Una settimana da vicesindaco e subito furono dolori di pancia (di M. Molisani)

Una settimana da Dio per Jim Carrey, una settimana sola di vicesindaco per Benedetto Leone. Ma è abbastanza per innescare i dolori di pancia nell'amministrazione del sindaco Carlo Maria D'Alessandro

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Il rischio è quello di aprire un’altra enorme falla sulla nave del capitano Carlo Magno…per la disperazione D’Alessandro che ormai fa acqua già in abbondanza. A generare la nuova rottura nello scafo è l’assegnazione della delega provvisoria di vice sindaco a Benedetto Social et poi Labora Leone. (leggi qui Benedetto Leone vicesindaco balneare (Conte della Selvotta)) In molti non hanno gradito la promozione dell’ex faccendiere abbaziale giunta come sempre ad opera del fu Commander in Chief, Mario (M)ente Locale Abbruzzese tramite il “braccio” di CMD’A.

 

UNA SETTIMANA DA DIO

Una settimana da Dio, in assenza del vacanziero Carlone, dunque per l’assessore Benedetto Social et poi Labora Leone, come nel film del 2003 diretto da Tom Shadyac e interpretato da Jim Carrey, Morgan Freeman e Jennifer Aniston, che racconta le bizzarre avventure di Bruce Nolan, al quale il Padre Eterno ha affidato i suoi poteri per sette giorni dato che si è detto in grado di svolgere molto meglio di lui il suo compito.

Insomma, quello che Leone fa all’insaputa di D’Alessandro nelle continue riunioni serali alla locanda del Santo Bevitore, insieme ad M.A. e a qualche compagno di calici
occasionale.

Giocati bene questa occasione”, è la raccomandazione che Mario (M)ente Locale Abbruzzese ha fatto all’ex faccendiere abbaziale e riferita dai fedelissimi dell’ex commander in Chief a più di qualche membro dell’amministrazione.

 

I MAL DI LANCIA DI…..TORCICOLLO

Purtroppo però non tutte le ciambelle escono con il buco. A ventiquattro ore dalla nomina del Leone a Vicesindaco, quindi il tempo che la notizia sia diventata di dominio pubblico, ecco l’inizio delle rivolte.

Non è stata la Lega ha sollevare perplessità, non ufficialmente quantomeno e nemmeno Antonio Pennellone Valente o Francesco Black & Decker Evangelista e sembrerebbe nemmeno Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli che con Benedetto Social et poi Labora Leone ha molti conti in sospeso. Celebre la frase di Rossellissima rivolta il 27 aprile scorso proprio all’ex cerimoniere: “Leò scordati di fare il Vice Sindaco“. (Leggi Il teatro dei pupi e chi regge i fili a Cassino).

A perdere le staffe, inforcare gli occhialetti e scrivere un messaggio al vetriolo sia a CMD’A che a M.A. ma anche a Pasqualino Settebellezze Ciacciarelli, questa volta è Peppe Torcicollo Di Mascio. Leader del gruppo ReAzione, ovvero una delle liste civiche che hanno contribuito alla vittoria di Carlone d che esprime in assise due consiglieri, Di Mascio, appunto e Angelo El Jardinero Panaccione.

 

NESSUNA CONDIVISIONE

«La nomina di Leone non è stata condivisa con nessuno. Questo non era il modo e nel il tempo di fare una simile azione», ha detto in sintesi e senza troppi giri di parole Peppe Torcicollo Di Mascio.

Sono entrate poi in gioco le diplomazie che hanno cercato, dalla parte di CMD’A di placare subito la rivolta senza che potesse prendere piede anche con il sostegno di altri consiglieri comunali con il mal di pancia.

È stato fatto notare al presidente dell’ordine degli avvocati del foro di Cassino che alcuni atti possono essere in occasioni eccezionali firmati soltanto da un vicesindaco in sostituzione del primo cittadino e non da un comune assessore.

Ma sulla collegialità della scelte la lista ReAzione pone l’accento e non sulla necessità di avere chi facesse le veci di CMD’A. Il problema non è la carica ma chi la ricopre.

 

IO MI FACCIO IL C….

Tempestato dalle chiamate anche dagli ambasciatori di Di Mascio e della lista ReAzione anche Benedetto Social ed poi Labora Leone abbandona i panni da sornione.

E sbotta: «Io non vedo dove sia il problema. La mia lista ha ottenuto più di mille voti alle amministrative è stata la seconda forza politica dopo Forza Italia. E poi, io sto dalla mattina alla sera a farmi il c…. dentro queste quattro mura mentre qualcuno (il riferimento è puramente casuale) si presenta si e no una volta al mese. All’occorrenza se gli serve qualche cosa».

Fatto sta che la rivolta di Peppe Spartacus Di Mascio non si è placata, nemmeno un pò. Tanto che per la città girano insistenti delle voci secondo cui sia già pronta un’altra delega da vicesindaco, quella per Beniamino Il Serafico Papa, assessore all’Urbanistica espressione della lista civica Reazione.

Ma non si è mai visto. Da nessuna parte. Chi ha messo in giro la voce deve essersi ispirato alla ventata di novità introdotta dal governo gialloverde Lega – M5S a livello nazionale: un premier e due vice.

Va bene che dal punto di vista del peso specifico Carlo Magno…per la disperazione D’Alessandro vale doppio, ma non è che tutto deve essere preso per forza alla lettera.