Vince Acea, sindaci spaccati. Le reazioni

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Grande caos in Provincia. I sindaci chiamati a ribattere alla richiesta di adeguamento della tariffa dell’acqua si spaccano. Nessuna delle proposte avanzate ha raggiunto i voti minimi per essere approvata. (Leggi qui la cronaca minuto per minuto) Nemmeno la consulenza pagata 25mila euro da tutti i sindaci che, tra le altre cose, proponeva di abbassare da 80 a 35 milioni di euro le richieste: a) togliendo dalle bollette gli importi non pagati dai morosi ma facendoli recuperare da Equitalia, b) multando Acea per non avere acquisito gli acquedotti di Cassino. L’assemblea si è spaccata tra le proposte avanzate dai sindaci di Frosinone e Roccasecca da un lato e del sindaco di Alatri dall’altro lato. Entrambe dicevano – nella sostanza – la stessa cosa: stop agli aumenti fino a quando non sarà chiaro se Acea ha adempiuto alle prescrizioni fatte dai sindaci sei mesi fa oppure deve andare avanti l’iter per la risoluzione del contratto. L’Assemblea, alla fine, non ha approvato la proposta presentata dalla Segreteria Tecnica Operativa dell’Aato 5. Questo l’esito della votazione: favorevoli 106.604 su 14 comuni; contrari 198.953 su 31 comuni; astenuti 47.574 su 8 comuni. Gli altri sindaci assenti.

Le reazioni

Antonio Pompeo (Presidente della Provincia e sindaco di Ferentino) – Nonostante i miei ripetuti appelli alla responsabilità – commenta il Presidente Pompeo – affinché i sindaci approvassero oggi una proposta che avesse contrastato quella presentata dal gestore idrico presso l’Autorità per l’Energia, ciò non è avvenuto. Ora sul piatto esiste la proposta di Acea e non ci sono altre proposte. La proposta che è stata bocciata prevede agevolazioni tariffarie per famiglie in condizioni economiche disagiate, drastica riduzione di conguagli (34milioni) rispetto a quella del gestore (77milioni) tra le altre cose la proposta Sto prevedeva il pagamento in un tempo molto maggiore di quanto non abbia proposto il gestore. Siamo, in sintesi, esposti al serio rischio di subire aumenti molto forti senza poterli contrastare. Spero che l’Autorità per l’Energia non compia azioni nei prossimi giorni e la prossima settimana convocheremo di nuovo l’assemblea dei Sindaci per giungere a una proposta dell’Aato 5”.

Nicola Ottaviani (Sindaco di Frosinone) – Si è trattato di un vero e proprio suicidio politico ed amministrativo ai danni degli utenti e dei cittadini della provincia di Frosinone. Alcuni sindaci del Pd, a costo di votare contro la proposta del Comune di Frosinone che prevedeva di azzerare gli aumenti della tariffa in attesa della definizione della procedura di contestazione contro Acea, sono stati capaci di far passare di fatto l’aumento indiscriminato della tariffa a tutto vantaggio del gestore idrico. Se poi si considera che il Comune di Roma – azionista di maggioranza di Acea – ha congelato per tutto il 2016 gli aumenti delle tariffe per i residenti nella Capitale, al danno si aggiunge la beffa perché i romani ancora una volta ci tratteranno come i soliti buruini incapaci in provincia di tutelare i propri interessi e quelli dell’intera cittadinanza. Neppure i templari sarebbero stati in grado di effettuare un suicidio di massa di tali dimensioni.

Mario Abbruzzese (Presidente commissione Riforme – Regione Lazio) Ancora una volta i Sindaci del Centro sinistra hanno lavorato a favore di Acea. Come al solito il PD ha fatto quadrato sugli interessi di pochi, invece di tutelare i cittadini della provincia di Frosinone. Il sindaco Nicola Ottaviani aveva chiesto di azzerare gli aumenti in attesa della procedura di contestazione ad Acea che scadrà proprio nel prossimo mese, ma non c’è stato verso di convincere alcuni primi cittadini che questa era la strada giusta da intraprendere visto quanto deliberato contro il gestore idrico nella precedente assemblea.

Roberto Caligiore (Sindaco di Ceccano) – Ho presentato una proposta di sintesi che poteva mettere d’accordo i vari fronti. I sindaci sono andati in ordine sparso. La colpa è stata del fatto che non ci è stata data la possibilità di informarci e in considerazione del ritardo con cui il presidente Pompeo ci ha convocato. La cosa drammatica è che potevamo chiedere la sospendere della definizione degli aumenti tariffari, in considerazione del fatto che stiamo in un momento di risoluzione contrattuale. Mi dispiace vedere la profonda impreparazione di molti colleghi sindaci: dovuta non alla loro incapacità ma al fatto che il presidente Pompeo ha messo a disposizione la documentazione solo 70 ore prima della riunione

Marco Galli (Sindaco di Ceprano) – Oggi ha vinto il timore. Non ci sono stati voti di appartenenza, ma è prevalsa la paura di doversi confrontare con i cittadini. C’era in discussione una proposta della STO fortemente migliorativa rispetto alle pretese del gestore, costruita sulla base di criteri oggettivi e, invece, si è cercato di eluderla con alcuni “emendamenti” privi di riscontri tecnici, aventi come unico fine quello di evitare l’approvazione di qualsiasi aumento tariffario. I vecchi difetti, che hanno provocato l’attuale disastro, sono riemersi e la speranza è che, a breve, si riconvochi l’Assemblea per superare quest’impasse. Allo stato, purtroppo, l’unico vincitore è il gestore.

Pasquale Ciacciarelli (Coordinatore Provinciale Forza Italia) – Il centrodestra ha presentato una mozione, tramite il sindaco Nicola Ottaviani, con la quale si chiedeva il congelamento della tariffa in vista delle controdeduzioni che Acea deve presentare entro lo scadere dei 180 giorni dalla messa in mora fatta dai sindaci quando hanno avviato l’iter per la risoluzione del contratto. Tanto è vero che il sindaco di Roma Raggi ha utilizzato lo stesso iter di congelamento e lo ha ottenuto. Il Pd ha votato contro la proposta de centrodestra.

Giuseppe Sacco – (Sindaco di Roccasecca) – Purtroppo il rammarico è che le bandiere ed i colori politici, ancora una volta, hanno avuto il sopravvento su quella che poteva essere una proposta di buon senso: per superare le contrapposizioni mi ero fatto portatore di una proposta che era assolutamente trasversale e certamente si poneva dalla parte dei cittadini, in contrapposizione con il gestore e con le sue inadempienze. Nell’ottica della responsabilità, volevamo votare una votare una tariffa rinnegando qualsiasi ipotesi di aumento e rinviando le considerazioni sui conguagli all’accertamento delle inadempienze del gestore in sede di risoluzione contrattuale.

Danilo Magliocchetti (Forza Italia – Presidente del Consiglio Provinciale e consigliere comunale di Frosinone) – Oggi non hanno perso i Partiti ma ha perso la politica: incapace, nonostante i buoni proponimenti, di dare un segnale inequivocabile al gestore Acea. Mi è sembrato di vivere una situazione paradossale e kafkiana. Laddove c’era un gruppo di persone (i sindaci) che sapevano perfettamente dove dovevano andare per non perdere un appuntamento importante, inspiegabilmente si sono smarriti durante il percorso perché ognuno ha utilizzato un sentiero proprio, il centrosinistra ha deciso di andare per la sua strada, e alla fine ci siamo ritrovati tutti a saltare un appuntamento importante. La cosa giusta sarebbe stata accettare la proposta del centrodestra di congelare la tariffa e rinviare tutto a settembre al fine di valutare la messa in mora nei confronti di Acea. Purtroppo in tutta questa vicenda, a rimetterci, ancora una volta, saranno cittadini.

Libero Mazzaroppi (Centrosinistra – Membro della Consulta) – Ritengo che per un attimo la politica poteva mettere da parte l’appartenenza, allo scopo di consentire una sintesi tra le posizioni che si erano determinate durante l’assemblea. Mi sono speso moltissimo allo scopo di dare un segnale di compattezza al di la delle contrapposizioni. Ho votato la proposta del sindaco di Alatri, che congelava le tariffe e procrastinava i tempi con i quali verificare l’indicizzazione, molti simile alla proposta dei colleghi di Frosinone e Roccasecca. Non abbiamo dato al gestore un segnale di compattezza che sarebbe stato segnale di grande forza. Ancora una volta hanno inciso gli schieramenti e questo non è bello in una fase nella quale la gente ha bisogno di poszioni efficaci.