata «una polveriera». Altri invece, legittimo per carità, decidono di non dire la loro opinione su tutto quello che non è strettamente legato alla propria attività. Per non incorrere in polemiche che potrebbero rivelarsi nefaste. Di questi tempi vivere ad Isola del Liri significa soprattutto dover pesare, letteralmente, ogni parola, per evitare di creare ulteriori situazioni di tensione. Colpa di una serie di problemi che stanno incendiando il dibattito in città. Quasi tutti legati alla viabilità.

Senso unico e fuoco alle polveri

Veduta di Isola del LIri

A partire dalla decisione di creare nel corso Roma un senso unico a scendere verso la cascata.  Una decisione presa per aumentare i posti auto nel centro. Solo che poi, sempre nel centro, l’amministrazione decide di riservare diversi posti, inizialmente pensati per le auto, agli esercenti. E quei posti li marca con la presenza di fioriere. La conseguenza è che gli spazi per il passaggio delle automobili diminuisce ancora. Inoltre, il senso unico a scendere provoca, per chi arriva dalla direzione opposta, disagi notevoli. Che si traducono, soprattutto in alcuni giorni, in file chilometriche. Con tutti i disagi che ne conseguono.

Il team Quadrini smorza i toni

ANGELO CARINGI

L’amministrazione Quadrini fa sapere che il progetto è legato alla valorizzazione del centro e delle attività presenti. Ma i commercianti replicano con una lettera infuocata, in cui parlano di «disastro» per gli affari. Senza contare chi, come l’ex vicesindaco Angelo Caringi, oggi commissario cittadino di Forza Italia, sottolinea i problemi legati all’aumento di rischi di assembramenti, con gli spazi nel centro sempre più ristretti.

Insomma, la polveriera di cui si diceva prima. E la politica? Il sindaco Massimiliano Quadrini, per ora, tace. Il presidente del consiglio comunale Stefano Vitale cerca una possibile apertura, spiegando che tutto «nasce dall’emergenza Covid 19 e dalle conseguenti disposizioni che siamo dovuti a rispettare». E che la consulta dei commercianti, adesso così critica, «è sempre stata informata di ogni passo e di ogni motivazione alla base dello stesso».  

Di Pucchio affonda: zero confronto

ANTONELLA DI PUCCHIO CON BRUNO ASTORRE. FOTO © GIANPIERO PIZZUTI

Mentre Antonella Di Pucchio (figura storica del Pd cittadino, ma all’opposizione dell’amministrazione Dem dopo essersi candidata con una Civica), descrive una situazione del tutto opposta. Una realtà fatta di chiusura totale. Nella quale, alle proposte di collaborazione inviate dalla minoranza, la coalizione vincente ha replicato dimostrando di essere «chiusa ad ogni confronto e ragionamento costruttivo per la città».

Il tutto nelle stesse ore in cui arriva la notizia di un nuovo positivo al Covid 19. Un mix che minaccia di avere effetti devastanti.

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