Video chiamate per visitare i defunti, Picano si sgancia

Da supporter di Petrarcone a censore dell'ultima iniziativa da era Covid del suo gruppo consiliare: video chiamate dei cittadini per sostare virtualmente davanti alle tombe dei cari. Che diventa il nuovo tema di scontro tra maggioranza ed opposizione. E di dialogo tra Renziani e Leghisti. I Fardelli in purgatorio

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

“Spero che sia una fake news. È la prima volta nella vita che mi è capitato di leggere una proposta in cui i politici chiedono di poter pregare il proprio caro defunto con la videochiamata“. A prendere posizione è l’ex consigliere comunale di Cassino Danilo Picano.

È stato a lungo un uomo di fiducia del due volte sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e lo ha sostenuto anche alle elezioni comunali del 2019. Ma ora arriva a dire che con l’ultima proposta fatta ha rasentato il ridicolo. E con lui i due colleghi di opposizione Massimiliano Mignanelli e Salvatore Fontana. Tutti e tre hanno infatti diffuso il comunicato che viene definito “macabro” da ambienti vicini alla maggioranza. E che nessuno commenta.

La macabra idea di Petrarcone & co.

Danilo Picano non ha gradito al proposta del suo ex ‘mentore

Ma cosa hanno chiesto di preciso i consiglieri? Partiamo dal dato politico, intanto. Si prende spunto da un’idea del sindaco leghista di Frosinone Nicola Ottaviani, a dimostrazione che il feeling sul territorio tra il Carroccio e i renziani non è più un mistero. Per restare nella sola città di Cassino è evidente come la consigliera leghista Michelina Bevilacqua sia molto in sintonia con i due consiglieri di Italia Viva. ((leggi qui Renzi e Salvini, l’alleanza tra i due Matteo si sperimenta a Cassino)

Ma veniamo alla sostanza. In un comunicato stampa i tre consiglieri comunali spiegano: “Con l’ausilio di volontari della Protezione Civile e delle associazioni, chi ha defunti seppelliti presso il cimitero di Frosinone può prenotare una videochiamata attraverso un apposito numero. Così facendo, grazie alla disponibilità dei volontari, sarà possibile arrivare, attraverso un telefono dotato di videocamera fino davanti la tomba del proprio caro“.

Ma Salera fa lo gnorri

Il sindaco di Cassino Enzo Salera davanti al cimitero

“Non riusciamo a comprendere il perché il sindaco di Cassino, al posto di farsi fotografare dinanzi all’ingresso del cimitero, non prenda esempio dal suo collega di Frosinone e cominci davvero a capire la sofferenza che in questo periodo attanaglia i suoi concittadini”.

Il primo cittadino dal canto suo preferisce non commentare. “Le video chiamate? Si, stiamo lavorando per consegnare i computer agli studenti che non hanno i dispositivi affinché nessuno resti indietro nelle nostre scuole, questa è una assoluta priorità”, è l’unica voce che si leva dal Municipio di Cassino.

Una certa irritazione trapela anche da ambienti fino a poche settimane fa vicini a Fontana e Petrarcone, ma che ora prendono sempre più le distanze. Si tratta del consigliere Luca Fardelli e del fratello Marino, sempre molto attivo anche se dall’esterno delle istituzioni politiche. Con l’associazione “Cassino città per la pace” si è dedicato alle attività culturali. Ha fatto molta fatica ad ottenere i patrocini a diverse iniziative quando il fratello Luca era organico all’opposizione.

I due Fardelli colgono l’occasione

Luca e Marino Fardelli

Ora che pian piano fa squadra con la maggioranza, i patrocini all’associazione del fratello vanno in automatico: e il sindaco in persona prende parte alle varie cerimonie che lui organizza curando ogni particolare, da gran cerimoniere. E così con la delibera di giunta numero 87 del 7 aprile 2020 è stato dato il patrocinio alle due iniziative denominate Biglietto sospeso” e “Arte & solidarietà. Non è altro che un secondo timbro con il quale si sigla la tregua dopo la guerra. Per arrivare alla pace definitiva, ovvero all’ingresso del fratello Luca in maggioranza in maniera ufficiale, bisognerà superare l’emergenza sanitaria.

Il Covid-19 ha paralizzato l’attività politica e tutte le dinamiche che si erano innescate all’inizio dell’anno. A partire da quelle del tesseramento del Pd: a Luca Fardelli era stata negata la tessera del 2020 dal commissario di circolo Romeo Fionda in quanto nel 2019 si è candidato contro il Pd, ma si era in attesa della decisione definitiva da parte della Federazione di Frosinone.

Tutto questo prima che il Coronavirus arrivasse in Italia. Ora nulla sarà più come prima, figuriamoci nel Pd. E con tutto il da fare che ci sarà, la sanatoria per Luca Fardelli è forse una delle cose più scontate. Poi una volta espiata la pena sarà in maggioranza. Per ora resta in purgatorio.